Una lunga chiacchierata con un recluso del Cie di Ponte Galeria.
Partendo da un episodio specifico - la storia allucinante di un aspirante rifugiato politico catturato a marzo, e da quel momento sballottato tra il Centro di Roma e quello di Algeri senza che nessuno lo voglia né trattenere né liberare - si indagano le condizioni di vita dietro le sbarre, dove non puoi avere niente, neanche una penna per scrivere o un bicchiere di latte!, perché non sei nessuno. E poi le alterne vicende dell’accordo sui rimpatri con la Tunisia, e poi ancora l’entrata nel gioco delle espulsioni dell’Algeria. Al centro, la lucida consapevolezza di essere prigionieri di Stato, merce di scambio nei rapporti tra i governi del Mediterraneo.
Ascolta l'intervista da Ponte Galeria su macerie [1]
Links:
[1] http://www.autistici.org/macerie/?p=17473