16 novembre a Roma3*Non ti pago, non mi vendo

Contro l’incontro tra aziende-studenti organizzato da Roma Tre

Gli studenti e le studentesse della facoltà di lettere e filosofia di Roma Tre, prendendo parola sull’incontro tra aziende e studenti organizzato dall’ateneo per il giorno 16 novembre, esprimono il loro totale dissenso e comunicano che verranno svolte, in quella giornata, iniziative ampie, pacifiche ma decise, al fine di impedire che la passerella – una vera e propria presa in giro ai danni degli studenti e delle studentesse – abbia luogo.
Nella giornata del 16, come soggetti che attraversano quotidianamente l’ università reale, leggiamo l’ ennesimo esempio di una tendenza più che decennale a piegare il luogo università alla privatizzazione e alle dinamiche di aziendalizzazione.
Nello stesso tempo, la permeabilità dell’ istituzione universitaria agli interessi del capitale viene connotata secondo alcuni termini che, a nostro avviso, segnalano in maniera evidente come, in questa fase di elevata conflittualità sociale, le autorità accademiche cerchino di appiattirsi sulla logica che vuole il sapere addomesticato alle esigenze di normalizzazione e controllo della società.
È l’idea di un’università  serbatoio di manovalanza, di precariato selvaggio, esercito di sfruttati e di sfruttabili a seconda delle esigenze del mercato.
La scelta di dialogare con imprese del settore gestionale\finanziario si pone, in quest’ ottica, come la volontà di legittimare contesti produttivi fondati su servizi di tecnica governamentale, che stanno caratterizzando questa fase di progressivo autoritarismo sui posti di lavoro e nella società tutta.
Di fronte a qualsiasi esempio di padronato ”responsabile” che sappia restituire la realtà ad un’ ipotetica ”normalità” post-berlusconiana, intendiamo ricordare al rettore che non esistono privati buoni a cui regalare le nostre vite. Esiste il sapere libero e l’autonomia dei soggetti sociali, e con essi la volontà di riprenderci il nostro presente aggredito da una crisi tutta interna agli interessi delle istituzioni globali e delle banche.
Non permetteremo che nelle nostre università venga elaborato teoricamente e legittimato intellettualmente il nucleo gestionale, apparentemente neutrale, di una futura Italia in cui il dissenso sia disattivato e il conflitto sociale annullato, in ragione di un potere cieco, reticolare e diffuso, di cui giornate come quella del 16 Novembre sono il laboratorio politico.

Retelettere
– Lettere Facoltà Aperta –
Roma Tre

inforetelettere@autistici.org
Facebook: Retelettere Roma Tre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *