fonte: Diario La Republica - 31.10.08
Tacna. Cinque ore d'anarchia. L'approvazione del progetto di legge che prevede una modifica nella distribuzione del canone minerario ha scatenato a Tacna un'ondata di violenza il cui saldo finale è stato di 4 civili e 18 poliziotti feriti, 7 peruviani arrestati dai carabineros cileni per aver varcato illegalmente la frontiera e l'incendio dell'edificio di governo, dichiarato monumento storico.
I manifestanti hanno sopraffatto i 300 agenti di polizia presenti in città e si sono impossessati del centro di Tacna, incendiando la sede del governo ed attaccando altri edifici istituzionali come la sede del Partido Aprista, la sede del Potere Giudiziario e la stazione radiofonica Radio Uno.
Nel frattempo 500 operai edili hanno bloccato il passo di frontiera con il Cile di Santa Rosa, provocando l'intervento dei carabineros cileni che hanno arrestato 7 cittadini peruviani.
Cronaca del caos
Pochi minuti dopo che il parlamento peruviano aveva approvato la modifica del canone minerario, che diminuirà gli introiti per i cittadini di Tacna, un centinaio di manifestanti ha dato il via ad una sassaiola contro il palazzo del governo locale e la trentina di agenti che sorvegliavano la zona. Subito dopo sono state distrutte le porte e sono stati dati alle fiammi i mobili lì presenti.
Le bombe lacrimogene e le cariche della cavalleria non sono riuscite a fermare la protesta, che si è estesa ad altri edifici che ospitano istituzioni nazionali, come il Sunat, il Partido Aprista e Radio Uno, con devastazioni e saccheggi.