2 OTTOBRE: CORTEO STUDENTESCO! NO BUONA SCUOLA! NO BUONA UNIVERSITà!

12039225_1502064496771227_7731134286784189108_nDurante l’estate il governo Renzi, ovviamente a scuole chiuse, ha approvato la “BUONA SCUOLA”. Dalla sua prima bozza, la parola d’ordine per questa legge è stata velocità, mascherando con un inevitabile bisogno di cambiamento la dubbia sostanza dei contenuti: basta pensare al DDL, di cui noi tutti abbiamo apprezzato colori vivaci e giri di parole quasi ridicoli, con cui è stata mascherata una vaghezza sconcertante.

Ci chiediamo quindi: come mai tante precauzioni? Perché portare avanti una riforma così fondamentale con così poca chiarezza?
La risposta sta nella natura stessa della “BUONA SCUOLA”.

Una riforma che è un ennesimo attacco alla scuola pubblica, e che, seguendo le tendenze del mondo lavorativo sull’esempio del Jobs Act, fa della sua bandiera lo sfruttamento, giustificato come unica soluzione della fantomatica Crisi. Ed è infatti sul modello dell’azienda ideale che sono forgiati i ruoli della BUONA SCUOLA, con a capo di tutto e tutti un preside (manager, sceriffo o come vogliamo chiamarlo) che acquisisce di fatto un potere autoritario senza precedenti, che da ad ognuna di queste figure la possibilità di applicare e legittimare la politica di sfruttamento che sta alla base di questo modello educativo.

I primi a farne le spese sono gli insegnanti, i quali sono molto spesso costretti ad accettare un lavoro in regioni diverse dalla propria e sotto il ricatto della meritocrazia si trasformano in cani da guardia in cambio di un biscottino per arrivare a fine mese.
Ma in effetti, per il perfetto studente della BUONA SCUOLA, un cane da guardia è proprio quello che ci vuole.

Gli studenti perdono ogni diritto a un’istruzione libera, all’autodeterminazione: perché costruirsi una coscienza quando te ne regalano una preconfezionata?
L’insegnamento si suddivide in nozionismo e disciplina, l’uno necessario per l’altro, giovani menti con abbastanza conoscenze per eseguire un compito e abbastanza obbedienza per non lamentarsene, una futura forza lavoro ideale, questo l’obiettivo per gli studenti. Questo è un lungo processo, ma già in questi anni abbiamo avuto vari esempi di come gli studenti vengano adibiti a questo ruolo, come la partecipazione in nome dell’esperienza a tirocini non retribuiti e molto spesso neanche realmente formativi, e chi ci guadagna è sempre il preside che in cambio di lavoratori (che lavoratori però non sono) può vedersi arrivare finanziamenti privati dalle aziende a cui essi vengono letteralmente affittati.

Usciti dalle scuole, nell’università la situazione è altrettanto critica, infatti il governo Renzi in questo autunno porterà avanti anche la riforma dell’università, non a caso la Buona Università. La sostanza è sempre la stessa: privatizzazione e aziendalizzazione, riduzione dei corsi di studio meno “produttivi” e tagli al diritto allo studio. Tutto ciò per rendere l’università sempre più un lusso per poche élites ed escludere le fasce più povere, con la scusa della meritocrazia. Inoltre il diritto allo studio verrà sempre più sostituito da un Fondo Nazionale per il Merito, al fine di erogare “borse di merito” e di gestire i “prestiti d’onore” (veri e propri debiti con le banche).

Questa riforma, che segue il modello Expo e il mondo del lavoro in stile Jobs Act, rappresenta tutto ciò che non vogliamo ed è per questo che ci faremo trovare ai nostri posti pronti a ribadire con la necessaria fermezza che non ci stiamo. La nostra scuola deve essere pubblica, il lavoro deve essere retribuito, i libri devono essere accessibili a tutti e i trasporti devono essere pubblici, perchè con la loro privatizzazione le ripercussioni (rincaro dei biglietti, taglio delle corse, riduzione del personale…) pesano sulle nostre spalle così come su quelle dei lavoratori che sciopereranno in contemporanea al corteo e saranno al nostro fianco.

Studenti, lavoratori della scuola e non, siamo tutti sfruttati, è arrivato il momento di unirsi, smettere di chinare la testa, e gridare a gran voce che non ci stiamo, non accettiamo più i vostri ricatti!
VENERDI’ 2 OTTOBRE ore 09:00 in PIAZZA SAN MARCO
CORTEO STUDENTESCO

PER UN’ISTRUZIONE LIBERA DAL PROFITTO !
PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITA’ PUBBLICHE, GRATUITE E DI MASSA !

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