Lettera di Cosimo

fonte giumuragiubox.org [1]

Molti anni ho trascorso tra queste gelide mura, molto arduo è stato il cammino. Molte ferite che hanno inciso il mio cuore, molti i momenti difficili, inclini, struggenti, eppure.
Eppure un'inconfondibile certezza mi ha sempre sostenuto. Una certezza, una verità, incommutabile che è quella della consapevolezza che nessuno è il possessore della pietra filosofale.
Leggi, istituzioni, moralismi, religioni, politica, tutte filosofie dall'effetto boomerang, eleganti prese in giro.
Che acquietano sì i popoli, ma che tornano bene solo e soltanto a pochi "emeriti".
Non rinnego quindi il mio passato ed amo, come la più bella delle donne, il mio presente, così come se ciò occorra programmerò il mio futuro.
Tutto questo per il rispetto di me stesso e per far sì che non venga mai deriso. Seppur incarcerato, ma comunque che ho vissuto libero, contrapposto alla menzogna, alla viltà, al compromesso.
Molti di voi, ne sono certo, troveranno questo mio dire provocatorio, blasfemo, cinico e poco costruttivo. No!!! Quello che cerco di trasmettere con lo sforzo della mente, per quanto la scarsa capacità d'espressione me lo consenta, è un dato di fatto a trasparenza di ciò che ci circonda che, giorno dopo giorno, viviamo subendo l'enorme peso.
È un dato di fatto che solo la sofferenza ci può insegnare ma soprattutto far capire.
Non oserei mai elevarmi al di sopra del logico né tanto meno cadere nel patetico e odio nel porgermi al più alto dei sentimenti umani.
Quando leggerete i mie versi, or dunque, analizzateli profondamente, con fare attento, scrupoloso, sino alla noia se servirà, ed anche se vi sembreranno cupi e tristi sappiate che è la verità e che, tra l'altro, non avrei alcun interesse di mentirvi.
Alla capacità di percezione quindi, di ogni singolo, lascio le conseguenti deduzioni, certo, come non mai, che se non la lingua, la coscienza vi farà dire è vero.
Con molta modestia mi dico: professionista del dolore.

Cosimo D'Agostino
Carcere di Carinola (CE) - 28/02/07