Jobs Act, pensioni, licenziamenti politici, antiterrorismo, reati associativi, detenzioni amministrative.
Notizie dal fronte interno
In nome della lotta al terrorismo da decenni scatenano guerre e distruggono paesi, depredandoli delle risorse, decimandone le popolazioni e provocando migrazioni forzate di milioni di persone. Intere aree geografiche sono annientate dal punto di vista economico, sociale e culturale per poterle mantenere soggiogate.
Ma l’ideologia dell’antiterrorismo va oltre la giustificazione della barbarie che l’Occidente produce. Ogni volta che la miseria seminata in giro per il mondo torna indietro, sotto forma di violenza indiscrimata, le democrazie capitaliste ne approfittano per restringere internamente i campi del dissenso consentito. Ogni pacchetto sicurezza, ogni legislazione antiterrorismo va vista come uno strumento in più in mano alle classi dominanti contro il conflitto sociale, proprio mentre le stesse alzano l’età pensionabile, abbassano i livelli salariali, facilitano i licenziamenti, rendono clandestini milioni di stranieri, in poche parole, mentre peggiorano le condizioni dello sfruttamento di tutti.
Un filo invisibile unisce quindi l’economia ed il Diritto, l’ideologia dello sfruttamento e la lotta al terrorismo, la guerra sul fronte esterno e quella sul fronte interno.
Ne parleremo con
Giuseppe Pelazza, avvocato di Milano
Fabio Sommovigo, avvocato di La Spezia
e alcuni compagni del Si Cobas Genova
e della Rete No Borders – Genova
venerdì 10 giugno
dalle 17.00 a Pellicceria Occupata
