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Sgomberate le case occupate di vico del duca

Sabato 10 gennaio, dopo poco più di due anni di occupazione, le case di Vico del Duca 11 sono state sgomberate.

Ristrutturate ma tenute vuote per anni, vissute dai suoi occupanti, quelle case ora ritornano all’abbandono cui l’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia (A.R.T.E.) preferisce lasciarle, murando il portone principale. La scusa delle assegnazioni convince poco: A.R.T.E. ha centinaia di case vuote, liste infinite di gente che aspetta, ma mentre si preoccupa di sgomberare chi occupa (nel centro come a Begato, al CEP come in Val Bisagno) assegna una manciata di case per pura propaganda e non spende un euro per ristrutturare ciò che reputa “non abitabile”. Al tempo stesso A.R.T.E. vende il patrimonio pubblico, per esempio, nel Centro Storico, in via Giustiniani 12, o in piazza Pinelli, in Santa Croce.

Insieme alle operazioni di Comune e Ri.Genova e grazie a quell’ideologia della civile partecipazione fiera sostenitrice della giunta Doria, il centro genovese vorrebbe essere rapidamente rimodellato. La riqualificazione dei centri storici, ovunque in Europa, ha significato solamente una cosa: cacciare i poveri dai quartieri. Aumentando gli affitti, svendendo agli immobiliaristi e alle banche (la Ca.ri.ge. degli scandali, non sta forse anch’essa ristrutturando nel Ghetto?), aprendo botteghe e locali per turisti, museificando laddove si può. E dove non basta il radical chic, prima o poi arriva il manganello, figuratamente o meno. Occupare e avere una presenza viva e solidale in quartiere allora non significa solamente prendersi una casa quando se ne ha bisogno, o quando non si accetta di pagare l’affitto, non significa solo prendersi quel che è nostro e di tutti i proletari (perché le proprietà dei ricchi, le proprietà dello Stato sono il frutto dello sfruttamento) ma significa anche opporsi ad un processo di gentrificazione, un processo che se oggi ha effetti poco evidenti, domani potrà rendere questo quartiere invivibile per qualsiasi povero. Sono tante, sempre di più, le persone che a Genova, per strade diverse e senza alcuna mediazione, si organizzano e occupano. Si organizzano e resistono agli sfratti.

Diffondiamo la solidarietà e reagiamo agli sgomberi, rompiamo la paura e la rassegnazione, perche’ la guerra ai poveri è in atto.

Solidarietà agli occupanti di vico del Duca 11

Solidarietà a chi occupa, resiste, lotta.

 

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