I movimenti uniti contro la crisi e la Regione Lazio

assedio

Regione Lazio: la città sgomberata dal palazzo. Niente incontro tra dirigenti e movimenti. Ma la mobilitazione non si ferma

Il 25 novembre oltre 5.000 partecipanti alla manifestazione contro le politiche della Regione. I “Movimenti Uniti Contro al Crisi” in corteo per la tutela del territorio, della sanità pubblica e per il reddito minino garantito.

Quella di giovedì scorso (25 novembre) è stata una grande giornata di lotta: oltre 5mila tra lavoratori, precari, disoccupati e occupanti di casa sono andati in corteo sotto la regione Lazio tenendola sotto assedio fino alle otto di sera. Verso le due una delegazione di 16 persone (di cui 3 rappresentanti del coordinamento di lotta per il reddito garantito) è salita per incontrare una rappresentanza della regione composta dal capo ufficio di gabinetto della Polverini (Zoroddu), dal Segretario Generale (Ronghi) e da diversi alti funzionari e dirigenti.

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I rappresentanti della regione hanno ascoltato le molte importanti richieste che i movimenti uniti hanno portato. L’incontro è però finito molto male quando i rappresentanti della Regione hanno capito che i movimenti non si sarebbero accontentati di essere ascoltati e ricevuti ma volevano risposte concerete che non erano in grado di fornire  senza la presenza della Polverini e degli assessori. Per questo si è deciso di invitarli ad uscire dalla sala dove si teneva la riunione fino a quando non fosse scesa la Polverini in persona. Dopo oltre 5 ore di occupazione i 18 manifestanti della “Rete Uniti Contro La Crisi, barricati nella sala Liri della giunta Regionale del Lazio, sono stati sgomberati coattamente dalle forze dell’ordine.
La regione si è dunque chiusa a riccio non sapendo dare le risposte che tutti si aspettavano: sia la delegazione rimasta in occupazione in segno di protesta sia le migliaia di persone che ancora sotto la pioggia e ormai al buio protestavano per i loro sacrosanti diritti.
Quando la politica fa un passo indietro le forze dell’ordine fanno un passo avanti: verso le otto di sera sono intervenute di forza nella sala occupata sgomberando gli occupanti che rimanevano seduti in forma di resistenza passiva. Due persone del coordinamento reddito, invalidi al 75%, sono stati colti da malore mentre venivano trasportati via di peso.
La giornata si è conlusa così con un nuovo corteo fino alla metro San Paolo. Il giorno dopo è subito stata convocata un’assemblea al Volturno per capire meglio i risultati della giornata di lotta e quali dovranno essere i prossimi passaggi. Sicuramente la Polverini e la sua giunta hanno accusato molto pesantemente il colpo e ora hanno molta paura di prossime iniziative che possano metterli a nudo di fronte alle loro inadempienze.

Le richieste dei movimenti alla Regione Lazio:

Reddito Garantito

Per il comitato reddito le richieste principali sono state tre:

1-      Sblocco entro dicembre 2010 dei soldi per gli assegnatari vincitori anche con deroga al regolamento se non sono pronte tutte le graduatorie delle altre Province;

2-      Ripristino dei finanziamenti già pervisti per i prossimi due anni;

3-      Richiesta formale della Polverini di un tavolo con il governo per nuove risorse da destinare al reddito minimo garantito nel Lazio.

Casa

1-      Non toccare i 200 milioni di euro per le case popolare

2-      Non toccare i 100 milioni di euro l’anno stanziati per dieci anni per la sovvenzionata e confermare che siano tutti per la sovvenzionata

3-      Apertura tavolo interisituzionale con il Comune di Roma per spenderli

Rifiuti

1-      Ritiro del piano rifiuti basato su discariche e inceneritori

2-      Convocazione di un tavolo partecipato dai territori per un piano rifiuti incentrato su raccolta differenziata e filiera del riuso e del riciclo

Legge Tarzia

1-      Blocco dell’iter legislativo per l’approvazione della legge regionale sui consultori detta Legge Tarzia

2-      Piena attuazione della legge regionale già esistente

3-      No alla presenza dei movimenti per la vita e delle associazioni confessionali nei servizi pubblici

4-      Ru486 subito

LSU

Ripristino integrazione regionale a tutti gli Lsu di 200 euro al mese (possibile con risorse già trasferite del Ministero del Lavoro)

Lavoratori ALITALIA

Apertura confronto sulla situazione dei cassaintegrati e dei precari Alitalia e sulla situazione del trasporto aereo dell’aeroporto Leonardo da Vinci e dell’indotto

Lavoratori SANITA’

Avvio procedure per l’internalizzazione dei lavoratori della sanità a partire dall’apertura dei tavoli regionali azienda per azienda per la verifica dei servizi e dei lavoratori da internalizzare (calendario)

Lavoratori SOGEI

Tavolo con Ministero dell’Economia delle Finanze, Agenzie fiscali e aziende vincitrici del bando di gara per la vertenza ex Omnia Network ora Sogei

Lavoratori RI.REI.

Convocazione di un tavolo ad hoc

OPERATORI SOCIALI

1-      Corsi di formazione regionali continui e congrui al lavoro svolto

2-      Tavolo interistituzionale con regione, provincia e comune su internalizzazione dei servizi

3-      Tutele occupazionali per tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore a partire dai precari

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