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Il 17 novembre i delegati del G20 sono arrivati a Melbourne portandosi dietro l'odio di chi non accetta questi sovraorganismi dello sfruttamento planetario.
Le proteste, iniziate il venerdì, sono durate per i due giorni successivi con il solito nutrito bilancio di dimostrazioni più o meno colorite, veicoli della polizia danneggiati e scontri con le forze interposte tra la rabbia di chi vede un mondo fatto di popoli sfruttati, risorse predate e nocività ambientali, e chi vede solo un grande serbatoio da cui attingere a proprio beneficio.
Le manifestazioni non hanno ovviamente impedito ai Grandi 20 di siglare i loro accordi, di ribadire la legittimità di FMI, World Bank e WTO, di rassicurarsi a vicenda su crescita economica e produttiva, e preoccuparsi (senza esagerare) per il suicidio ambientale che stanno attuando, ma hanno sicuramente ribadito a questi oligarchi che migliaia di persone, in qualunque paese "sviluppato" essi vadano, sono pronte a fronteggiarli con la forza intellettuale della critica e quella fisica della rivolta.
per immagini, video e resoconti:
http://www.infoshop.org/inews/article.php?story=20061117165453130
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