fonte: Gazzetta di Mantova24/09/2011
Manganellate della Polizia sui giovani del Comitato Mantova antirazzista e antifascista che protestavano, ieri sera, davanti alla sala Isabella d’Este contro il convegno di Forza Nuova, bloccando per un paio d’ore l’ingresso principale su via Giulio Romano. Il bilancio degli incidenti non è grave: un giovane è stato medicato su un’ambulanza per alcuni colpi di manganello allo sterno (il ragazzo ha rifiutato il ricovero in ospedale), un altro si è preso un calcio al costato, mentre un poliziotto è finito al pronto soccorso per una contusione ad un braccio. «Non sono dei nostri i ragazzi colpiti» precisa un esponente del circolo la Boje, il nucleo principale dei manifestanti. Per tre ore Mantova è piombata in un clima di violenza politica che aveva conosciuto solo ai tempi della contestazione studentesca, a fine anni 60. E che rischia ora di innescare un’escalation di scontri tra sinistra ed estrema destra. I militanti di Forza Nuova e del Comitato antifascista si sono fronteggiati lungo via Giulio Romano a suon di slogan e di insulti. Non sono mai venuti a contatto grazie alle forze dell’ordine che hanno fatto da cuscinetto tra i due schieramenti: una sessantina di giovani della sinistra e una ventina di iscritti a Forza Nuova guidati da loro segretario nazionale Roberto Fiore. I giovani di sinistra hanno manifestato davanti all’ingresso della sala Isabella d’Este senza avere l’autorizzazione, sin dalle 18.30. Un presidio prima, trasformatosi poi in un sit-in sul marciapiede e sulla strada, nonostante i ripetuti inviti delle forze dell’ordine, e anche del deputato Pd Marco Carra, a sgomberare per consentire lo svolgimento dell’iniziativa di Forza Nuova, regolarmente autorizzata. «Forza Nuova non la vogliamo» era il grido dei giovani antagonisti. A loro si è unita anche altra gente più attempata, tra cui Maria Zuccati, vice presidente Anpi. La Polizia, schierata con una decina di agenti della Celere di Padova in assetto antisommossa, ha cercato invano dissuadere i manifestanti. La tensione è salita una prima volta quando, alle 20, sono entrati dall’ingresso secondario di via Sauro, i primi militanti di Forza Nuova. I giovani della sinistra hanno cominciato a premere contro i poliziotti che hanno reagito contrapponendosi con gli scudi e i manganelli. Ad un certo punto una ventina di Forza Nuova, guidati da Fiore, da via Sauro sono arrivati in via Giulio Romano, pretendendo di entrare dal portone principale. «Noi siamo autorizzati, loro no. La polizia, che finora non ci ha tutelato, intervenga» ha chiesto Fiore che, in segno di sfida, ha aggiunto: «Se l’avessimo saputo saremmo arrivati in cento». Alle 21 hanno ottenuto di entrare dall’ingresso principale, chiuso però con una catena e un lucchetto messi dai manifestanti, poi tagl iati dai vigili del fuoco. Mentre la Polizia faceva cordone per far entrare Forza Nuova, i giovani di sinistra, sentitisi provocati, hanno cercato di impedirlo. La Polizia li ha bloccati e sono volati altri calci, pugni e manganellate. I tafferugli si sono fermati dopo qualche minuto. I giovani in corteo hanno raggiunto il Comune e hanno steso uno striscione «Mantova è antirazzista e antifascista» davanti al portone. Nel mirino il sindaco Sodano: «Ha autorizzato una manifestazione fascista».