fonte macerie [1]
23 giugno. In mattinata, un gruppo di antirazzisti si raduna davanti alla sede cittadina della Gtt per denunciare la complicità dell'azienda di trasporto con il sistema delle espulsioni [2] e con i recenti rastrellamenti [3] sui tram torinesi.
Quasi subito gli uomini della Digos consigliano agli impiegati dell'ufficio riscossione multe di chiudere i battenti. Loro eseguono e per tutta la mattina sulla serranda rimarrà esposto un cartello che recita: «L'ufficio multe è chiuso perché, almeno oggi, l'azienda si vergogna».
Non appena gli antirazzisti si avvicinano all'entrata dell'ufficio abbonamenti, invece, i segugi del vicequestore Petronzi (nella foto [4]) tentano un colpo basso.
Una fulminante indagine, difatti, aveva permesso loro di individuare chi tra i contestatori aveva omesso di pagare il parcheggio e sperano che la minaccia di sanzioni stratosferiche possa bastare ad intimidirli.
Ma gli antirazzisti non si fanno intimidire e passano le due ore seguenti, armati di megafono e pazienza, a spiegare alla gente in coda le responsabilità dell'azienda.
Per il resto, una mattinata di striscioni, volantini e amplificazione scatenati.
Links:
[1] http://www.autistici.org/macerie/?p=6385#more-6385
[2] http://www.informa-azione.info/search/node/cpt torino
[3] http://www.informa-azione.info/torino_civich_controlli_e_insulti_sul_67_0
[4] http://www.informa-azione.info/files/sherlock2.jpg