fonte: it.ibtimes.com - cordatesa [1]
Sembrava la solita agenda-regalo, ma si trattava di un ordigno esplosivo. Paura al carcere di Pagliarelli di Palermo dove un pacco bomba è stato consegnato a un sovrintendente di polizia penitenziaria in servizio. Pensando, dal mittente, che si trattasse di un’agenda spedita da un sindacato di polizia, l’ha portato a casa, dove l’ha aperto, rendendosi conto poi dell’ordigno, che fortunatamente non è esploso: le batterie si sarebbero scaricate per via del tempo troppo lungo trascorso tra la spedizione e la sua apertura.
Il fatto, che risale al 22 gennaio scorso, è stato reso noto dal vice segretario generale dell’Osapp, sindacato degli agenti di custodia, Mimmo Nicotra. «Il sovrintendente al quale era destinato – ha detto Nicotra – stava trascorrendo un periodo di ferie. Quando è tornato in servizio, pensando che il sindacato, al quale peraltro non è iscritto, gli avesse spedito un’agenda, l’ha portato a casa. Quando si è accorto dell’ordigno ha chiamato gli artificieri». «Fortunatamente – ha aggiunto Nicotra – il lasso di tempo tra la spedizione dell’ordigno e la sua apertura è stato abbastanza lungo da favorire l’azzeramento delle batterie che presumibilmente avrebbero dovuto garantire prima l’innesco e poi l’esplosione del pacco bomba». [...]
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[1] http://cordatesa.noblogs.org/post/2013/01/28/palermo-agente-penitenziario-riceve-pacco-bomba/