Lo stile libero della speculazione (Nuclei Anti Bluff)

MONDIALI DI NUOTO 2009

LO STILE LIBERO DELLA SPECULAZIONE

Il pesce d’aprile consegnato dai NAB al XX Dipartimento ha definitivamente RESO PUBBLICO l’ennesimo tentativo di speculazione nell’area dell’ex SNIA frutto di un regalo che la giunta Alemanno ha confezionato alla società ASD Larus Nuoto, vicina a Rampelli, già gestore di 18 piscine a Roma.


IL MEGA IMPIANTO che occuperà più di un ettaro di superficie – due piscine, una palestra e solarium, una sala conferenze, un ristorante, una foresteria, parcheggi e infrastrutture – deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. Ad oggi i lavori non solo non sono iniziati ma l’area non è stata ancora espropriata interamente. E’ chiaro per tutti che non sarà mai pronto.

Svelato il GRAN BLUFF dell’utilità dell’impianto per il “grande evento” dei Mondiali di Nuoto – emerge chiaramente la politica della deregulation urbanistica e ambientale che, come per il piano casa del Governo, incrementa la cementificazione selvaggia per tutelare rendita e interessi privati anzi ché salvaguardare il territorio e dare risposte ai bisogni reali della collettività.  Quel che risulta da questa manovra è che i poteri “straordinari” del Commissario Delegato servono per andare in deroga a tutti i regolamenti e vincoli spogliando gli uffici tecnici e i Municipi dei loro poteri di controllo e raggirare gli accordi con i cittadini.


Da 14 anni l’area complessiva dell’Ex SNIA è un bene comune restituito alla città. Il centro sociale e i cittadini hanno immaginato e determinato la riqualifica e l’uso pubblico dello spazio  nel suo complesso: così è stato progettato, con il X dipartimento, il Parco delle Energie che aspetta di essere ampliato (comprendendo l’area del laghetto e l’area ora soggetta a questa nuova speculazione). e accessibile anche ai cittadini di Casal Bertone. In cantiere c’è un grande progetto sociale e culturale che prevede oltre agli spazi già attivi, un Auditorium e una Palestra Popolare per uno sport libero e per tutti, il “Quadrato” come arena polifunzionale, la Casa del parco (mediateca, centro di documentazione territoriale, archivio storico della fabbrica, ludoteca ecologica, servizi sociali). Da due anni è nato il Forum Territoriale Permanente, che raccoglie singoli cittadini, comitati, coop, associazioni, artisti, storici, ricercatori, tecnici al quale è demandato il ruolo di progettazione, controllo e gestione del sistema parco. E’ per tutta questa ricchezza sociale che gli interessi privati non avranno lo spazio che cercano di rubare!

All’assessore Ghera che si sbriga a dire che tutto è regolare – lo invitiamo alla cautela, visto che anche per la speculazione del palazzinaro Pulcini negli anni ‘90 risultava tutto regolare. Sappiamo come è finita allora, con gli arresti di diversi amministratori pubblici.

A Cochi che crede che, svelato il Bluff dei Mondiali di Nuoto troverà un’altra strada “ordinaria” per regalare uno spazio pubblico ai loro amici e cementificare più di un ettaro di terreno, diciamo che i cittadini del Pigneto-Prenestino pretendono quel parco pubblico, da troppo tempo atteso, necessario per compensare la carenza di verde e luoghi di aggregazione liberi da interessi privati. Una cosa utile non si tiene segreta.

Al sindaco Alemanno gli diciamo che piuttosto che preoccuparsi che Roma non sia danneggiata da notizie “false e tendenziose” faccia il suo lavoro e dia soluzione ai bisogni reali della cittadinanza.

Al Commissario Delegato diciamo che si assuma la responsabilità di aver concesso alla Larus l’autorizzazione per la costruzione di un impianto non funzionale ai Mondiali di Nuoto e per questo revochi definitivamente il mandato.

Al Municipio VI e alla Regione Lazio chiediamo di concretizzare subito i loro impegni, per scongiurare qualsiasi altro tentativo speculativo, completando il parco come da progetto e sbloccando la vicenda Università.


GIU LE MANI DELL’EX SNIA VISCOSA –  PARCO SUBITO!

C.S.O.A. EX SNIA

– Comunicato del comitato parco exSnia:

10.000 METRI QUADRATI DI CEMENTO AL POSTO DEL VERDE? NO, GRAZIE!

Il parco delle Energie – Ex Snia Viscosa (Via Prenestina, 175) corre il rischio di trovarsi al posto di alberi e verde la cementificazione di una superficie di oltre 10.000 metri quadrati per ospitare un enorme cubo con attività commerciali e parcheggi.

Da poche settimane siamo venuti a conoscenza di un lavoro iniziato più di un anno fa all’insaputa dei cittadini e dell’amministrazione del Municipio Roma 6 competente sull’area del parco, materializzatosi in una delibera della Giunta Comunale e nel provvedimento di autorizzazione rilasciato dal commissario delegato per lo svolgimento dei mondiali di nuoto in base anche ai poteri straordinari conferitogli dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Realizzare un impianto natatorio con palestra, solarium, bar, ristorante, sala congressi e appartamenti  funzionale ai mondiali di nuoto del 2009 (impossibile da realizzare a 100 giorni dalla manifestazione) all’interno di un parco sottoposto a vincolo paesaggistico ed unico polmone verde di un quartiere con una densità abitativa tra le più alte di roma mostra tante e tali contraddizioni che solo chi non vuole vedere potrebbe considerare normale. E forse non è un caso che la notizie è stata tenuta nascosta…

Già durante la festa di Primavera del 21 marzo scorso insime al C.S.O.A. ex Snia avevamo iniziato a denunciare a cittadini e associazioni del territorio i rischi per il paraco di tale operazione. Ieri un gruppo di persone ha manifestato nel palazzo della sede del XX dipartimento del Comune di Roma in via capitan bavastro 94 per denunciare la speculazione che in questo caso si nasconde dietro il bluff di un’opera dichiarata funzionale ai mondiali di nuto del 2009 (leggi comunicato).

Le successive dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera (leggi comunicato), purtroppo non chiariscono i dubbi che circondano la vicenda:

1) se, come dichiara l’Assessore, la domanda di ammissione dell’impianto per i mondiali 2009 è del 13 marzo 2009 come mai, non dico i Cittadini, ma il Municipio competente territorialmente, ossia il VI, è venuto a conoscenza del progetto a marzo 2009, un anno dopo (leggi dichiarazioni del Presidente Palmieri del Muncipio Roma 6)?

2) se, come dichiara l’Assessore, l’impianto doveva essere funzionale per i mondiali 2009 ha senso oggi a 100 giorni dai Mondiali e a 60 giorni dal termine indicato per la conclusione dei lavori visto che il cantiere ancora non è stato aperto (dalla delibera “…l’autorizzazione agli interventi deve essere subordinata alla sottoscrizione di atto d’obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto entro il 31 marzo 2009…” )?

3) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono riguardare impianti sportivi esistenti che necessitano di adeguamento, potenziamento e/o ampliamento…” com’è possibile che sia stata rilasciata la concessione alla ASD Larus Nuoto che non ha impianti nell’area o nelle sue vicinanze?

4) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono essere compatibili con i vincoli paesistici, storici e ambientali vigenti sul territorio…”come è possibile che il progetto preveda oltre alle piscine, alloggi (si parla di 24), centri congressi, bar, ristoranti, parcheggi, ecc in un parco sottoposto a vincolo paesaggistico (dal 1968) e che, nell’area interessata, la presenza di falde acquifere in superficie sconsiglia il ricorso a scavi come sembra da parere rilasciato nell’autunno scorso da alcuni geologi durante un sopralluogo?

5) Perché in tutta la delibera si riporta che l’area concessa è sita all’interno del V Municipio quando invece è nel VI e pertanto iter, sopralluoghi, incontri, conferenze di servizio hanno lasciato fuori i responsabili e gli uffici competenti (del VI Municipio) per appoggiarsi all’Ufficio Tecnico del V Municipio?

Escludendo che il progetto possa essere realmente funzionale per i mondiali del 2009 potrebbe essere stata la “fame” di piscine da rendere necessaria e obbligotoria la rinuncia a più di un ettaro di verde pubblico (quasi la metà di quello disponibile) per far spazio a nuovo cemento all’interno del parco?

Anche in questo caso è da escludere dato che in questa parte del territorio le piscine sicuramente non mancano (New Hobby Club in via Biordo Michelotti, praticamente all’interno del Parco – Piscina privata a Largo Preneste, adaicente al Parco – Piscina Comunale Circoscrizione 6 via Montona, circa 700 metri dal Parco – Piscina H2O Via del Pigneto, circa 800 metri dal Parco) e il Comune ha in progetto di realizzarne una nell’ex cinema Puccini alle spalle del Parco.

Ma allora quali sono i reali obiettivi di quest’operazione?

Come cittadini la contraddizione più grande è: perché un’opera di interesse collettivo dichiarata funzionale ad un evento come i mondiali di nuoto viene tenuta nascosta all’opinione pubblica?

Invece di rispondere a queste domande l’Assessore Ghera dichiara che non è stato medicato il piano regolatore, peccato che nessuno aveva contestato modifiche del piano regolatore. Quello che si contesta è che quell’area doveva essere destinata a verde come da incontri ed elaborati realizzati in questi anni.

Prendiamo atto positivamente che a breve il Presidente della Commissione trasparenza del Comune di Roma, Massimiliano Valeriani, convocherà assessori competenti e responsabili delle decisioni contestate. Altrettanto positivamente considieriamo la prese di posizione del Presidente del Municipio Roma 6 che rivendica la battaglia di destinare a verde l’area a richio cementificazione.

Al Presidente Palmieri chiediamo che il recepimento da parte del Consiglio Municipale Roam 6 del Manifesto e del Regolamento del Forum Territoriale Permanente, assemblea di cui fa parte anche questa Amministrazione, e che tra i suoi obiettivi ha anche quello di monitorare e preservare la funzione del Parco delle Energie e di diventare interlocutore principale per ogni intervento all’interno dell’area non è più procrastinabile e avvenga quanto prima.

Comitato parco exSnia

– Comunicato dei NAB:

Oggi Primo aprile ore 14.30 i Nuclei Anti Bluff nella sede dell’ufficio tecnico del XX Dipartimento del Comune di Roma svelano il pesce d’aprile che ci ha riservato la giunta Alemanno nell’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa tra il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone.

Oggi si rende pubblica una speculazione di 10.400 mq di cemento su un parco con vincolo paesistico la cui apertura è attesa da decenni dai cittadini.

Noi non abbocchiamo! Oggi si svela il bluff del Comune di Roma.

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ANTEFATTO: L’area della ex fabbrica dagli anni 50 fa parte del comprensorio del Sistema Direzionale Orientale ed è sotto vincolo paesistico dal 1968. Negli anni 90 è stata oggetto della speculazione immobiliare del signor Pulcini. Grazie all’intervento dei cittadini del Pigneto Prenestino che rivendicavano un parco e servizi pubblici per il quartiere, si è bloccata l’operazione con una condanna per corruzione di un funzionario pubblico. Da 14 anni l’ex Snia è diventato un bene comune della città. Da allora gli abitanti di questo territorio hanno elaborato, con l’amministrazione locale e i dipartimenti del comune un contratto di quartiere che risponde alle esigenze del territorio stesso: quell’area viene predestinata con vincolo paesistico a parco pubblico, libero e aperto al fine di rispondere alla carenza cronica di spazi verdi di un territorio densamente costruito. Da allora si aspetta la bonifica dell’intera area per poter vivere il parco nella sua interezza.

IL FATTO: In gran segreto Alemanno e i compagni di vasca chiedono e ottengono, il 10 giugno 2008 con nota del Commissario delegato per i Mondiali di Nuoto, di accontentare la società ASD Larus Nuoto, vicina a dir poco all’onorevole Rampelli, aggiungendo un nuovo impianto non previsto. Il Commissario approva così la funzionalità del progetto di una piscina e servizi di accoglienza, bar, ristorante, foresteria atleti per il “grande evento” e richiede un atto di concessione dell’area su cui intervenire.

Il 29 ottobre 2008 la giunta comunale con Deliberazione n. 354 concede alla ASD Larus Nuoto l’area di proprietà comunale sita in Roma all’interno del Comprensorio Tiburtino, Municipio Roma V, per la realizzazione di un impianto natatorio funzionale per i mondiali di nuoto del 2009.

Perché ad oggi ne la cittadinanza ne i Municipi coinvolti non sanno nulla?

IL BLUFF: Considerare il progetto della ASD Larus Nuoto funzionale ai mondiali di nuoto è il grande Bluff, visto che ad oggi i lavori non sono ancora iniziati perchè non ci sono tutte le carte in regola, ma il complesso deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. I Mondiali di Nuoto, attraverso i poteri straordinari del Commissario, sono lo strumento per questa per superare e aggirare tutti gli ostacoli, eludere gli accordi con i cittadini, agire in deroga a tutti i regolamenti e vincoli.

Inoltre sappiamo che l’area concessa riguarda 10.400 mq dei tre ettari destinati a parco (di cui la metà occupati da un lago), una piscina agonistica (52m x 12,3m) con vasca riscaldata, una piscina coperta(25 x 16m) con solarium e palestra, reception, area ristorante, uffici e una foresteria.

Sappiamo del parere negativo della Dir. Regionale Territorio e Urbanistica per l’eccessiva edificazione rispetto agli indici e alle altezze massime previste, possiamo immaginare l’impatto che avrebbe e quanto verrebbe vanificato il bisogno primario di verde.

Nelle carte si parla di V municipio mentre l’area è di competenza del VI: cosa nasconderà questa svista? Incompetenza o volontà di non far conoscere come è stato finora ai cittadini e alle amministrazioni territoriali l’operazione in corso fino a fatto compiuto?

L’AZIONE: Oggi i Nuclei Anti Bluff, hanno calato uno striscione nel palazzo della sede del XX dipartimento in via Capitan Bavastro 94, con scritto: ” MONDIALI DI NUOTO ’09 UN TUFFO NEL CEMENTO GIU’ LE MANI DAL PARCO DELLA EX SNIA”.

Dopo aver megafonato fuori siamo entrati nel “IV U.O.T. sviluppo impiantistica sportiva”, uno degli uffici competenti del comune di Roma, per visionare il progetto e per l’occasione consegnare un pesce di aprile in una piscina gonfiabile.

Il dirigente e il direttore della U.O.T, l’Arch. Giovanni Sorianello, hanno dichiarato di aver dato dei pareri positivi in merito alla compatibilità tecnica dell’impianto agonistico, ma di non aver comunque mai sviluppato il progetto che è stato realizzato dalla Larus.

Hanno dichiarato inoltre che tutta questa operazione è sotto la responsabilità del Commissario straordinario per i Mondiali di Nuoto 2009, perchè dopo aver stilato la bozza della suddetta delibera, i poteri in merito sono passati in mano al Commissario tramite un provvedimento di autorizzazione datato 9 febbraio 2009.

Sempre a tale Commissario, secondo i dirigenti dell’ufficio, sono demandati i poteri di vigilanza sui vincoli della delibera.

Per quanto ci riguarda da oggi la speculazione è pubblica e il Commissario si deve assumere la responsabilità di appoggiare, tramite i Mondiali di Nuoto che in quel luogo non si terranno mai, l’ennesima speculazione in questa città ai danni di un intero quartiere.

Alemanno e il Popolo delle loro Libertà sono avvertiti: per il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone i “mondiali di nuoto 2009” non dovranno essere un tuffo nel cemento! PARCO SUBITO!

NUCLEI ANTI BLUFF

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