Misure cautelari per attivisti rete sociale e collettivi universitari

svegliaRoma, 22 aprile. Sono scattate le misure cautelari per i fatti di Torvergata e Ostiense, che sono stati unificati, pare, in un’unico troncone di indagine. La misura è l’obbligo di dimora dalle 19.00 di sera alle 6 della mattina, con l’obbligo di comunicare eventuali spostamenti, per alcuni attivisti della Rete Sociale dell’XI municipio e del collettivo Lavori in corso di Tor Vergata, colpevoli di subito due aggressioni a distanza di un mese una dall’altra

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Comunicato stampa. Questa mattina agenti della Digos di Roma hanno eseguito quattro provvedimenti cautelari che dispongono l’obbligo di dimora e di comunicazione del luogo di reperibilità alla polizia giudiziaria, nonché  il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle h19 alle h6 del giorno successivo per quattro ragazzi universitari. Tre di questi provvedimenti sono stati disposti contro gli studenti antifascisti di Tor Vergata, aggrediti il 15 marzo all’interno della Facoltà di Giurisprudenza da una cinquiantina di militanti di Casa Pound e Blocco Studentesco, durante un’iniziativa della onlus “Popoli”, legata a queste due organizzazioni squadriste. Il quarto giovane è un attivista del LOA Acrobax, attivo nella squadra di rugby degli All Reds e nel circolo ANPI
“Renato Biagetti” di S.Paolo, che era stato fermato in precedenza nella notte tra il 13 e il 14 aprile nei pressi dell’università Roma Tre dopo l’aggressione durante un attacchinaggio della Rete Sociale dell’XI Municipio, perpetrata sempre da Blocco Studentesco e Casa Pound.
Insieme a questi provvedimenti, ne sono stati emessi altri 4, per altrettanti militanti di Blocco Studentesco e Casa Pound, legati a entrambe le vicende delle aggressioni di Valco San Paolo e Tor Vergata.

I gravissimi provvedimenti di questa mattina, giustificati dall’ipotesi di reato per rissa aggravata, rappresentano un’inquietante chiave di lettura che la Procura di Roma ha fatto propria ponendo sullo stesso piano antifascisti e fascisti del III millennio, studenti incensurati (come i compagni di Roma tre e Tor Vergata) e noti militanti quarantenni pregiudicati, storicamente legati a Casa Pound o Blocco studentesco. Questo con l’intento esplicito e dichiarato di prevenire e reprimere il movimento studentesco antifascista e le realtà sociali e di movimento in vista delle prossime mobilitazioni e dopo le dichiarazioni pubbliche dell’ANPI, delle organizzazioni universitarie di sinistra, associazioni ed esponenti della società civile.

Prese di posizione che evidentemente preoccupano non soli i fascisti di blocco studentesco impegnati nella loro campagna elettorale con tanto di marcetta su roma il prox 7 Maggio, quant’anche preoccupano soprattutto i solerti funzionari della Digos che insieme alla Procura di Roma hanno sposato, in chiave di repressione preventiva, il teorema degli opposti estremismi e la nota equidistanza della “giustizia da caserma” tra fascisti ed antifascisti.
Nell’esprimere la nostra massima solidarietà ai compagni colpiti dai provvedimenti giudiziari della Procura di Roma rilanciamo una conferenza stampa per venerdì 23 Aprile alle h14.00 presso la Facoltà di Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Acrobax * All Reds *

Coordinamento di lotta per la casa *Rete de*** Indipendenti

Antifascisti di Tor Vergata *Assemblea permanente Roma3

Agenzie.

SCONTRI UNIVERSITÀ,IANNONE:«AVREMO GIUSTIZIA QUANDO UNO DI NOI UCCISO» (OMNIROMA) Roma, 22 apr – «A Tor Vergata, così come a Roma Tre, non c’è stata nessuna rissa. In entrambi i casi i ragazzi del Blocco studentesco sono stati provocati e aggrediti a freddo e non hanno potuto fare altro che difendersi. Per questo non possiamo accettare in nessun modo la ricostruzione che la procura ha fatto di quegli eventi, disponendo l’attuazione di 4 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti esponenti di CasaPound oltre che di 3 esponenti dei centri sociali». Lo afferma in una nota il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone. «Si tratta di una ricostruzione – spiega Iannone – che finisce con l’accreditare un’ipotesi che non corrisponde assolutamente a verità, e cioè che a Roma sia in corso una lotta tra opposte fazioni. Una guerra tra bande che vede contrapposti il Blocco studentesco e la sinistra antagonista. Non è vero. A Roma, come nel resto d’Italia, peraltro, è invece in corso una campagna premeditata di aggressioni nei confronti del Blocco studentesco e di CasaPound Italia: un piano preordinato per tentare di sottrarci ogni agibilità politica. Ed è in questa logica che vanno letti anche gli ‘scontrì all’università. A Roma Tre dieci ragazzi che stavano facendo affissione sono stati aggrediti da oltre 100 esponenti dei centri sociali armati di catene, mazze, caschi, bastoni, martelli. Cento persone organizzate in maniera militare che, incuranti della differenza di numero, hanno agito per fare male, tanto da mirare direttamente alla testa dei loro antagonisti, come dimostrano le ferite riportate dai militanti del Blocco, e come hanno dichiarato i testimoni ascoltati anche dagli investigatori. Evidentemente avremo giustizia e saremo riconosciuti effettivamente innocenti solo nel momento in cui qualcuno di noi sarà assassinato». red 221448 apr 10

SCONTRI UNIVERSITÀ, BLOCCO: NON CONFONDERE AGGREDITI CON AGGRESSORI (OMNIROMA) Roma, 22 apr – «Non è possibile confondere gli aggrediti con gli aggressori, è un fatto inaccettabile». È il commento, in una nota, di Francesco Polacchi, presidente del Blocco Studentesco, alla notizia dell’emissione degli 8 provvedimenti cautelari da parte del Tribunale di Roma, che dispongono l’obbligo di dimora per 4 esponenti del Blocco Studentesco e 3 dei collettivi universitari, in seguito ai fatti avvenuti nell’ultimo periodo negli atenei di Tor Vergata e Roma Tre. «Provvedimenti come questi, che sembrano voler dare un calcio al cerchio e uno alla botte, non fanno altro che creare confusione, alterando il reale stato delle cose», sostiene Polacchi. «A Tor Vergata – aggiunge Polacchi – abbiamo assistito al tentativo di aggressione da parte dei collettivi, nei confronti di ragazzi che partecipavano ad una iniziativa regolarmente autorizzata. A Roma Tre militanti del centro sociale Acrobax si sono resi protagonisti di una aggressione, armata e premeditata, contro alcuni ragazzi del Blocco Studentesco che si trovavano lì per attaccare dei manifesti, 9 dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Ricordo che per quest’ultimo episodio esistono anche delle testimonianze dirette e un ordine del giorno approvato dal Comune di Roma in cui si esprime solidarietà al Blocco Studentesco». «Il quadro – conclude Polacchi – è abbastanza chiaro: da una parte c’è una sinistra antagonista che chiede l’esclusione del Blocco Studentesco dalle competizioni elettorali, l’annullamento di manifestazioni autorizzate e democratiche, e che punta all’eliminazione dell’avversario attraverso aggressioni violente. Dall’altra c’è il Blocco Studentesco, che vuole portare avanti le proprie idee, che partecipa al confronto, anche elettorale, rifiutando la logica dell’odio politico. Per questo rinnoviamo ancora una volta l’appello a scendere in piazza tutti insieme il 7 maggio con il Blocco Studentesco». red 221443 apr 10

SCONTRI UNIVERSITÀ, 8 MISURE CAUTELARI PER BLOCCO E COLLETTIVI (OMNIROMA) Roma, 22 apr – Questa mattina agenti della Polizia di Stato della Digos di Roma hanno eseguito otto provvedimenti cautelari che dispongono l’obbligo di dimora e di comunicazione del luogo di reperibilità alla Polizia Giudiziaria, nonché il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 19 alle 6 del giorno successivo, a carico di quattro aderenti a «Blocco Studentesco» e di quattro aderenti a collettivi studenteschi universitari, in particolare, quello dell’Università di Tor Vergata denominato «Lavori in Corso». Le misure cautelari sono state emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma Adele Rando, a seguito delle richieste del Procuratore Aggiunto Pietro Saviotti e del Sostituto Procuratore Luca Tescaroli, che hanno recepito gli esiti dell’attività investigativa della Digos della Questura su alcuni episodi di tensioni e scontri tra estremisti di opposte fazioni politiche, avvenuti nel decorso mese di marzo all’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata» e nei pressi della III Università. Più precisamente, nella mattinata del 15 marzo, presso la Facoltà di Giurisprudenza di «Tor Vergata», in occasione di un’iniziativa organizzata da studenti dell’area dell’estrema destra, dal titolo «Popoli Identitari», cui hanno partecipato una cinquantina persone vicine al movimento «Blocco Studentesco», alcuni aderenti al Collettivo Studentesco antagonista «Lavori in Corso» hanno incominciato a fare volantinaggio nei pressi, con successiva violenta reazione da parte degli elementi di opposta fazione, scaturita in una rissa in cui sono rimasti feriti cinque giovani dell’estrema sinistra. Nel pomeriggio successivo del 16 marzo, sempre a Tor Vergata, si sono verificati altri scontri tra studenti di opposta fazione, sedati dall’intervento delle Forze dell’Ordine. Nella circostanza, sono state denunciate in stato di libertà dalla Digos all’Autorità Giudiziaria perché responsabili in concorso tra loro di rissa aggravata, 27 persone, di cui 9 dei collettivi e 18 di estrema destra. Inoltre, la scorsa settimana nei pressi dell’Università Roma Tre, in orario notturno, si è verificato un altro violento scontro tra un gruppo di circa una decina di aderenti a Blocco Studentesco che stavano effettuando un «attacchinaggio» ed un folto gruppo di aderenti all’estrema sinistra, provenienti dal vicino Csa «Acrobax». Nel corso della violenta rissa scaturita nella circostanza, gli appartenenti a «Blocco Studentesco» hanno avuto la peggio e sette di loro hanno fatto ricorso a cure mediche. Anche in questa occasione il pronto intervento di personale del Reparto Volanti e della Digos ha evitato conseguenze peggiori ed ha consentito di fermare, nell’immediatezza e nei pressi del luogo dove si è verificato lo scontro, diciotto persone, nove per parte, deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per rissa aggravata. Agenti della Digos a seguito di mirata attività investigativa hanno individuato e segnalato all’autorità giudiziaria alcuni soggetti responsabili dei citati scontri richiedendo, per coloro per i quali è stata ricostruita l’esatta dinamica dei comportamenti delittuosi e, talvolta, accertata la reiterazione del reato, idonee misure cautelari che, come detto, sono state emesse in data odierna. In particolare, sette persone – P.F. di anni 24, A.A. di anni 39, G.A. di anni 35 e T.S. di anni 32 aderenti a Blocco Studentesco ed a Casa Pound, S.A. di anni 32, B.A. di anni 28 e R.G. di anni 26, appartenenti al collettivo studentesco «Lavori in Corso» – sono stati sottoposti a misura cautelare perché ritenuti responsabili degli scontri avvenuti il 15 marzo scorso all’università di Tor Vergata. Inoltre, i già citati P.F. di anni 24 e G.A. di anni 35 aderenti a Blocco Studentesco ed a Casa Pound, insieme a B.M. di anni 23, gravitante in ambienti antagonisti, debbono rispondere anche della rissa aggravata avvenuta la notte del 16 aprile nei pressi della III Università degli Studi, in zona Ostiense. red 221032 apr 10

Laboratorio Acrobax
Coordinamento cittadino di lotta x la casa
All Reds-Rugby Roma
Rete degli Indipendenti
Antifascisti di Tor Vergata
Assemblea permanente Roma3

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