Corpo

La conoscenza progressiva di se stessi, legata all’uso della bicicletta, lascia tracce indimenticabilie assieme inconsapevoli. In questo paradosso risiede la sua originalità: il paradosso del tempo e dell’eternità, potremmo dire. I giovani che vanno in bicicletta sperimentano la conquista del loro corpo.

Marc Augè, Il bello della bicicletta, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 23