Cosa possono fare dei solerti militari del ROS assieme ad un Pubblico Ministero in fregola di carriera per debellare definitivamente il virus del libero pensiero, del dissenso, della ribellione?
Avendo a disposizione un milione di euro di denaro pubblico (cifra reale e non metaforica), possono riempire di microspie case, auto, spazi sociali e persino zaini; possono intercettare le conversazioni telefoniche di decine di persone e installare telecamere in ogni dove. Con una spesa assai inferiore, possono perquisire, arrestare, ricattare e affibbiare fogli di via obbligatori. Se non basta, possono recuperare dalla pattumiera della dittatura fascista la misura dell'obbligo di dimora e della sorveglianza speciale.
Se, nonostante tutto questo, si ritrovano ancora con il solito pugno di mosche, rimane un'ultima carta: il reato di "associazione sovversiva", un vecchio ritrovato con cui distribuire allegramente anni e anni di galera senza quell'arcaica formalità che si chiamava prova.
Ecco riassunta la febbrile attività del ROS dei carabinieri e del dott. Paolo Storari contro gli anarchici e in particolare contro il nostro amico e compagno Juan, in carcere da dicembre perché accusato – "con ignoti" – di "associazione sovversiva". Ad aiutare questi funzionari della repressione, come sempre, il linciaggio mediatico, indispensabile per stravolgere il più elementare senso delle parole e definire "operazione umanitaria" la guerra, "benessere" la devastazione ambientale e "terrorismo" ogni forma di resistenza.
La sentenza del processo contro Juan [1] verrà letta venerdì 6 luglio [2].
Non permettiamo che questo grave precedente passi. Ne va della libertà di pensare, di dissentire, di ribellarsi. Per tutti.
VENERDI' 6 LUGLIO [3]
ORE 9.00, IN PIAZZA PASI, A TRENTO
PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON JUAN
E CONTRO LA REPRESSIONE
anarchici di Rovereto e Trento
Links:
[1] http://www.informa-azione.info/search/node/juan
[2] http://www.informa-azione.info/aggiornamenti_su_juan
[3] http://www.informa-azione.info/tn_presidio_per_juan