#occupyeverywhere! Che succede negli States?

E’ dagli Stati Uniti che la parola d’ordine “occupy everywhere!” è partita, contagiando il lessico politico di questi ultimi mesi e rinforzando, con l’esperienza di Occupy Wall Street, i legami tra le varie componenti del nuovo movimento globale emerso il 15 ottobre con manifestazioni in tutto il mondo.

All’interno dell’occupazione di Lettere e Filosofia, #OccupyUnibo vuole discutere della situazione attuale negli Usa, tra il sempre più evidente declino del “sogno” obamiano, crisi finanziaria e ripresa di forza dei movimenti dal basso.

L’esperienza di Oakland, con lo sciopero generale cittadino autoconvocato da un’assemblea popolare, è un modello da osservare con attenzione per costruir e anche da noi nuove forme di sciopero metropolitano.

Ne parliamo con:

Felice Mometti (corrispondente Radio Onda d’urto da New York)
Paola Rudan (laboratorio S-connessioni precarie)

Martedì 15 novembre ore 21
Facoltà di Lettere e Filosofia occupata

#occupyunibo

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *