Prato, stop ai videopoker nella Casa del Popolo

Dopo Pavia e Cremona, anche Prato dice basta ai videopoker. Lo stop deciso nella Casa del Popolo Giuseppe Verdi di Casale, nella periferia della città.  “Diminuiscono gli introiti – ha spiegato Gabriele Alberti, presidente del Circolo del Pd ‘A. Curcio’ – ma aumenta la dignità. La decisione rispecchia il ruolo sociale che le case del Popolo e il Pd devono rappresentare”.
“Anche se sono perfettamente legali – continua Alberti – abbiamo deciso di non avere più nei nostri locali le macchinette dei videopoker perchè riteniamo che siano diventate una piaga sociale di primissimo livello, deriva psichica e distruzione di famiglie intere. Abbiamo percepito che le persone che le utilizzano con più frequenza sono veramente dipendenti dal gioco e per questa ragione tutti insieme abbiamo deciso di eliminarle”.
Negli scorsi giorni a vietare le macchinette a Cremona era stata una barista. “Troppi clienti si rovinano – aveva detto – stacco la spina”. E ancora, a Pavia, già venti locali hanno firmato il patto anti videopoker. Un adesivo all’esterno del locale segnala che quel bar è libero da macchinette “mangiasoldi”.

Tratto da: Repubblica.it

Non per demonizzare il gioco d’azzardo o stigmatizzare chi ne ha la passione, ma quando i gestori delle Case del popolo vedono gli anziani dilapidare la pensione nei videopoker o nelle sale bingo non gli viene qualche piccolo problema di coscienza? Speriamo che dopo la decisione presa a Prato venga fatta una riflessione.

Ma i flipper li producono ancora?

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