Livorno ostaggio di una nube tossica: il comunicato dei comitati

Dal sito di senzasoste:

Per l’ennesima volta i quartieri nord hanno dovuto subire gli effetti di una nube tossica causata questa volta dall’incendio di pneumatici e tonnellate di rifiuti di ogni genere  (ALTAMENTE TOSSICI SE BRUCIATI) divampato alla ditta Galletti in via dell’ecologia (Puntone del Vallino). Stessa zona che secondo il comune dovrebbe accogliere con la nuova destinazione d’uso 124.000 mq di aziende tossico nocive.  Chi abita nelle zone del Cisternino, e in via Provinciale Pisana ieri sera avrebbe dovuto tenere le finestre chiuse  secondo il Sig. Gonnelli i, responsabile protezione civile, ma nessuno in quelle zone è stato minimamente avvertito. Quando si deve informare la popolazione di una cosa così importante  si deve tener presente che non tutti guardano la TV locale o i  giornali   cittadini on line perciò bisogna usare altri mezzi ( megafoni, polizia municipale o volontari della protezione civile  x informare porta a porta) . Ancora una volta si è dimostrato che le popolazioni delle aree limitrofe al Picchianti e Puntone del Vallino sono lasciate sole a se stesse. Considerando che i progetti per quell’area sono peggiorativi per la nostra qualità della vita e visto i precedenti  (vedi Lonzi e RA.RI) qualsiasi assicurazione sulla bontà dei controlli presenti e futuri non ci conforta.

VOGLIAMO SAPERE, ANZI E’ NOSTRO DIRITTO SAPERE:

-  Quanta diossina è stata riversata sulle nostre case, i nostri terreni, i nostri polmoni, quali rifiuti erano stoccati alla Galletti e quali danni il loro bruciare ha provocato alla salute.
-  Cosa sarebbe potuto accadere se l’incendio si fosse propagato agli impianti vicini che lavorano materiali tossici che a detta del responsabile  protezione civile  se fossero bruciati avrebbero provocato un disastro ancora maggiore di quello verificatosi.
- Se è regolare che accanto a depositi che contengono materiali facilmente infiammabili e che, evidentemente, non hanno  impianti di prevenzione degli incendi adeguati siano mantenuti depositi di materiale chimico potenzialmente tossico.
- Se questi impianti siano sicuri oppure se dobbiamo rassegnarci a vivere nel pericolo o a fuggire da questi quartieri.

Chiediamo di essere tutelati nei nostri diritti primari , quali la salute e qualità della vita e che i nostri amministratori si assumano pubblicamente le responsabilità delle loro scelte senza nascondersi dietro sedicenti necessità industriali e ambientali che di fatto tutelano solo interessi di aziende private .

Comitato “Salviamo il Cisternino”
Comitato “Aria pulita Livorno Nord”

9 luglio 2013

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