Lunedì 25 Il compagno Bahar [1], davanti al giudice del tribunale di Monza, ha rifiutato di essere estradato in Turchia. Ci sarà una nuova udienza lunedì 2 dicembre, sempre a Brescia, nella quale verrà discusso sulla sua libertà. C’è il fondato pericolo che, se non viene liberato, venga trasferito in un carcere dove ci sono le sezioni apposite per prigionieri accusati di “terrorismo internazionale”. In Italia, nei gironi dell’inferno carcerario, in Alta Sorveglianza, esiste un circuito di due prigioni, Macomer e Rossano dove sono rinchiusi detenuti in allucinanti condizioni. Delle piccole Guantanamo italiane. A Benevento nel 2009 è morto, privato di cure, il palestinese Khaled Hussein. Dopo ripetute proteste la sezione speciale a Benevento non c’è più.
CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE
LUNEDI’ 2 DICEMBRE ORE 11
TUTTI DAVANTI AL TRIBUNALE DI BRESCIA
Invitiamo a scrivere al compagno, inviare tegrammi, cartoline, l’indirizzo è:
BAHAR KIMYONGUR
CASA CIRCONDARIALE. Via Monte Gleno, 61-24125 BERGAMO (BG)
Links:
[1] http://www.informa-azione.info/bergamo_le_autorità_italiane_complici_della_repressione_turca_arrestato_attivista_bahar_kimyongur