L’innovazione per il ministro Brunetta? Negare a precari la parola ed investirli con l’auto blu

Oggi durante il Convegno Nazionale dell’Innovazione svoltosi presso il Macro di Testaccio, verso le ore 16 dopo il discorso di apertura del Ministro Brunetta , abbiamo aperto uno striscione con la scritta “Si scrive innovazione, si legge precarietà”.  Siamo gli in-dipendenti precari per la PA, esprimiamo le varie figure professionali precarizzate degli enti parastatali: ItaliaLavoro , Formez, Sviluppo Lazio.

Con il supporto ed il sostegno della rete dei Punti San Precario di Roma ci siamo recati al convegno dell’innovazione per denunciare l’abuso della flessibilità e la precarietà istituzionalizzata all’interno delle agenzie tecniche che curano per conto della Pubblica Amministrazione le politiche che dovrebbero combattere la crisi occupazionale, promuovere la coesione sociale e favorire i processi di sviluppo ed innovazione.

La risposta del Ministro Brunetta è stata una vile aggressione da parte della scorta  ai danni dei precari, con dei feriti investiti dall’auto blu del ministro che è fuggito dal Convegno affermando la seguente frase: “Io con i precari non parlo, siete la parte peggiore dell’Italia” . Riteniamo gravissima la reazione violenta e spropositata da parte un rappresentante di questo governo, erano presenti dei giornalisti che possono testimoniare i fatti attraverso le immagini che presto diffonderemo.

Comitato IN-DIPENDENTI PER LA P.A, Punti San Precario Roma.

Video. Brunetta rivolto ai precari: ” siete la peggiore Italia”

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Video del Fatto Quotidiano

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La risposta di Brunetta (giudicate voi rispetto alle immagini)

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http://italiasenzalavoro.blogspot.com/

Rassegna stampa

Fatto Quotidiano – [2]

Corriere della Sera

Repubblica[2]

Unità

Foto iniziativa

Durante il convegno era stata annunciata la possibilità d’intervenire nel dibattito da parte del pubblico e per questo, appena il ministro Brunetta ha finito di parlare, abbiamo provato a dire la nostra. Alla parola “precari” immediatamente il ministro per la pubblica amministrazione è corso via dal palco sgusciando fuori la sala da sotto uno striscione che recitava: “si scrive innovazione, si legge precarietà”.

Mentre noi a gran voce continuavamo a chiedere che ci ascoltasse, il ministro impartiva direttive ben precise ai suoi uomini.

Con noi non voleva parlare.

Quindi tra chi ha provato a prenderci a pugni…

…e chi ha provato a investirci…

..noi abbiamo continuato a parlare, tra concitati signori a cui premeva che finissimo in fretta ed in assenza di chi, di fretta invece, ha deciso di fuggire furtivo, ancora una volta ingnorando le voci dei precari e delle precarie.

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