Una grande giornata di lotta
Roma, 25 novembre. Oltre 5mila tra lavoratori, precari, disoccupati e occupanti di casa sono andati in corteo sotto la regione Lazio tenendola sotto assedio fino alle otto di sera. Verso le due una delegazione di 16 persone (di cui 3 rappresentanti del coordinamento di lotta per il reddito garantito) è salita per incontrare una rappresentanza della regione composta dal capo ufficio di gabinetto della Polverini (Zoroddu), dal Segretario Generale (Ronghi) e da diversi alti funzionari e dirigenti.
I rappresentanti della regione hanno ascoltato le molte importanti richieste che i movimenti uniti hanno portato. Per il comitato reddito le richieste principali sono state tre:
1- Sblocco entro dicembre 2010 dei soldi per gli assegnatari vincitori anche con deroga al regolamento se non sono pronte tutte le graduatorie delle altre Province;
2- Ripristino dei finanziamenti già pervisti per i prossimi due anni;
3- Richiesta formale della Polverini di un tavolo con il governo per nuove risorse da destinare al reddito minimo garantito nel Lazio.
L’incontro è però finito molto male quando i rappresentanti della Regione hanno capito che i movimenti non si sarebbero accontentati di essere ascoltati e ricevuti ma volevano risposte concerete che non erano in grado di fornire senza la presenza della Polverini e degli assessori. Per questo si è deciso di invitarli ad uscire dalla sala dove si teneva la riunione fino a quando non fosse scesa la Polverini in persona.
Da quel momento la regione si è chiusa a riccio non sapendo dare le risposte che tutti si aspettavano: sia la delegazione rimasta in occupazione in segno di protesta sia le migliaia di persone che ancora sotto la pioggia e ormai al buio protestavano per i loro sacrosanti diritti.
Quando la politica fa un passo indietro le forze dell’ordine fanno un passo avanti: verso le otto di sera sono intervenute di forza nella sala occupata sgomberando gli occupanti che rimanevano seduti in forma di resistenza passiva. Due persone del coordinamento reddito, invalidi al 75%, sono stati colti da malore mentre venivano trasportati via di peso.
La giornata si è conlusa così con un nuovo corteo fino alla metro san paolo.
Il giorno dopo è subito stata convocata un’assemblea al Volturno per capire meglio i risultati della giornata di lotta e quali dovranno essere i prossimi passaggi. Sicuramente la Polverini e la sua giunta hanno accusato molto pesantemente il colpo e ora hanno molta paura di prossime iniziative che possano metterli a nudo di fronte alle loro inadempienze.
l’APPUNTAMENTO X TUTTE E TUTTI E’ AL
CINEMA-TEATRO VOLTURNO PER IL PROX MARTEDI’ 30-11 ALLE H 18:30
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San Precario ha annunciato una nuova apparizione in occasione della maniestazione che si terrà giovedi 25 novembre sempre alla Regione Lazio.
Questo perché solo a Roma oltre 4000 persone tra precari e disoccupati sono in attesa di ricevere il reddito minimo garantito per il quale la Regione Lazio ha chiuso le graduatorie nel settembre 2009. A distanza di oltre un anno la situazione è la seguente:
– nessuno dei benificiari ha ancora ricevuto un euro del contributo promesso,
– i 15 milioni di euro stanziati dalla legge regionale per il primo anno sono ancora bloccati e
– risultano addirittura cancellati i secondi 15 milioni previsti per i prossimi due anni di erogazione.
Il 16 novembre scorso quasi duecento persone tra gli aventi diritto al reddito garantito hanno manifestato sotto la regione Lazio per chiedere l’immediata erogazione del contributo a chi lo attende da più di un anno e lo stanziamento di nuove risorse per una legge che negli anni a venire dovrà avere un ruolo importante nel garantire la sopravvivenza dei tanti e tante colpiti dalla crisi, dalla disoccupazione e dal carovita.
La protesta rumorosa e determinata ha immediatamente ottenuto di far salire una delegazione che ha incontrato i responsabili amministrativi della regione i quali non hanno fatto altro che confermare i nostri timori rispetto ad una volontà politica della Polverini e del suo governo di affossare questa legge incastrandone il funzionamento e cancellandone le risorse. I funzionari hanno parlato del 15 dicembre come data ultima per la consegna delle liste da parte di tutte le province, solo dopo quella data daranno il via alle erogazioni.
La provincia di Roma ha però già consegnato le graduatorie definitive e non si capisce perchè 4.000 persone debbano ancora aspettare oltre un mese dopo aver atteso invano per più di un anno.
Non possiamo più aspettare, vogliamo subito:
LO SBLOCCO DEI FINANZIAMENTI INTANTO PER I BENEFICIARI DELLA PROVINCIA DI ROMA e
il RIFINANZIAMENTO DEI FONDI NECESSARI A COPRIRE IL BISOGNO DI REDDITO GARANTITO PER I PRECARI E I DISOCCUPATI GIUDICATI “AMMISSIBILI” IN TUTTA LA REGIONE LAZIO
MANIFESTAZIONE DEL 25 NOVEMBRE ORE 9.30 che dalla metro San Paolo arriverà sotto le finestre della Regione Lazio.
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Roma, 16 NOV. Miracolo a Roma: San Precario appare alla Regione Lazio e promette lotta per assicurare il reddito garantito, restituire agli aventi diritto i loro crediti e moltiplicarli ancora.
Questa mattina la sede della Presidenza e della Giunta della Regione Lazio è stata oggetto della protesta rumorosa e determinata d’una folta rappresentanza delle e dei 4000 riconosciuti aventi diritto al reddito minimo garantito dalla stessa Regione ma che dal settembre 2009, data limite della presentazione delle domande, finora non hanno visto un centesimo, nonché delle altre e degli altri 115 mila richiedenti nella regione Lazio, oltre 70 mila nella sola Provincia di Roma.
I precedenti.
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Martedi 9 novembre si è svolta presso l’ex cinema Volturno una partecipata assemblea pubblica dei beneficiari, secondo la Legge Regionale n 4 del 2009, del Reddito Minimo Garantito (RMG). Dalla data termine di presentazione delle domande (settembre 2009) fino ad ora non è stata comunicata nessuna risposta. Nell’attuale contesto di crisi economica è necessario che i fondi stanziati a copertura della Legge Regionale n 4 del 2009 siano immeditamente versati a favore dei primi beneficiari, i quali rappresentano, peraltro, soltanto una minima parte degli oltre 115 mila soggetti che in tutto il territorio regionale hanno presentato la domanda. Per questo chiediamo fin da subito un ulteriore stanziamento di fondi per tutti i precarie e i disoccupati non menzionati nelle prime graduatorie.
Dopo aver analizzato le inadempienze amministrative e gli estremi ritardi da parte della Regione Lazio nell’erogazione del reddito minimo, si è comunemente deciso di non voler piú denunciare la situazione in maniera individuale come è avvenuto fin ad ora, ma di costituire un coordinamento di precari e disoccupati che insieme rivendicano un proprio diritto, quello del reddito garantito.
Invitiamo tutti i beneficiari, gli inclusi e gli esclusi dalle graduatorie pubblicate dalle provincia di Roma e dalle altre provincie del Lazio a partecipare alla manifestazione che si terrà martedì 16 novembre alle ore 10 davanti alla sede della Regione Lazio, via Cristoforo Colombo n.212.
Coordinamento di Lotta per il reddito garantito