Chi fa la spia non e’ figli* di maria
(se fai la spia la madonna piange)
Comunicato nEXt Emerson di Firenze. Il 15 Ottobre per le strade di Roma si è mosso un animale imbizzarrito.Un po’ goffo,contradditorio, confuso, viscerale. Un corteo di 300 mila persone, completamente autorganizzato, sintomo di un malessere diffuso e particolarmente sentito. Un corteo di pancia e poco di testa. Dal quale un po tutti sembrano rimasti disorientati. D’altronde quando le azioni sono mosse da sentimenti profondi i risultati sono spesso confusi ed ambigui. Solo una cosa svetta nitida al di sopra delle nebbie della soleggiata giornata romana: la profondità della crisi che ci circonda. Il 15 Ottobre è stato la deflagrazione di una rabbia che sembra oggi più che mai patrimonio dei giovanissimi, generazione disillusa e consapevole della propria mancanza di futuro. Persone che non possono esprimersi altrimenti semplicemente perché non hanno più nulla da dire, private quotidianamente della dignità della parola, divenuta abusata, vuota e, di conseguenza, inutile.
Non crediamo che una rabbia del genere sia romanticamente piacevole, non di meno e’ quello che abbiamo sotto gli occhi. Evidentemente era il destino di questa data, quello di far giungere al pettine alcuni nodi della società attuale, o almeno di una parte di essa. Durante il corteo e per tutta questa settimana abbiamo assistito ad uno spettacolo osceno, angosciante, grottesco al limite del ridicolo, messo in scena da attori dilettanti e professionisti: quello della delazione. Giornali e televisioni hanno orchestrato una sorta di “tiro al piattello al violento”, degno dei peggiori sogni di regime, un gioco a metà tra il reale ed il virtuale, una caccia alle streghe vissuta come la materializzazione di un videogame.
Quotidianamente ci viene gettata addosso una carica di violenza spaventosa, fino a quando diventa la nostra normalita’. Normali e inevitabili i morti sul lavoro, le guerre, i cie, le carceri, la devastazione dell’ambiente, dei rapporti sociali, normale scambiare la vita con i soldi, le cose con le persone e alla vista di un vetro infranto impazzire. Si puo’ discutere l’opportunita’ politica, la scelta strategica delle azioni di piazza. Ma questa sagra della delazione e’ l’immagine di una societa’ senza senso che quando si accorge di aver perso la strada invoca la legalita’ come se fosse un dio, come se un serial killer che miete ogni giorno milioni di morti, si appellasse all’autorita’ della maestra, perche’ il proprio vicino di banco attacca le caccole sotto la sedia.Meno male che in questo legalissimo paesone di provincia in cui viviamo siamo riusciti a costringere un ragazzo di ventidue anni a consegnarsi alle forze dell’ordine portando con sè i propri jeans a vita bassa. Se non avessimo catturato il pericolosissimo er pelliccia questo mondo sarebbe stato proprio brutto, possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo. Subiamo da questo sistema una quantita’ di violenza che er pelliccia,ci scusi per l’abuso del suo soprannome, non saprebbe infliggerci neppure in mille anni. E quando qualcuno esasperato esplode la propria rabbia, infieriamo su di lui, come se non evidenziasse un problema, ma lo incarnasse. Siamo un paese dalle reazioni scomposte e insensate, fiero del tritacarne in cui vive e pronto a scagliare la prima pietra purchè sia contro un bersaglio legato mani e piedi.
Chissà se grazie alle sue qualità ultrapsichiche la madonna frantumata, icona delle violenze romane, e’ in grado di mettersi in contatto con gli operai caduti da impalcature irregolari o con i migranti diventati cibo per i pesci nel Mediterraneo.
Probabilmente non avrebbe molto da dirgli. Probabilmente arrossirebbe di vergogna.
La nostra solidarieta’ ad acrobax, alle realta’ autogestite/autorganizzate presenti in piazza il 15 ottobre, a tutt* gli/le arrestat* , e perquisit*.