I “Magnifici 7″ ce l’hanno fatta dopo undici giorni sul tetto della Regione Lazio

Ventidue giorni dopo la grande manifestazione del 25 novembre, in cui i movimenti contro la crisi, contro ogni forma di precarietà (abitativa, lavorativa, ambientale, sanitaria) e contro le politiche e le scelte della Regione Lazio; dopo l’arrampicata di 7 precari che hanno passato undici giorni e notti al gelo sulle impalcature del palazzo della regione alla Garbatella, finalmente Renata Polverini si è degnata di concedere un incontro politico sulle questioni sollevate dai movimenti.

Una serie di quattro incontri: i primi due saranno lunedi 20 dicembre  incontro sulle politiche sulla casa, mentre il 23 sullo sblocco dei fondi per il Reddito Garantito che i beneficiari attendono da più di un anno.

La scorsa è stata dunque l’ultima notte sulle impalcature della Regione Lazio per i “Magnifici 7” dei Movimenti uniti contro la crisi che si sono arrampicati lo scorso 6 dicembre per ottenere un incontro con la presidente della Regione Lazio Renata Polverini che ha chiuso per settimane ogni spiraglio di dialogo, permettendo addirittura alla celere di caricare il presidio di sostegno ai 7 sul tetto.

Venerdì 10 dicembre, un secondo corteo molto partecipato ha continuato a chiedere un incontro politico agli assessori della Regione. La data per un tavolo tra movimenti e istituzioni sembrava vicina. Ma dopo il rifiuto della Polverini ad ogni incontro, offesa da una contestazione in contemporanea ad Ostia, i movimenti hanno occupato simbolicamente la Cristoforo Colombo.

Alcuni dei 7 precari arrampicati da 11 giorni sulle impalcature della regione lazio oggi hanno accusato principi di congelamento. Dal presidio sottostante si è avanzata la richiesta di far salire un medico che potesse valutarne le condizioni fisiche ma la Polverini aveva negato l’autorizzazione.
Intanto la prossima settimana ulteriore manifestazione unitaria dei movimenti uniti contro la crisi per lunedì 20 dicembre presso la sede del consiglio regionale della pisana in occasione della discussione del bilancio “lacrime e sangue”.

17 dicembre. Comunicato dei “Movimenti uniti contro la crisi, le nocività e le devastazioni ambientali”

Dai Ponteggi alla Pisana. La lotta continua nelle strade, nelle piazze, nei territori.

Dopo quasi un mese di mobilitazioni continue e undici giorni trascorsi da sette precari sui ponteggi della sede della Giunta regionale, ieri pomeriggio intorno alle 16.30 si è svolto un incontro tra una delegazione dei movimenti e dei sindacati di base con l’assessore al Bilancio Cetica, con il dott. Ronghi e il dott. Zoroddu.

In questa prima interlocuzione si sono affrontati i temi dei quattro tavoli tematici sulle questioni sollevate con la manifestazione del 25 novembre e con le iniziative successive. La comunicazione ufficiale del primo di questi tavoli, sul lavoro, sul precariato, sul reddito e la formazione, è stata consegnata dall’assessore Cetica tramite una lettera firmata dalla governatrice Poverini. Il confronto è convocato per il 23 dicembre alle ore 15 e sarà coordinato dall’assessore Zezza.

Un tema ampiamente dibattuto ha riguardato l’emergenza abitativa. Il confronto su questo deve essere urgente e contestuale alla discussione del bilancio in consiglio regionale. Come movimenti abbiamo chiesto che il tavolo sulla casa venga fissato anch’esso per il 23 dicembre. L’assessore Cetica si è impegnato a comunicare data e ora lunedì prossimo.

Gli altri due momenti di confronto con data da stabilire riguarderanno uno, rifiuti, ambiente e territorio e l’altro sanità, consultori e diritto alla salute.

Sulla questione abitativa si è concordato sulla necessità di arrivare ad un protocollo regione-comune per definire con chiarezza risorse disponibili, aree e tipologia abitativa. Più volte i movimenti hanno ribadito la necessità che dal bilancio non vengano tolti i soldi destinati all’edilizia sovvenzionata, come invece adesso sta avvenendo.

Considerando l’incontro finalmente politicamente autorevole e i segnali indubbiamente importanti, pur sapendo che concretamente il confronto inizia adesso e che sui risultati bisognerà ancora battagliare, i movimenti e i sindacati di base decidono, condividendo il giudizio positivo con i/le sette arrampicati/e da undici notti sui ponteggi, di lasciare le impalcature e concentrarsi sulla mobilitazione di lunedì 20 dicembre alle ore 10 presso il consiglio regionale in via della Pisana.

Grazie alla resistenza e al coraggio di chi ha passato quasi trecento ore consecutive al freddo dei ponteggi, alla generosità di chi si è dato il cambio giorno e notte nel presidio sotto la Regione, la manifestazione di lunedì 20 dicembre assume una valenza importantissima per tutti e tutte. Invitiamo coloro che si sono mobilitati in questi giorni a non far mancare la loro presenza e a non abbassare l’incredibile livello tenuto finora sia qualitativamente che numericamente. Durante la giornata è previsto un confronto con la conferenza dei capigruppo e la delegazione dei movimenti e dei sindacati dovrà rappresentare tutta la ricchezza fin qui mostrata.

Al freddo e al gelo

Non è l’inizio di una canzoncina natalizia, ma è la situazione in cui si trovano da undici giorni 7 tra precari
e lavoratori al tredicesimo piano della sede della Giunta regionale sopra un ponteggio e senza le minime
condizioni di sicurezza. Le condizioni fisiche degli occupanti peggiorano di ora in ora, ma dalla Regione
non arriva alcun segnale di disponibilità. Una sensibilità, quella della Polverini, pari allo zero come le
temperature che si stanno registrando a Roma in queste notti.

La tenacia con la quale si resiste sulle impalcature è eroica e non mostra cedimenti. Siamo molto
preoccupati per la salute dei nostri compagni e delle nostre compagne, che senza ottenere risultati tangibili
non vogliono mollare, per questo abbiamo deciso di chiedere che un medico di nostra fiducia possa salire
da loro per constatare la loro condizione fisica.

Alle ore 15 è convocata una conferenza stampa per dare le informazioni che ci fornirà il medico, sempre se
le forze dell’ordine consentiranno la sua salita dato che da ieri il controllo intorno al presidio sottostante
il ponteggio è notevolmente aumentato per impedire qualsiasi tentativo di dare il cambio a chi resiste da
dieci notti sulle impalcature.

Rimane inalterato il nostro convincimento. Il bilancio regionale deve essere messo in discussione perché
contiene una manovra finanziaria con tagli violenti sulle politiche abitative, con la cancellazione dei
finanziamenti per la legge sul reddito minimo garantito, l’azzeramento del sostegno ai consultori pubblici,
l’eliminazione di gran parte dei soldi per le borse di studio, l’abbassamento generalizzato delle misure di
welfare e degli ammortizzatori sociali. Per questo lunedì 20 dicembre ci mobiliteremo ancora, questa volta
presso la sede del Consiglio regionale in via della Pisana dalle ore 10 di mattina, durante la discussione del
Bilancio.

Roma, 16 dicembre 2010

Movimenti uniti contro la crisi, le nocività e le devastazioni ambientali

Articoli 10 dicembre [Repubblica Corriere Messaggero]

Video [manifestazione 10/121a notte2a notte3a nottecariche al presidio]

Le cariche del 6 dicembre.

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6 DICEMBRE 2010. Poco dopo le 16:00, i lavoratori e lavoratrici, i precari e le precarie, i senza casa, gli attivisti e cittadini contro le nocività e la distruzione ambientale, sono state caricate e malmenate dalle forze dell’ordine dopo l’ordine chiaro della fascista Polverini. La carica violenta, inspiegabile ed inaudita è partita e non ha risparmiato nessuno, uomini donne e bambini, malmenati e cacciati dalla Ragione Lazio, mentre 7 persone sono ancora sul tetto della regione.

E’ evidente che la paura di questi buffoni che governano il paese, la regione ed il comune li porta ad usare l’unica forma di politica che conoscono, il manganello. Al momento ci sono diverse persone ricoverate in ospedale, o in attesa di ambulanza sotto la Regione, nel mentre il resto del presidio non demorde e si è spostato a bloccare la Cristoforo Colombo, dove centinaia di persone sono sedute sulle strisce pedonali.

Oltre a ribadire che la nostra mobilitazione non si ferma diamo appuntamento a tutti e tutte sotto la sede della giunta comunale del Lazio, in Via Cristoforo Colombo, per dare una solidarietà attiva alla lotta dei Movimenti Uniti contro la crisi, e per dire alla Polverini ed alla sua giunta di buffoni e palazzinari, che non ci fermeranno mai.

SENZA RISPOSTE DAL TETTO NON SCENDEREMO!

MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI

STAMPA

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_6/regione-lazio-occupato-tetto-18120440359.shtml

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/06/news/emergenza_casa_blitz_regione-9879216/

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=129592&sez=HOME_ROMA

LEGGI ANCHE: I movimenti uniti contro la crisi e la Regione Lazio

CARICHE ALLA REGIONE LAZIO 6 DICEMBRE 2010

Da pochi minuti, erano passate da poche le 16:00, i lavoratori e
lavoratrici, i precari e le precarie, i senza casa, gli attivisti e
cittadini contro le nocività e la distruzione ambientale, sono state
caricate e malmenate dalle forze dell'ordine dopo l'ordine chiaro della
fascista Polverini. La carica violenta, inspiegabile ed inaudita è
partita e non ha risparmiato nessuno, uomini donne e bambini, malmenati
e cacciati dalla Ragione Lazio, mentre 7 persone sono ancora arrampicate
sul tetto della regione.
E' evidente che la paura di questi buffoni che governano il paese, la
regione ed il comune li porta ad usare l'unica forma di politica che
conoscono, il manganello.
Al momento ci sono diverse persone ricoverate in ospedale, o in attesa
di ambulanza sotto la Regione, nel mentre il resto del presidio non
demorde e si è spostato a bloccare la Cristoforo Colombo, dove centinaia
di persone sono sedute sulle strisce pedonali.
Oltre a ribadire che la nostra mobilitazione non si ferma diamo
appuntamento a tutti e tutte sotto la sede della giunta comunale del
Lazio, in Via Cristoforo Colombo, per dare una solidarietà attiva alla
lotta dei Movimenti Uniti contro la crisi, e per dire alla Polverini ed
alla sua giunta di buffoni e palazzinari, che non ci fermeranno mai.
SENZA RISPOSTE DAL TETTO NON SCENDEREMO!
CARICHE ALLA REGIONE LAZIO 6 DICEMBRE 2010

Da pochi minuti, erano passate da poche le 16:00, i lavoratori e

lavoratrici, i precari e le precarie, i senza casa, gli attivisti e

cittadini contro le nocività e la distruzione ambientale, sono state

caricate e malmenate dalle forze dell'ordine dopo l'ordine chiaro della

fascista Polverini. La carica violenta, inspiegabile ed inaudita è

partita e non ha risparmiato nessuno, uomini donne e bambini, malmenati

e cacciati dalla Ragione Lazio, mentre 7 persone sono ancora arrampicate

sul tetto della regione.

E' evidente che la paura di questi buffoni che governano il paese, la

regione ed il comune li porta ad usare l'unica forma di politica che

conoscono, il manganello.

Al momento ci sono diverse persone ricoverate in ospedale, o in attesa

di ambulanza sotto la Regione, nel mentre il resto del presidio non

demorde e si è spostato a bloccare la Cristoforo Colombo, dove centinaia

di persone sono sedute sulle strisce pedonali.

Oltre a ribadire che la nostra mobilitazione non si ferma diamo

appuntamento a tutti e tutte sotto la sede della giunta comunale del

Lazio, in Via Cristoforo Colombo, per dare una solidarietà attiva alla

lotta dei Movimenti Uniti contro la crisi, e per dire alla Polverini ed

alla sua giunta di buffoni e palazzinari, che non ci fermeranno mai.

SENZA RISPOSTE DAL TETTO NON SCENDEREMO!

MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI.

MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI.

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