Interviste di San Precario #2 | Auditorium: il tango del lavoro precario

Il tango del lavoro precario nel mondo dello spettacolo

Cosa si nasconde dietro gli eventi culturali dell’Auditorium Parco della Musica di Roma: subappalti al massimo ribasso, lavoro nero, stipendi mai versati, precarietà dilagante. Intervista a cura dei Punti San Precario Roma a un lavoratore del mondo dello spettacolo.

Perché ti sei rivolto ai Punti San Precario?
Perché nel mio lavoro, il fonico, non esistono strutture adeguate per l’assistenza e la tutela del lavoratore. Ho lavorato in nero con la promessa della contrattualizzazione che non è mai avvenuta.
Il mio datore di lavoro mi diceva che ero “in prova”, ma questa periodo è durato per diverso tempo e ho continuato a lavorare agli eventi culturali. Ora il rapporto è finito, ma io non ho mai visto neanche un euro.

Quanti soldi ti deve l’azienda?
1400 euro

Da quanto tempo aspetti queste retribuzioni?
Da Ottobre del 2010

In che azienda lavoravi?
Eso Sound srl, azienda che fornisce servizi e service audio all’Auditorium Parco della Musica di Roma

In quali eventi culturali ha lavorato?
Oltre ad una serie di concerti , l’evento più grande per cui ho lavorato è il festival “Buenos Aires Tango 2010” che si è svolto all’Auditorium dall’8 al 19 settembre del 2010.

Quante persone lavoravano per la stessa azienda?
Una trentina di persone.

Quali erano le vostre condizioni di lavoro?
La mia era una specie di “prova retribuita”, almeno cosi mi era stata presentata dal datore di lavoro, con ritenuta d’acconto e contributo empals, ma non ho mai percepito nulla neanche per l’empals. Altri precari lavorano per cooperative di tecnici per lo spettacolo.

Nella tua situazione ci sono anche altri lavoratori?
In questa azienda nella mia identica situazione no, ma tutti gli altri devono recepire molti più soldi di me. Hanno fatto una vertenza tramite gli studi legali delle cooperative all’impresa. Nel mondo dello spettacolo questa situazione è diffusissima rappresenta la normalità non l’eccezione.
Quali sono le motivazioni del datore di lavoro per giustificare questa situazione?
Purtroppo sono riuscito solo a parlare con la segretaria. Infatti il “capo”, Fabio Perone, non risponde al telefono da mesi.

Non sei l’unico nel settore dello spettacolo, soprattutto tra i tecnici, che lamenta condizioni lavorative simili. Da cosa può dipendere secondo te questa situazione?
Sicuramente con la “crisi” le cose sono peggiorate, oltre ai tagli del governo. Sicuramente c’è un abbandono del settore da parte delle strutture che tutelano il lavoratore. Inoltre essendo un giro in cui i favoritismi e le scorrettezze sono all’ordine del giorno, la precarietà è dilagante soprattutto tra i giovani.

Avete mai fatto delle proteste o ne avete programmate?
Alcuni volevano ma altri si sono opposti per “salvaguardare” l’immagine dell’azienda. Secondo me padri di famiglia che devono percepire anche 10/15.000 euro dovrebbero infuriarsi e magari scioperare, ma il problema è che al giorno d’oggi i lavoratori sono impauriti dal confronto con il datore di lavoro, tanto da compatirlo e giustificarlo per i maltrattamenti subiti. Oggi giorno è il “padrone” che fa un favore al dipendente e non viceversa… quasi una schiavitù.

Qual è l’età media dei lavoratori?
Io ero il più giovane, ho 25 anni, l’età media era intorno ai 38.

Come fai a vivere se non ti pagano?
Continuo a mantenermi in equilibrio precario svolgendo altri lavori per aziende nel settore degli eventi culturali, service audio e supporto tecnico. La situazione di lavoro è sempre la stessa, lavori in nero che durano pochi mesi.

L’intervista che avete letto è una delle tante testimonianze della “giungla” che rappresenta la precarietà nella nostra città e nell’intero paese. I punti San Precario sono parte di un network nazionale. Sono un innovativo spazio di relazione e conflitto contro la precarietà, una camera del lavoro e non lavoro di chi rivendica diritti sindacali e reclama un reddito di cittadinanza e nuovi ammortizzatori sociali per tutti i precari. Attraverso la consulenza del nostro team legale i PSP mettono in campo dispositivi di difesa, agitazione e cospirazione contro i  precarizzatori. La cosa che ci riesce meglio è sputtanare l’immagine delle imprese che precarizzano. I PSP sono aperti il martedi all’ex cinema volturno (via volturno 37) dalle 17 alle 20, il mercoledi ad  Acrobax Project (via della vasca navale 6) dalle 19 alle 21). Per informazioni contattateci a questo recapito: sanprecario@indipendenti.eu, per consulenza on line contattateci su Facebook: punti San Precario Roma

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