Nome, originario della lingua dei popoli nativi del polo artico, con cui sono denominate le formazioni rocciose che spuntano dalla coltre ghiacciata della Groenlandia e del circolo polare antartico.
Dinnanzi al dilagare degli scempi sociali ed ecologici prodotti dalla società della Merce e dell'Autorità, le montagne della Terra tornano ad essere lo spazio della resistenza e della libertà. Nunatak vuole dare voce alle esperienze di chi in montagna, oggi come ieri, vuole vivere e lottare, affinché una vita meno alienata e meno contaminata possa, giorno dopo giorno, scendere sempre più a valle.
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Nunatak [1]
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La condivisione del cibo di una barricata, del fuoco o di una bevanda calda hanno saputo restituire un senso a parole come solidarietà e autogestione. Le lunghe notti, passate a costruire ripari o a discutere, hanno determinato il ritorno a rapporti di condivisione dell'esistente oggi alienati da dimensioni di vita all'insegna dell'isolamento e della mercificazione. Quando la lotta si mescola alla vita quotidiana, nasce un sentire nuovo, una consapevolezza molto forte...
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