martedì 19 marzo DIBATTITO su UCRAINA e IMPERIALISMO

Martedì 19 marzo al polo di Novoli iniziativa “Ucraina: autodeterminazione di un popolo o scontro imperialista ?”: due ore e mezzo di dibattito, più di 50 persone e vari interventi e domande.

registrazione dell’intervento introduttivo e di Marco Santopadre

Cosa sta succedendo veramente in Ucraina ? Cosa si nasconde dietro EuroMaidan e le rivolte popolari ? Quali sono gli interessi in gioco ?

I media occidentali descrivono il dramma ucraino come una crisi politica, scoppiata dopo che lo scorso 21 novembre il primo ministro ucraino Yanukovich decise di non firmare il  piano di aiuti economici proposto dall’UE. Viene dipinta come una rivolta di popolo che, stanco della “casta” politica nazionale filo-russa, vorrebbe entrare a far parte dell’Unione
Europea alla ricerca di una classe politica efficiente e priva di corruzione (mai ricerca fu più vana!). In realtà dietro a questa “rivoluzione democratica” si celano i piani dei grandi blocchi imperialisti: USA, GB, UE, RUSSIA, CINA. Tra i mezzi utilizzati dai grandi interessi del capitale  transnazionale vi sono le organizzazioni di estrema destra come Svoboda e Praivy Sector: un partito di dichiarata ideologia nazional-socialista ed un’organizzazione paramilitare.
A dispetto di come la crisi ucraina viene valutata nei canali mainstream, come spesso accade la vera causa è economica: la gestione dei gasdotti e del governo di un paese geopoliticamente importante sono i veri obbiettivi che l’UE e gli USA si prefiggono. La questione ucraina, infatti, mette a nudo l’interesse dei paesi economicamente più avanzati, il “centro dell’imperialismo” attuale. Nello scontro di potere non si esita a paventare la minaccia incombente di una guerra, diretta prosecuzione della politica imperialista del capitale.
L’UE e gli USA hanno perciò appoggiato le rivolte per un cambiamento filo UE e continuano a dare sostegno al nuovo governo nato “dalla piazza”, di fatto garantendosi un nuovo bacino d’investimenti e di manodopera a basso costo, oltre che a minare fortemente l’interesse imperialista della Russia nella zona.
Gli interessi del fronte russo non sono meno evidenti. Certo non è la preoccupazione per l’avvenire della popolazione russofona presente in Ucraina! Potrebbe forse essere l’enorme rete di gasdotti che passa dal territorio ucraino assieme all’interesse strategico nei confronti della Crimea che gli è storicamente vitale per lo sbocco sul Mediterraneo e dove a breve si terrà un referendum di annessione alla Russia?
Queste prime e brevi considerazioni non saranno certo esaustive, ma vorremmo che rappresentassero un punto di partenza affinchè si possa ancora una volta scalfire il velo di mistificazione che Governi e Media occidentali pongono sulle questioni internazionali.

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