fonte tutto.squat.net [1]
Tutti gli spazi vuoti attirano i nostri sogni creativi [nonassociativi, nè tessaratenenti o volontariatizzanti] - e i sogni son desideri, come ci insegna quella stronza di Cenerentola. E i desideri si appagano. Uao! Sembra che finalmente ci siamo: aperta la finestra, sciamati dentro, ci godiamo il panorama, le prospettive. Variante del galluzzo vs. variante ringalluzzita. E ora? Verifichiamo i nostri bisogni, provando ad auscultare i vostri. Dello spazio, ce n'era bisogno. Iniziamo, intanto, a disegnare una casa da aprire, stanze da spalancare: la occuperemo abitandola, prima, e condividendola, da subito, su tutti i piani (primo e secondo e), e le idee, a riempirla. Alla ricerca di una quotidianità lontana da ogni forma di autorità e sue emanazioni (che interessino status / genere / specie....). Perchè siano davvero due piani, e 1/2, di pura emozione.
Noi, abbiamo deciso di entrare da soli per noi stessi, egoisticamente, perchè come gruppo avevamo bisogno di sperimentarci, trovarci qui e ora, guardarci allo specchio. Ma siamo certi che questa pratica e questo sognare sono quelle condivise in città dai mille amici e compagni con cui le abbiamo sempre vissute, e vorremmo che, adesso, anche questo spazio riattivato fosse condiviso e partecipato. Vi aspettiamo trepidanti.
LA RIOTTOSA OCCUPATA
Firenze, 9.2.2007
A presto per maggiori informazioni comprese quelle logistiche
Links:
[1] https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/tuttosquat