Bella, disarmante, semplice. L’utopia concreta del Reddito Garantito

Roma 9 e 10 giugno il meeting per il reddito garantito

Il Meeting che il Bin Italia si appresta a costruire per la primavera 2011 vuole affrontare e proporre il Reddito garantito come uno strumento concreto, concretamente realizzabile, e soprattutto, con delle conseguenze concrete. Le istituzioni negli ultimi due anni stanno compiendo passi in avanti estremamente significativi: con 24 VISTO, 33 CONSIDERANDO e 58 punti, il Parlamento UE ha votato il 20 ottobre scorso una risoluzione nella quale si chiede l’introduzione di un reddito minimo a livello comunitario. Al riguardo, gli eurodeputati esortano la Commissione Europea a presentare in tempi rapidi una legge quadro.
Questo genere di iniziative sancisce un punto di non ritorno per il quale dovremo essere attivi, vigili e propositivi, ma ci dà anche la possibilità di riprendere alcuni dei temi portanti che sono alla base di una rivendicazione che oltre diritto è alternativa possibile.
L’elemento che accomuna tra loro tutte le proposte di introdurre all’interno dei sistemi sociali un Reddito garantito è l’idea che ogni sistema debba farsi carico di garantire a tutti, indipendentemente dalla loro esperienza lavorativa, la possibilità di acquisire un reddito col quale realizzare il proprio progetto di vita. Se il Reddito deve garantire ciò che il welfare sinora ha negato, ovvero l’aspirazione alla distintività ed all’autonomia dei soggetti, non basta un semplice allargamento dell’attuale welfare. In altri termini, il perseguimento dello sviluppo dell’uomo nel senso di A. Sen, può essere assicurato solo con la realizzazione di un’uguale distribuzione delle risorse personali ex post ed un’uguale distribuzione di quelle impersonali ex ante, perché in presenza di una distribuzione del prodotto sociale così realizzata i soggetti possano perseguire i propri obiettivi sulla base delle proprie scelte e delle proprie valutazioni. Allo stato attuale, il reddito garantito rappresenta lo strumento efficace per parificare ex ante la disponibilità delle risorse impersonali.
Da qui prende avvio lo spazio del possibile, di tutto ciò che potrebbe essere se quell’idea bella, come bella è la possibilità che tutti abbiano di che vivere; se quell’idea disarmante come l’affermazione che tutti, proprio tutti devono essere presi in carico dalla società; se quell’idea semplice come l’evidenza della sconfitta del suo contrario, fossero un fatto.
E perché questo avvenga abbiamo bisogno anche di dare aria all’elaborazione teorica non solo di prototipi economico-finanziari, ma anche di una società più desiderabile.
Il Meeting quindi terrà l’attenzione a queste due direttrici, quella dei passaggi che ancora dobbiamo fare perché l’Europa e con lei l’Italia abbiano davvero una misura di garanzia come questa e quella dello spazio politico, del pensiero che supera l’emergenza e guarda alla costruzione di alternative più cooperanti e meno energivore.

L’esigenza di un Meeting con queste caratteristiche ci ha portato a costruire alcuni appuntamenti nei mesi precedenti (tra marzo e maggio 2011), iniziative di approfondimento tematico.

Programma

Tavoli (partecipazione dei Punti San Precario)


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