Tor Vergata: aggressione neofascista

rissa

Sotto campagna elettorale riemergono le tensioni e i provocatori che, ben collaudati ormai, e sostenuti da forze politiche e con la connivenza immobilista delle forze dell’ordine, compiono aggressioni squadristiche di antica memoria ma evidentemente molto attuali. Stampa e media ripropongono la solita litania degli opposti estremismi e degli scontri fra bande. Per questo, per rompere questa cortina fumogena di menzogne e mezze verità, pubblichiamo il racconto più lucido dei fatti, opera del Collettivo Lavori in Corso di Tor Vergata.

Tor Vergata: dopo i 7 feriti di ieri, altre pesanti aggressioni squadriste in  ateneo durante la seduta del Senato Accademico.

Oggi alle 15.00 si è riunito il Senato Accademico di Tor Vergata, luogo in cui si voleva far esprimere l’Ateneo in merito ai fatti accaduti ieri durante i quali 40 neofascisti di “Casapound” e “Blocco Studentesco” provenienti da tutta  Roma e provincia hanno aggredito venti studenti e studentesse che stavano iniziando un volantinaggio a Giurisprudenza per smascherare la prima iniziativa pubblica di questi soggetti, coperta dal prestanome di una onlus ad essi collegata (“Comunità solidarista Popoli”). Ieri sono stati feriti e medicati in diversi pronto soccorso della città cinque studenti, una studentessa e un lavoratore dell’ateneo tutti/e colpiti/e ripetutamente alla testa, con nasi e braccia fratturate, traumi causati da pugni, calci, cinghiate, caschi ed altri oggetti contundenti. La polizia già presente in loco non ha fermato i neofascisti che hanno poi continuato ad effettuare ronde squadriste dentro e fuori Giurisprudenza.

Oggi è successo ancora di peggio, se possibile. Davanti al Rettorato dal primo pomeriggio erano presenti un centinaio di fascisti armati di spranghe, bastoni, manganelli telescopici, cinghie e caschi che hanno impedito al rappresentate del Collettivo di prendere parte al Senato Accademico e agli altri studenti e studentesse che lo stavano accompagnando di  avvicinarsi, aggredendoli sotto gli occhi delle forze dell’ordine che hanno permesso agli squadristi di fare i loro comodi. C’erano oltre ai 40 di “Casapound” e “Blocco Studentesco” altre decine di camerati da loro reclutati per l’occasione.

La polizia era presente sia a Lettere, da dove ci si stava trasferendo a seguito della conferenza stampa da noi indetta, che a Giurisprudenza e ha collaborato attivamente alla riuscita dell’agguato squadrista che ha per altro portato al fermo di 7 ragazzi antifascisti che si trovano presso il commissariato di zona. Il Rettore e gli altri componenti del Senato Accademico hanno continuato, come se nulla stesse succedendo, ad eccezione di due senatori accademici (RDB e CGIL) che hanno chiesto invano la sospensione della seduta per quanto accadeva all’esterno e per il fatto che ad un senatore è stato impedito fisicamente di esercitare il suo diritto a partecipare alla seduta.

Dopo l’aggressione fascista di ieri, il Rettore è stato inoltre protagonista di un provvedimento disciplinare vergognoso: ha annunciato di voler bloccare le  iniziative studentesche fino al mese di maggio. Reputiamo tale misura cautelativa sbagliata e del tutto fuori luogo rispetto ai fatti accaduti. Sono quasi due anni che denunciamo i tentativi portati avanti tramite minacce, intimidazioni e aggressioni fisiche dai neofascisti di queste organizzazioni alleate con Azione Universitaria e PdL che li hanno sempre coperti e tutelati politicamente per via di comuni accordi elettorali.
Dopo l’ennesima aggressione il Rettore Renato Lauro e l’Amministrazione dovranno assumersi la responsabilità politica e giuridica di quanto avvenuto in Ateneo, per aver permesso una seconda volta, dopo aver visto i corridoi  insanguinati, a questi picchiatori di farla da padroni nell’Ateneo di Tor Vergata.

Convochiamo quindi un’assemblea pubblica d’ateneo per giovedì alle ore 13.00 presso la Facoltà di Lettere e, a seguire, nel pomeriggio un’assemblea cittadina sempre a Lettere a Tor Vergata per portare alla luce la verità e la gravità dei fatti che si stanno susseguendo in questi giorni. Invitiamo studenti, ricercatori, professori e realtà sociali e politiche a partecipare a questi appuntamenti dove sarà illustrato quanto avvenuto e per dare un’immediata risposta a questa pesante situazione. Invitiamo tutti/e ad esprimere pubblicamente la propria solidarietà nelle forme che ciascuno riterrà più opportuno.

GIOVEDI’ 18 MARZO – ORE 13.00 – FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA – ASSEMBLEA D’ATENEO
SUBITO DOPO, A SEGUIRE, ASSEMBLEA CITTADINA SEMPRE A LETTERE E FILOSOFIA

Roma, 16 marzo 2010

audio ror sulla giornata di oggi:
> http://roma.indymedia.org/node/18135

comunicato dopo le aggressioni di ieri:
http://roma.indymedia.org/node/18117

ALTRI COMUNICATI DI SOLIDARIETA’

MADRI X ROMA CITTA’ APERTA. Anche nell’Università di Tor Vergata, dopo quella di Romatre di un anno fa, è avvenuta l’ennesima gravissima aggressione che ha portato tre studenti feriti in ospedale. Questo è l’ esito delle attività che nelle università romane sono portate avanti da Blocco Studentesco, gruppo che ha nell’organizzazione neofascista di Casa Pound il suo partito di riferimento.

Noi Madri di Roma Città Aperta esprimiamo tutta la nostra preoccupazione perchè riteniamo che sia in atto proprio a causa di queste iniziative, un attacco alla vita democratica degli atenei romani , delle nostre scuole e della nostra città.

Da una parte infatti, si organizzano negli ambienti universitari, con l’approvazione delle istituzioni accademiche che dovrebbero formare gli studenti alla cultura e ai principi nati dalla costituzione, convegni sul tema dei cosiddetti ”popoli identitari” che ormai trova grande rilievo nei siti della destra fascista e neonazista , dove parlare di popoli perseguitati è occasione di deliranti analisi di complotti delle attuali democrazie con richiami ad epoche e a stati facilmente identificabili in quelli che hanno portato , a regimi assassini e liberticidi ,alla guerra mondiale e alla morte di milioni di uomini.

Dall’altra si continua da anni a portare lo scontro fisico negli atenei stessi con continue provocazioni tali da rendere impossibile lo svolgimento democratico delle attività , in modo tale da configurare un progetto politico di “occupazione fisica ” delle istituzioni accademiche da parte dei gruppi neofascisti.

Le istituzioni, anche quelle accademiche, stano sottovalutando la presenze e le azioni negli atenei e nelle scuole superiori di Blocco Studentesco e nel sociale di Casa Pound, due organizzazioni neofasciste ormai diffusa a livello nazionale che si rifanno al “patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio”.

Nelle disgregate periferie urbane sta crescendo una generazione sottoposta ad ossessioni sicuritarie; la rinascita ed il proliferare di gruppi neofascisti e neonazisti per i quali la violenza, la prevaricazione e la xenofobia sono azioni e condizioni quotidiane di vita, favorite spesso da un atteggiamento di tolleranza e di sottovalutazione della portata reale del pericolo da parte delle istituzioni, che sembrano dimenticare il legame indissolubile fra democrazia e antifascismo, un legame che ha trovato la sua radice più profonda, nei principi fondamentali e, secondo noi, intoccabili, custoditi nella nostra Costituzione.

E’ il ritorno di un’area fascista, con la sua componente di consenso in molte frange della società , della scuola e delle istituzioni. .

Invitiamo quindi tutte le associazioni, i partiti, le organizzazioni sindacali, i cittadini democratici ad impedire il tentativo dei neofascisti di legittimarsi nella nostra città e chiedere che non venga concesso nessuno spazio politico e istituzionale , né venga consentito l’ingresso nelle scuole e nelle università a chi si rifà al fascismo in qualsiasi forma.

Fuori Blocco Studentesco e Casa Pound dalle scuole, dagli atenei e dalla città.

Madri per Roma Città Aperta

madrixromacittaperta.noblogs.org

ACROBAX E COORDINAMENTO PER LA CASA. Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del collettivo Lavori in Corso che questa mattina hanno subito la violenta aggressione fascista da parte dei soliti noti di Casapound e Blocco Studentesco.

Una violenta aggressione a freddo, mentre gli studenti dell’Ateneo ancora una volta difendevano un principio fondamentale della nostra Costituzione, l’Antifascismo.

Una responsabilità che avrebbero dovuto assumersi le istituzioni universitarie non concedendo iniziative a chi sui propri siti e nei propri modi di fare si dichiara e si dimostra espressamente fascista.

Istituzioni che invece ancora una volta si sono voltate dall’altra parte.

Ci rendiamo conto di quanto sia sempre più importante e sempre più difficile difendere questo principio in una città e in un paese in cui i fascisti sono al governo, in cui continuano a fare giochi di potere con le mafie, in cui diffondono odio e intolleranza con le loro politiche securitarie e si preparano con i soliti modi ad affrontare la fase elettorale alle regionali e all’università.

Per questo ribadiamo ancora una volta Fuori i fascisti dall’Università!

Non un passo indietro!

Perché citando il Partigiano Foco “ Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni, o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi”.

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