Oggi gli studenti del Liceo Classico Luciano Manara si sono riappropriati
della sede di via Basilio Bricci 4.
Dopo un percorso di mobilitazione cominciato all’inizio dell’anno scolastico
che ha portato gli studenti della nostra scuola a scendere in piazza, a creare
all’interno della propria scuola un “conflitto” costruttivo e un
approfondimento sul rapporto tra austerity e scuola, abbiamo scelto la forma di
mobilitazione più estrema.
All’ interno di questo contenitore, quello dell’ occupazione, abbiamo
individuato alcuni concetti chiave. La nostra mobilitazione sarà di:
– OCCUPAZIONE: intesa come invasione del luogo pubblico per bloccarne il
funzionamento ordinario e la didattica frontale
– DENUNCIA: il blocco del servizio pubblico ci serve come denuncia della
situazione in cui versa la scuola pubblica
– RIAPPROPRIAZIONE: con l’occupazione intendiamo riappropriarci di un luogo
che lentamente presidi e governi ci stanno levando, sottraendoci spazi di
espressione e possibilità di confronto
– LIBERAZIONE: poiché bloccando un sistema, una pressione fiscale eccessiva,
un ragionamento, una politica di gestione sbagliata di uno spazio, non facciamo
altro che liberare quello spazio da questa logica di gestione e quindi dal
meccanismo che non gli permette di funzionare
Ci mobilitiamo contro la gestione della scuola di questo GOVERNO TECNICO,
contro il suo DDL 953 (ex Aprea) che dietro al fantoccio dell’autonomia
nasconde il tentativo di gettare la scuola pubblica nella mani dei privati e di
eliminare gradualmente questo sassolino nella scarpa che sono i rappresentanti
d’istituto delle componenti scolastiche.
Ma non ci fermeremo a questo:
La nostra mobilitazione sarà ampia e a 360° gradi perché crediamo che sia
terminata l’epoca delle proteste contro una legge, un ddl, una riforma.
Crediamo invece che adesso il fondamentale compito delle realtà sociali, delle
reti di mobilitazione, delle assemblee cittadine degli studenti sia di
fronteggiare un modo di concepire il SERVIZIO PUBBLICO, un modo di concepire l’
ECONOMIA e la FINANZA, un modo di reagire alla CRISI. Logica che è raccolta
sotto il nome di AUSTERITY:
L’Austerity intesa come pressione fiscale eccessiva sulla società, come
Precarietà della formazione (studenti), che ci tocca ora, del lavoro, che ci
toccherà appena terminato il liceo, e più in generale della vita, come
restringimento delle possibilità di scalata sociale.
Daremo vita ad un’altra scuola fatta di autogestione degli spazi ed
espressione di tutti, un grande contenitore politico indipendente e aut
organizzato.
Ci mobilitiamo anche per denunciare il tentativo di accorpamento che la nostra
scuola sta subendo, scuola che è storicamente un punto di riferimento per il
quartiere e per il territorio come polo culturale e sociale.
CI PROMETTONO AUTONOMIA, CI DANNO SCHIAVITU’!
Vogliamo invitare poi tutti i docenti, tutte le componenti scolastiche ad
unirsi a noi in questa mobilitazione proponendo le loro idee, i loro corsi, la
loro visione e il loro approfondimento.
CONTRO LA SCUOLA DELLA CRISI, COSTRUIAMO LA SCUOLA DELLE LOTTE!
MANARA IN OCCUPAZIONE