[RIMANDATO] [Cuneo] Presidio solidale con gli imputati nel processo per gli scontri contro Casa Pound [RIMANDATO]

13/03/2013 - 14:00
13/03/2013 - 17:00

Il presidio antifascista previsto a Cuneo per mercoledì 13 viene rinviato perché l'udienza del processo è slittata a fine mese per impedimento di uno dei giudici.
Appena avremo conferma della data diffonderemo indizione di un nuovo presidio.
Un saluto ribelle!

Biblioteca popolare Rebeldies




Presidio solidale con gli imputati nel processo per gli scontri contro Casa Pound

Il prossimo 13 marzo si terrà un’importante udienza del processo che, dal gennaio 2012, vede imputati gli antifascisti accusati di aver tentato concretamente di chiudere il covo di Casa Pound a Cuneo nel giorno della sua inaugurazione, nel febbraio 2011.
Un processo, anticipato a suo tempo da arresti e misure cautelari, la cui finalità è stata fin dall’inizio, al di là di perseguire le responsabilità penali degli imputati, quella di criminalizzare l’antifascismo, riabilitare le forze dell’ordine (il cui dispositivo per evitare scontri quel giorno fece una magra figura) e far passare gli squadristi di Casa Pound per povere vittime di un’insensata aggressione.
Lo spettacolo offerto fino ad ora nelle udienze è stato decisamente penoso: istanze ed accezioni presentate dalla difesa sistematicamente snobbate, testimoni scandalosamente imbeccati dall’accusa ai danni degli imputati, una schiera di funzionari in divisa concordi (a parte uno, bisogna ammetterlo) nell’indicare esclusivamente gli antifascisti quali responsabili delle violenze, fascisti compatiti come agnellini mentre i filmati degli scontri li immortalano a menarsi con cinghie e spranghe. Persino la difesa di alcuni imputati (anche questo purtroppo è da ammettere) ha stentato a porre in risalto i valori che hanno ispirato quel giorno l’agire di tanti antifascisti scesi in piazza, se non peggio, come nel caso dell’ex sindaco e di altri figuri legati alle istituzioni che, anticipando i tempi, non hanno fatto altro che testimoniare il loro sostegno all’isolamento e alla criminalizzazione degli imputati. Del resto, per inciso, vien da chiedersi che cosa ci si potesse mai aspettare chiamando certa gente a testimoniare…
Per questo, a parte l’udienza in cui sono state chiamate a testimoniare le povere vittime in camicia nera, gran parte degli imputati ha preferito disertare l’aula.
Nel teatrino processuale, il ruolo di primadonna è stato sicuramente ricoperto dalla PM Nanni, autentica paladina dei teoremi della Questura che (come dimostrano anche successive vicende giudiziarie che vedono alcuni di noi nuovamente sotto accusa) finalmente può contare in Procura di una sponda compiacente che forse in passato non era sempre e comunque garantita.
Nell’udienza del 13 marzo saremo invece presenti in aula, con i testimoni della difesa che metteranno in evidenza le motivazioni politiche delle vicende per cui siamo imputati, a rivendicare con forza e dignità il sincero antifascismo e l’amore per la libertà che ci hanno animato e animano negli scontri contro i “fascisti del III millennio”.
Sarà l’occasione per ribadire, anche nei confronti di gran parte dell’antifascismo ufficiale cuneese, che questo processo è un autentico insulto a tutti coloro che hanno combattuto il fascismo così come lo è la presenza in città della sede di Casa Pound (e lo sdoganamento senza precedenti anche delle altre formazioni neofasciste): una presenza resa possibile, sia chiaro, solo grazie all’inefficienza dell’antifascismo da carta bollata delle istituzioni e soprattutto alla protezione, per mezzo di telecamere e apposito pattugliamento, che questa gode da parte delle forze dell’ordine.
Di fronte a simili vergogne, essere colpevoli di antifascismo è per noi fonte d’orgoglio e prova di coerenza. Di certo il verdetto di un Tribunale non sarà capace di oscurare tale evidenza.

Alcuni imputati

Mer, 06/03/2013 – 20:03
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