Genova marzo 2008. L'on. Storace, dirigente del partito fascista "La Destra", tenta un comizio in piazza Banchi, lo stesso giorno in piazza De ferrari anche un altro noto fascista della Lega nord, l'on. Borghezio,prendeva la parola. Questi i primi recenti tentativi da parte dei partiti xenofobi di esportare i proprio grugniti e mugugni d'odio nel centro storico della città. Da lì in avanti non è solo la presenza dei dirigenti fascisti che verrà contestata, ma anche la presenza dei militari, i progetti per la costruzione dei CIE, le leggi contro i poveri e le leggi razziali varate dal governo troveranno a Genova l'ostilità di diverse persone che, a volte in tanti a volte in poche decine, scenderanno in strada per cercare di ostacolare i progetti totalitari dello stato.
Ore 20 presentazione e dibattito sulla mobilitazione contro EFSA (ente europeo per la sicurezza alimentare) e sull'ingresso degli ogm e delle nocività in campo agro-alimentare in Europa in preparazione della manifestazione del 31 ottobre a Parma, a cura della Coalizione Contro le Nocività
VENERDI' 23 OTTOBRE 2009 presso lo Spazio Libertaio "SOLE&BALENO" - CESENA dalle 20.30 ... Presentazione del libro: "Il silbo gomero: mezzo di comunicazione e bene culturale", di Arianna Ancarani, edizione bilingue (italiano-spagnolo) dell'Academia Canaria de la Lengua, 2008. Il libro descrive il linguaggio fischiato dell'isola de La Gomera (Canarie)... ma che cos'è un linguaggio fischiato? è un linguaggio che riproduce una lingua naturale (in questo caso lo spagnolo) utilizzando la risorsa sonora del fischio al posto della voce. Un fischio potente e modulato che permette di comunicare a distanze notevoli (fino ad alcuni chilometri), anche a una moltitudine di destinatari dispersi. Una "invenzione" di cruciale importanza per una cultura esclusivamente orale, e che è riuscita a sopravvivere fino ai nostri giorni, non solo a La Gomera ma in molti altri luoghi del mondo.
CIÒ CHE CHIAMIAMO PROGRESSO È QUESTA TEMPESTA DAL NUCLEARE ALLE ENERGIE “RINNOVABILI” COME STRUMENTO DI PRODUZIONE DI MORTE, INQUINAMENTO E CONTROLLO SOCIALE. SUI POSSIBILI MODI PER PORVI RIMEDIO
Cinque incontri per iniziare a discutere
GIOVEDÌ 8 OTTOBRE, ORE 21: proiezione del film-documentario “Biùtiful Cauntri”. Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Contadini che coltivano terre inquinate dalle vicine discariche. Voci e immagini da una terra violata, consumata dall’alleanza fra un Nord operoso e senza scrupoli e le nuove forme della criminalità organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito dei rifiuti.
VENERDÌ 9 OTTOBRE, ORE 21: presentazione dell’opuscolo “Scarti di produzione. Cronache e riflessioni sulla devastazione di un territorio” e discussione con alcuni compagni da Napoli sull’emergenza rifiuti in Campania e le lotte sociali scaturite nel 2008. È il sistema produttivo industriale la causa della situazione in cui versa il nostro pianeta e che ha reso i nostri territori delle enormi discariche. Viene chiesta maggiore energia per produrre tonnellate di oggetti inutili, fino a restare sommersi da rifiuti che non si sa più dove mettere.
VENERDÌ 16 OTTOBRE, ORE 21: presentazione dei testi della mostra “Una volta per tutte. Per il rilancio dell’opposizione al nucleare e al mondo che lo produce”. Il nucleare è il frutto di quella Ragion di Stato che vede nella tutela dell’ambiente un intralcio all’industria, arrivando a dichiarare folli le preoccupazioni circa la salute del pianeta. A SEGUIRE, proiezione del film-documentario “La messa delle cinque”, su una resistenza antinucleare in Francia.
VENERDÌ 23 OTTOBRE, ORE 21: presentazione del libro “Delta in rivolta. Pirateria e guerriglia contro le multinazionali del petrolio”. La Nigeria affondata dallo sfruttamento selvaggio di compagnie petrolifere quali Shell, Agip e Chevron, tra devastazione ambientale e resistenze alle politiche neocoloniali. A SEGUIRE, proiezione del documentario “Delta oil’s dirty business”.
VENERDÌ 30 OTTOBRE, ORE 21: L’imbroglio delle energie alternative o rinnovabili. dibattito e diffusione di materiale contro-informativo. A cosa e a chi serve produrre sempre maggiore energia? Non ci interessa trovare fonti con cui far funzionare giorno e notte le industrie e tenere accesi miliardi di elettrodomestici. Non ci interessa far funzionare una società come la nostra, capace di insanguinare il pianeta con le sue guerre o di fabbricare alimenti sempre più adulterati e manipolati.
CIRCOLO ANARCHICO, VIA MASSAGLIA 62/B LECCE peggio2008@yahoo.it www.guerrasociale.blogspot.com
NEL CORSO DI TUTTE LE SERATE, A PARTIRE DALLE 20 ESPOSIZIONE MOSTRA CONTRO IL NUCLEARE, DIFFUSIONE DI STAMPA E BUFFET BENEFIT.
Sabato 24 Ottobre dalle ore 10 del mattino: Presidio di solidarietà con il Velena sgomberato Musica, bar, distribuzione di TuttoSquat ed altro… Ritrovo al Balon - Porta Palazzo -Via Borgo Dora di fronte al panificio.
Ed in serata:
sabato 24 Ottobre 2009 dalle 23:00 Serata Bellavita ovvero Senza Clienti Senza Soldi Porta da bere Il bar sei Tu Vieni a danzare! Barocchio Squat Garden Strada del Barocchio, 27 Grugliasco - To ad ovest di Torino, nei pressi di C.so Allamano. se si arriva dal centro Città: bus da Piazza Castello 55 & 56 Da Porta Nuova Linea Tram 4 arrivati allo stadio Olimpico prendere il 17 o 17/ Da Porta Susa: Linea Tram 10 direzione Stadio Olimpico scendere alla fermata Sebastopoli-Stadio Olimpico e a destra su corso Sebastopoli c’è la Fernmata 17 & 17/ direzione Rivoli, scendere alla Fermata dei vigili del Fuoco. altri bus 44 da collegno bus da Piazza Carducci: 17, 17 barr & 66 Da collegno e Grugliasco Centro Bus 44
In seguito ai fatti di Domenica 11 Ottobre, facciamo appello a tutte le realtà antifasciste toscane a partecipare al corteo che si terrà a Pistoia, Sabato 24, per chiedere l'immediata liberazione dei tre compagni sequestrati dall'autorità giudiziaria pistoiese ed il ritiro delle denunce a carico degli altri otto.
SABATO 24 OTTOBRE dalle ore 16.00 a PISA presso STAZIONE LEOPOLDA Piazza Guerrazzi, Pisa CONFERENZA-DIBATTITO SUL NUCLEARE
Interventi da parte di esperti sul nucleare, presentazione dell'opuscolo "Nucleare Mon amour" Edizioni Il Gabbiano, interventi sulla figura di Marco Camenisch e proposte di lotta contro il nucleare. Verranno allestite la mostra contro il nucleare e la mostra su Marco Camenisch.
Torre Maura Occupata Via delle Averle 10 Bus 105 – 556 – 312 Trenino Roma Giardinetti
Dalle ore 19.00
Incontro con la Coalizione contro le nocività , presentazione del progetto e dibattito sulla mobilitazione contro OGM e EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) il 31 ottobre a Parma
A seguire cena vegan e concreti con
ABSINTHE (provisoire) Noise rock da Montpellier Bruxelles
N.T.S. Punk HC da Napoli
DADA JAM-PSICHEDELIA Impro da Berlino
VIOLENT NUNS Hardecore siciliano
BESTIAL VOMIT Schifo da Roma
Birreria – Distro Anarchica – Demasterizzazione Selvaggia – Gran Bazar Der Raccatto
Sabato 24 Ottobre dalle ore 10 del mattino: Presidio di solidarietà con il Velena sgomberato Musica, bar, distribuzione di TuttoSquat ed altro… Ritrovo al Balon - Porta Palazzo -Via Borgo Dora di fronte al panificio.
Ed in serata:
sabato 24 Ottobre 2009 dalle 23:00 Serata Bellavita ovvero Senza Clienti Senza Soldi Porta da bere Il bar sei Tu Vieni a danzare! Barocchio Squat Garden Strada del Barocchio, 27 Grugliasco - To ad ovest di Torino, nei pressi di C.so Allamano. se si arriva dal centro Città: bus da Piazza Castello 55 & 56 Da Porta Nuova Linea Tram 4 arrivati allo stadio Olimpico prendere il 17 o 17/ Da Porta Susa: Linea Tram 10 direzione Stadio Olimpico scendere alla fermata Sebastopoli-Stadio Olimpico e a destra su corso Sebastopoli c’è la Fernmata 17 & 17/ direzione Rivoli, scendere alla Fermata dei vigili del Fuoco. altri bus 44 da collegno bus da Piazza Carducci: 17, 17 barr & 66 Da collegno e Grugliasco Centro Bus 44
COMUNICATO STAMPA CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E/O DIFFUSIONE. GRAZIE!
Radio Blackout è l'unica radio libera dell'etere torinese. Dal 1992 trasmette sui 105.250 in FM, si autogestisce e si autofinanzia. Sulle sue frequenze non passano spot commerciali pertanto ogni mese le attività della radio vengono sostenute da serate benefit che siano concerti, dj set oppure cene. Nel corso di questi anni Radio Blackout ha dato voce alle minoranze e ai movimenti che normalmente non trovano spazio altrove: lavoratori, studenti, occupanti di case, collettivi politici, immigrati, detenuti. Parallelamente Radio Blackout ha promosso la musica di artisti emergenti e ha contribuito a diffondere nell’etere torinese generi musicali che non trovano spazio nella maggior parte delle playlist dei network radiofonici. Ascolta e sostieni Radio Blackout!
L’inceneritore non risolve il problema dei rifiuti. Come noto, esso produce, al termine del processo di incenerimento, un 30% di residuo tossico da mettere in discariche specializzate la cui scadenza è di circa dieci anni. L’attuale livello della raccolta differenziata in Trentino permette già – anche a prescindere dai possibili riutilizzi di parte del materiale di scarto – di avere un residuo equivalente non tossico. Non risolvendo affatto, dunque, il problema delle discariche, l’inceneritore emette numerose sostanze e nanoparticelle altamente nocive per l’ambiente, gli animali e l’uomo. Raccolta differenziata e inceneritore si escludono a vicenda. L’inceneritore favorisce la produzione di rifiuti (soprattutto plastica e carta) senza i quali smetterebbe di essere redditizio.
Dellai, Andreatta e soci non sostengono la necessità dell’inceneritore per una sorta di chiusura ideologica impermeabile agli argomenti critici, ma per interesse. L’inceneritore è un grande affare, sia per chi lo costruisce sia per chi si arricchisce facendolo funzionare. Non a caso una quota di Dolomiti Energia è posseduta dalla AeM, che gestisce l’inceneritore di Brescia. UPT e PD sono a livello locale il comitato d’affari degli industriali inceneritoristi. Il balletto di opinioni è solo fumo negli occhi.
L’opposizione di PDL e Lega all’inceneritore è opportunista e strumentale. Questi partiti hanno permesso agli inceneritori di pullulare in moltissimi comuni, province e regioni da loro amministrati. Non solo. Quando la popolazione campana, stremata da inquinamento e malattie, si è opposta alla costruzione di nuovi inceneritori e megadiscariche, questi partiti al governo hanno inviato le forze dell’ordine e persino l’esercito per reprimere le proteste. Offrire sponda politica a simili imbroglioni patentati è stupido e opportunista. Il centrosinistra, dal canto suo, è riuscito nell’impresa davvero notevole di permettere a PDL e Lega di presentarsi come paladini della salute della gente. Visto il populismo razzista delle camice verdi, ci mancava anche questa…
La nostra fiducia nelle beghe e nelle contraddizioni di palazzo è pari a zero. Solo la mobilitazione dal basso può impedire in modo duraturo il progetto dell’inceneritore. Una mobilitazione che dimostri nei fatti che la salute e la dignità della gente valgono di più dei profitti di pochi. In questa mobilitazione, da costruire paese per paese con rapporti diretti e libere assemblee, noi saremo al nostro posto: davanti alle ruspe.
Affermare che le alternative all’inceneritore esistono fin d’ora secondo noi non basta. Non si tratta solo di criticare un certo modo di gestire i rifiuti, ma di mettere in discussione l’intero sistema della produzione (e del consumo). Cosa, come, perché produrre: queste sono le domande non più eludibili. Non ci sono soluzioni tecniche a un problema sociale.
Diciamo questo non per una sorta di massimalismo compiaciuto, ma perché l’attacco radicale alla terra e alla nostra autonomia di donne e di uomini non permette più palliativi né compromessi. Vogliamo parlare di TAV, di installazioni militari, di impianti di risalita, di OGM o, più semplicemente, di Monte Zaccon?
Cerchiamo di costruire già nelle lotte e nei rapporti che queste creano il mondo per cui ci battiamo.
Mercoledì 28 ottobre ore 20.30 al Circolo Iqbal Masih, via della Barca 24/3, Bologna
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Tagliatelle fatte in casa con uova di galline felici con sugo di prosciutto, panna e piselli o di verdure Polpette di verdure con salse Patate arrosto Dolce vino e birra inclusi 10 euro benefit
Carcere, Sorveglianza Speciale, Arresti Domiciliari, Obbligo di Dimora, Fogli di via... sono tutte facce della repressione, che mira a isolare i compagni e a indebolire le lotte. Reagiamo a tutte le forme di controllo poliziesco con la stessa determinazione.
L’inceneritore non risolve il problema dei rifiuti. Come noto, esso produce, al termine del processo di incenerimento, un 30% di residuo tossico da mettere in discariche specializzate la cui scadenza è di circa dieci anni. L’attuale livello della raccolta differenziata in Trentino permette già – anche a prescindere dai possibili riutilizzi di parte del materiale di scarto – di avere un residuo equivalente non tossico. Non risolvendo affatto, dunque, il problema delle discariche, l’inceneritore emette numerose sostanze e nanoparticelle altamente nocive per l’ambiente, gli animali e l’uomo. Raccolta differenziata e inceneritore si escludono a vicenda. L’inceneritore favorisce la produzione di rifiuti (soprattutto plastica e carta) senza i quali smetterebbe di essere redditizio.
Dellai, Andreatta e soci non sostengono la necessità dell’inceneritore per una sorta di chiusura ideologica impermeabile agli argomenti critici, ma per interesse. L’inceneritore è un grande affare, sia per chi lo costruisce sia per chi si arricchisce facendolo funzionare. Non a caso una quota di Dolomiti Energia è posseduta dalla AeM, che gestisce l’inceneritore di Brescia. UPT e PD sono a livello locale il comitato d’affari degli industriali inceneritoristi. Il balletto di opinioni è solo fumo negli occhi.
L’opposizione di PDL e Lega all’inceneritore è opportunista e strumentale. Questi partiti hanno permesso agli inceneritori di pullulare in moltissimi comuni, province e regioni da loro amministrati. Non solo. Quando la popolazione campana, stremata da inquinamento e malattie, si è opposta alla costruzione di nuovi inceneritori e megadiscariche, questi partiti al governo hanno inviato le forze dell’ordine e persino l’esercito per reprimere le proteste. Offrire sponda politica a simili imbroglioni patentati è stupido e opportunista. Il centrosinistra, dal canto suo, è riuscito nell’impresa davvero notevole di permettere a PDL e Lega di presentarsi come paladini della salute della gente. Visto il populismo razzista delle camice verdi, ci mancava anche questa…
La nostra fiducia nelle beghe e nelle contraddizioni di palazzo è pari a zero. Solo la mobilitazione dal basso può impedire in modo duraturo il progetto dell’inceneritore. Una mobilitazione che dimostri nei fatti che la salute e la dignità della gente valgono di più dei profitti di pochi. In questa mobilitazione, da costruire paese per paese con rapporti diretti e libere assemblee, noi saremo al nostro posto: davanti alle ruspe.
Affermare che le alternative all’inceneritore esistono fin d’ora secondo noi non basta. Non si tratta solo di criticare un certo modo di gestire i rifiuti, ma di mettere in discussione l’intero sistema della produzione (e del consumo). Cosa, come, perché produrre: queste sono le domande non più eludibili. Non ci sono soluzioni tecniche a un problema sociale.
Diciamo questo non per una sorta di massimalismo compiaciuto, ma perché l’attacco radicale alla terra e alla nostra autonomia di donne e di uomini non permette più palliativi né compromessi. Vogliamo parlare di TAV, di installazioni militari, di impianti di risalita, di OGM o, più semplicemente, di Monte Zaccon?
Cerchiamo di costruire già nelle lotte e nei rapporti che queste creano il mondo per cui ci battiamo.
ASSEMBLEA TORINO SQUATTERS/CENA BELLAVITA @ BAROCCHIO SQUAT Giovedì 29 Ottobre 2009 ORE 19:00 PUNTUALI Assemblea Torino Squatters Si discuterà delle varie iniziative, dentro e fuori le case occupate. A seguire Cena Bellavita: Senza Soldi Senza Clienti Nessuno ti verrà a servire. Porta le bevande ed il cibo che vorrai cucinare nella nuovissima Cucina allargata del Barocchio Squat.
Strada del Barocchio, 27 Grugliasco - To
ad ovest di Torino, nei pressi di C.so Allamano.
se si arriva dal centro Città:
bus da Piazza Castello 55 & 56
Da Porta Nuova
Linea Tram 4 arrivati allo stadio Olimpico prendere il 17 o 17/
Da Porta Susa:
Linea Tram 10 direzione Stadio Olimpico
scendere alla fermata Sebastopoli-Stadio Olimpico e a destra su corso
Sebastopoli c’è la Fernmata
17 & 17/ direzione Rivoli, scendere alla Fermata dei vigili del Fuoco.
Proiezione del video "DIVIDE ET IMPERA" sulle nuove politiche di controllo e repressione sui migranti dal pacchetto sicurezza agli accordi Italia-Libia
CIÒ CHE CHIAMIAMO PROGRESSO È QUESTA TEMPESTA DAL NUCLEARE ALLE ENERGIE “RINNOVABILI” COME STRUMENTO DI PRODUZIONE DI MORTE, INQUINAMENTO E CONTROLLO SOCIALE. SUI POSSIBILI MODI PER PORVI RIMEDIO
Cinque incontri per iniziare a discutere
GIOVEDÌ 8 OTTOBRE, ORE 21: proiezione del film-documentario “Biùtiful Cauntri”. Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Contadini che coltivano terre inquinate dalle vicine discariche. Voci e immagini da una terra violata, consumata dall’alleanza fra un Nord operoso e senza scrupoli e le nuove forme della criminalità organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito dei rifiuti.
VENERDÌ 9 OTTOBRE, ORE 21: presentazione dell’opuscolo “Scarti di produzione. Cronache e riflessioni sulla devastazione di un territorio” e discussione con alcuni compagni da Napoli sull’emergenza rifiuti in Campania e le lotte sociali scaturite nel 2008. È il sistema produttivo industriale la causa della situazione in cui versa il nostro pianeta e che ha reso i nostri territori delle enormi discariche. Viene chiesta maggiore energia per produrre tonnellate di oggetti inutili, fino a restare sommersi da rifiuti che non si sa più dove mettere.
VENERDÌ 16 OTTOBRE, ORE 21: presentazione dei testi della mostra “Una volta per tutte. Per il rilancio dell’opposizione al nucleare e al mondo che lo produce”. Il nucleare è il frutto di quella Ragion di Stato che vede nella tutela dell’ambiente un intralcio all’industria, arrivando a dichiarare folli le preoccupazioni circa la salute del pianeta. A SEGUIRE, proiezione del film-documentario “La messa delle cinque”, su una resistenza antinucleare in Francia.
VENERDÌ 23 OTTOBRE, ORE 21: presentazione del libro “Delta in rivolta. Pirateria e guerriglia contro le multinazionali del petrolio”. La Nigeria affondata dallo sfruttamento selvaggio di compagnie petrolifere quali Shell, Agip e Chevron, tra devastazione ambientale e resistenze alle politiche neocoloniali. A SEGUIRE, proiezione del documentario “Delta oil’s dirty business”.
VENERDÌ 30 OTTOBRE, ORE 21: L’imbroglio delle energie alternative o rinnovabili. dibattito e diffusione di materiale contro-informativo. A cosa e a chi serve produrre sempre maggiore energia? Non ci interessa trovare fonti con cui far funzionare giorno e notte le industrie e tenere accesi miliardi di elettrodomestici. Non ci interessa far funzionare una società come la nostra, capace di insanguinare il pianeta con le sue guerre o di fabbricare alimenti sempre più adulterati e manipolati.
CIRCOLO ANARCHICO, VIA MASSAGLIA 62/B LECCE peggio2008@yahoo.it www.guerrasociale.blogspot.com
NEL CORSO DI TUTTE LE SERATE, A PARTIRE DALLE 20 ESPOSIZIONE MOSTRA CONTRO IL NUCLEARE, DIFFUSIONE DI STAMPA E BUFFET BENEFIT.
Ad un anno dalla scomparsa di Enrico vogliamo ricordarlo con gli amici e i compagni di sempre in maniera semplice e spontanea com'era il suo modo di essere e di rapportarsi agli altri. Vi aspettiamo al covo con musica e vino...
...solo terra saremo, e forse alcuni fiori gialli.
SABATO 31 OTTOBRE
Ore 19.30: aperitivo al covo
Ore 21.00: cena e a seguire musica
Parte del ricavato della serata sarà destinato alla lapide per Enrico
Viva la libertà C’è qualcuno che ha già pronto un piccone E il suo simbolo abbatterà Anche il muro della prigione
Leggi razziali, torture, governo autoritario, paura diffusa
IN ITALIA CI SONO I CAMPI DI CONCENTRAMENTO. NON POSSIAMO PIU TACERE!
L'estate 2009 non passerà alla storia solo per le prostitute d'alto borgo ingaggiate dal Presidente del Consiglio e le vincite milionarie al Superenalotto. Nonostante siano stati questi gli argomenti più caldi della torrida estate di cronaca italiana, vogliamo ricordarvene un altro, non altrettanto discusso ma ben più preoccupante: l'entrata in vigore, il 12 luglio, dell'ennesimo pacchetto sicurezza, targato Maroni&Co.. Così, nell'indifferenza di tutti, lo Stato aggiungeva un altro tassello al suo piano autoritario: medici e presidi spia, ronde ed esercito nelle città, reato di clandestinità, tutti espedienti per rendere la vita più difficile ai migranti. La storia si ripete e la strategia di chi comanda è sempre la stessa: mettere uno contro l'altro chi soffre a causa degli stessi problemi materiali, e poco importa se il migrante diventerà il capro espiatorio, colpevole della nostra insicurezza.
Nel mese di agosto qualcuno ha deciso di rompere la routine che ci vuole obbedienti e tranquilli: l'hanno fatto i migranti detenuti nei c.i.e (ex c.p.t.) di tutt'Italia, dando vita ad una serie di rivolte.
Ma facciamo un paio di passi indietro. Cosa sono questi c.i.e? I Centri d'identificazione ed espulsione non sono altro che dei moderni lager: gli “ospiti” (che noi preferiamo chiamare con il loro nome: prigionieri) vengono rinchiusi, come accadeva sessant'anni fa, a causa di una legge reazziale. La loro colpa è di essere semplicemente uomini e donne senza le “carte in regola”. I c.i.e sono strutture detentive che spesso versano in pessime condizioni igienico sanitarie e il trattamento che i carcerieri riservano ai reclusi è dei più spregievoli. La gestione è affidata alla polizia e alla Croce Rossa, la quale, teoricamente, dovrebbe tutelare la salute e l’integrità fisica dei detenuti, ma in realtà tace di fronte alle violenze e alle torture di cui è testimone, rendendosene così gravememente complice. Sono tanti infatti i tentativi di fuga, gli scioperi della fame e della sete, gli episodi di autolesionismo e addirittura i suicidi, attuati per scampare alle violenze ed alle torture inflitte arbitrariamente.
Anche Milano è stata scenario di numerose proteste. Nel C.i.e. di via Corelli il 13 agosto, dopo sei giorni di sciopero della fame e della sete, è infatti scoppiata una rivolta contro l'ormai applicato prolungamento della detenzione da 2 a 6 mesi. La polizia in assetto antisommossa e i militari hanno represso nel sangue la protesta, senza esitare a picchiare con caschi e manganelli persone inermi che si opponevano GIUSTAMENTE ai continui soprusi. Come se non bastassero le manganellate a chi lotta contro una legge infame e razzista, sono stati arresati 14 rivoltosi/e (5 donne e 4 uomini), accusati di danneggiamento causato da incendio, violenza e resistenza.
In fretta e furia è cominciato il loro processo, che dalla prima udienza ha subito evidenziato il diffuso clima repressivo. Dopo alcune manifestazioni di solidarietà per gli imputati, le udienze successive sono state vietate al pubblico, fino ad arrivare alla chiusura dell'intero tribunale di Milano, fatto senza precedenti. Mertedì 13 ottobre è stata infine emessa la sentenza: un'assoluzione e 13 condanne da 6 a 9 mesi, pena senza dubbio inferiore a quella richiesta dal PM, ma comunque inaccetabile. Di tutto questo i media non parlano! É quindi nostra responsabilità diffondere la notizia perchè queste atrocità non possono continuare indisturbate nell'indifferenza generale.
IL NOSTRO DOVERE E’ OPPORSI CON OGNI MEZZO A QUESTI CRIMINI DISUMANI E RAZZISTI! CHI RESTA INDIFFERENTE E’ COMPLICE!
Informati e aggiornati sul sito www.autistici.org/macerie
Rilanciamo la solidarietà a tutti i migranti, contro il pacchetto sicurezza! PRESIDIO AL PARCHETTO DI VIA LEONI SABATO 31 OTTOBRE dalle h. 15.00 Gruppo Politico Territoriale per ricevere informazioni e i nostri comunicati scrivi a :gptcomo@live.it
Il ritorno all’energia atomica in Italia sembra oramai una tragica realtà in via di realizzazione, voluta dal governo e dalle lobby industriali per appagare la loro inestinguibile sete energetica.
2 Giorni di dibattiti e presentazioni sulla lotta per la liberazione dentro e fuori le mura della prigione.
-Lotta anti-carceraria in Europa – Campagna Contro il lavoro-schiavitu’ dentro le carceri – Anti-psichiatria – La Fortezza Europa – Combattere la prigione aperta
giovedì 5 novembre 2009 - ore 21 - ASSEMBLEA PUBBLICA in solidarietà con i 10 compagni condannati per i fatti del G8 di Genova (sarà presente l'avvocato Mirko Mazzali del collegio di difesa)
presso il KINESIS autogestito via Carducci 3 TRADATE - tel/fax 0331 811 662 – kinesis.tradate@gmail.com
G8 GENOVA 2001: MA QUALE GIUSTIZIA? MA QUALE VERITÀ?
Il 9 ottobre scorso è stata emessa la sentenza al processo d'appello a carico di 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio durante le manifestazioni contro il G8 di Genova del 2001, in cui migliaia di persone presero di mira i simboli del capitalismo, come le banche, e si difesero con determinazione dalle brutali cariche delle forze di polizia.
Condannate con pene molto pesanti (pene aumentate rispetto al processo di primo grado, fino a 15 anni di reclusione, per complessivi 98 anni e sei mesi di reclusione) dieci persone accusate di reati contro le cose, e non di omicidio.
Tale sentenza ribadisce una verità fondamentale della società capitalista: la vetrina di una banca vale più di una vita umana.
La giustizia di Stato a cui molti (ingenui, illusi o in malafede) si sono appellati per chiedere verità sui fatti di Genova è la stessa che ha assolto i vertici della polizia che avevano ordinato la mattanza dei manifestanti nelle strade, il massacro della scuola Diaz, le torture di Bolzaneto, e che ha condannato a pene lievi (che non sconteranno) alcuni degli esecutori materiali di quegli ordini; quella stessa giustizia che ha definito “legittima difesa” l'esecuzione di Carlo Giuliani.
E non poteva essere altrimenti. Non c'è nulla da meravigliarsi o da scandalizzarsi. Lo Stato non punisce mai i suoi fedeli servitori, anzi li promuove (come è successo a molti dei responsabili della feroce repressione al G8 di Genova).
Nonostante le stragi di Stato, gli omicidi nelle strade e nelle carceri (ricordiamo in questi ultimi anni, oltre a Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Marcello Lonzi, Aldo Bianzino e tanti altri), la repressione violenta dei movimenti popolari in difesa della salute e dell'ambiente (ad esempio in Val Susa e in Campania), ancora molti fra gli sfruttati e gli oppressi delegano alla magistratura e alle istituzioni democratiche la difesa dei propri interessi e della libertà.
Ma lo Stato democratico, con le sue istituzioni e i suoi apparati, non ha altra funzione che difendere gli interessi e la libertà delle classi dominanti proprietarie dei mezzi di produzione e di riproduzione (finanza, mass-media, nuove tecnologie, grande distribuzione) attraverso l'uso monopolistico della violenza contro chiunque osi alzare la testa o dia comunque fastidio per la sua sola esistenza (oggi gli immigrati o gli anarchici, domani i lavoratori licenziati o precari o le popolazioni che si opporranno alle nuove centrali nucleari).
E noi che facciamo? Aspettiamo che la magistratura fermi la costruzione delle “grandi opere” nocive, che chiuda i lager per immigrati (C.I.E.), che condanni i responsabili delle morti sul lavoro o i criminali delle guerre “umanitarie”?
Noi non abbiamo magistrati per cui tifare né vogliamo galere per nessuno. LA LIBERTÀ NON SI SENTENZIA, SI CONQUISTA!
giovedì 5 novembre 2009 - ore 21 ASSEMBLEA PUBBLICA in solidarietà con i 10 compagni condannati per i fatti del G8 di Genova (sarà presente l'avvocato Mirko Mazzali del collegio di difesa)
presso il KINESIS autogestito via Carducci 3 TRADATE - tel/fax 0331 811 662 – kinesis.tradate@gmail.com
Si ponga dunque fine all'estenuante attesa! Squillino le trombe e annuncino in un tripudio di garrule note il lieto evento! Si destino dal loro mesto sonno autunnale le sfavillanti amenità floreali che adornano le aiuole polite e ben campite dell'industriosa metropoli meneghina! Mettano a soqquadro piazze e cortili i bimbi dagli occhi belli, sfuggendo impertinenti agli aghi di arcigne siringhe sature di isterici vaccini! E finalmente ripongano mitemente il dito medio - già alzato o pronto all'uso - i probi cittadini, d'improvviso mutati in orde di zuzzurelloni gaiamente solidali! Sia dunque a tutti palesato: è uscito un nuovo innumerabil numero di "nonostante milano" che verrà ludicamente presentato e diffuso generosamente con un pantagruelico APERITIVO. Quando? Venerdì 6 novembre 2009 dalle ore 19. Dove? Al "posto", via Bramantino angolo via De Predis - Milano.
(bus/tram 1/12/90/91 stazione Milano Villa Pizzone)
venerdì 6 novembre 2009 ore 20 serata contro la repressione Cena Benefit Marcello Lonzi a seguire proiezione film S'era tutti sovversivi Circo Anarchico Fiorentino Via dei Conciatori, 2R Firenze
Assemblea aperta a tutti i frequentatori dei Centri Sociali e degli Squat torinesi. Sembra che a Torino vogliano sgomberare tutti gli spazi occupati. Ne discuteremo presso l'Asilosquat .
A seguire dalle ore 13:00 partenza dal Balon - solito posto, via BorgoDora, di fronte la panetteria per un primo corteo in risposta contro gli sgomberatori Chiamparino e Compagnia Brutta -di destra e della finta sinistra-
DA BARI - BUS n. 53 (chiedere di viale europa altezza palazzo della finanza
- dalla stazione di Bari – extramurale Capruzzi: Procedi in direzione ovest da Via Giuseppe Capruzzi verso Via Gaetano Devitofrancesco. Prosegui su Via Michele Cifarelli. Prosegui su Strada San Giorgio Martire. Alla rotonda, prendi l'uscita 1a e rimani su Strada San Giorgio Martire. Svolta leggermente a destra in Strada Glomerelli. Svolta a destra in Via Bruno Buozzi/SS96. Svolta a sinistra in Viale Europa. Prosegui su Variante alla Strada Provinciale per l'Aeroporto. Prosegui su SP73/Viale Europa (seguire indicazionei per comando guardia di finanza). Prosegui dritto per rimanere su SP73/Viale Europa. Svolta a destra in Viale Europa. Prosegui per Viale Europa per 1,8 km. Svolta a destra nella strada chiusa che costeggia il palazzo della finanza.
DA FUORI BARI - SS. 16 - uscita aereoporto di palese, costeggiale l’aereoporto militare. alla rotonda (accanto al benzinaio) proseguite diritto e sarete obbligati a girare a sinistra. Alla vostra sinistra si erge la scuola dei finanzieri. Costeggiate la struttura fino ad una strada che svolta a sinistra, sempre circondando la struttura. Lo vedete il carcere in fondo? Siete arrivati.
“CHI FA LA GUERRA NON VA LASCIATO IN PACE!” + cena benefit
Sabato 7 novembre 2009 presso il Laboratorio Anarchico PerlaNera di Alessandria verrà presentato l’opuscolo antimilitarista “Chi fa la guerra non va lasciato in pace!”. L’opuscolo redatto ed autoprodotto dalla Rete Antimilitarista Anarchica, di cui il L.A. PerlaNera fa parte, raccoglie materiale di analisi ed esperienze che parlano di ANTIMILITARISMO in un’accezione fortemente libertaria. Infatti lo scritto ne ripercorre brevemente i cenni storici, le origini, passando poi ad analisi più attuali, per esempio leggendo il legame che intercorre fra militarismo e razzismo, o agli innumerevoli sviluppi e nuove forme che il militarismo sa darsi nel mondo attuale, per poi proseguire con due approfondimenti specifici: il primo sulla militarizzazione territoriale annosa e scandalosa della Sardegna; l’altro su un pessimo tentativo, in alcune scuole di Lecco, di far passare i militari stessi come promulgatori di pace con incontri e dibattiti con gli studenti. Poiché le nostre vite sono quotidianamente bombardate da un livello di militarizzazione sempre più crescente, soprattutto nelle città, ma più in generale in un clima in cui si registra una forte ripresa del militarismo in tutte le sue accezioni con le spese militari in forte crescita, gli investimenti delle banche nel commercio di armi, le aziende italiane produttrici di armi, l’esercito italiano impiegato in operazioni di pubblica sicurezza: sono l’aspetto lampante di una società ed un’economia pervasa da una cultura autoritaria e militarista. Ed è proprio contro queste logiche inumane ed assassine che è nata e si muove la Rete Antimilitarista Anarchica, aperta a tutti quelli che si ritrovano sui contenuti e sulle pratiche libertarie per presentare interventi, riflessioni, iniziative e mobilitazioni, per costruire relazioni anche internazionali e porre le basi per una nuova stagione di lotta antimilitarista nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle piazze per sensibilizzare su questi temi tutti i cittadini che subiscono il militarismo in tutte le sue forme. Il presente opuscolo, e quelli che seguiranno, sono quindi strumenti di lavoro, di lotta e di contro-informazione atti a creare un terreno fertile alla diffusione di una contro-cultura che si opponga fermamente all'autoritarismo ed alla sua emanazione più nefasta e brutale, cioè la concezione stessa della guerra.
Sommario dell'opuscolo: • Cosa significa antimilitarismo anarchico • Cenni storici • Manifesto dell'antimilitarismo anarchico • Antinterventismo e diserzione • Le donne e l'antimilitarismo • La guerra in casa • La pace si fa a scuola • L'occupazione militare in Sardegna • F35, nuovi strumenti ai killer di stato • Il campeggio contro la base di Mattarello • Gli anarchici contro il muro • Le basi USA in Italia • Epilogo • Le potenze si preparano alla guerra
A seguire cena benefit. Ore 19,00: Aperitivo e presentazione opuscolo antimilitarista
Ore 20,00: Cena benefit per finanziamento attività, prezzo proposto euro 15, gradita prenotazione.
MENU': • Salatini • Tagliatelle al cioccolato fatte in casa • Coniglio al cacao • Anello di verdure con salsa affumicata • Torta sacher
Sabato 7 novembre 2009 a partire dalle ore 19,00 al Laboratorio Anarchico PerlaNera, via Tiziano 2 (interno parcheggio stazione F.S. - in fondo a destra) - Alessandria. Per eventuali contatti e/o prenotazioni, indirizzo e-mail: lab.perlanera@libero.it oppure telefonare al numero 3474025324.
Sabato 7 novembre ore 19,30 presentazione di eserciti nelle strade Alcune questioni attorno al rapporto Nato “Urban operations in the year 2020” - a cura della di “Nonostante Milano”-
Presentazione spostata alla nuova Occupazione, LoStile Occupato, in corso vercelli angolo via pinerolo.
Ma cosa ci staranno mai a fare tutti questi soldati per le strade di Torino, manganelli in mano e occhio da pesce lesso?
Se qualcuno ancora pensasse a una trovata pubblicitaria di un governo che ci tiene ad apparire forte o delle manie militariste di un paio di ministri, farebbe bene a leggersi il rapporto della Nato «Urban Operations in the Year 2020». Dove si apprende che, secondo le previsioni degli strateghi del dominio, il fronte della guerre future passerà proprio di qui, per le strade di città sempre più invivibili, scosse da tensioni sociali, etniche e religiose di portata ormai non troppo inimmaginabile. Una Jugoslavia dietro l’angolo, già domani. Gli alpini a spasso per San Salvario, o Porta Palazzo, o borgo Aurora, non sono altro che un tassello di un disegno più grande, una fase di addestramento delle truppe alla città, e allo stesso tempo della città alle truppe. Dietro il fuoco di copertura delle menzogne dei politici, i militari scoprono dunque le loro carte. Nessuno potrà dire di non essere stato avvisato.
Sabato 7 novembre ore 19,30 presentazione di
Eserciti nelle strade
Alcune questioni attorno al rapporto Nato “Urban operations in the year 2020”
Continuano le proteste davanti ai negozi del MaxMara fashion group a Milano, chi lucra sulla pelle di migliaia di animali facendo finta di avere la coscienza a posto merita una pressione costante affinchè desista in questi sporchi affari.
Partecipa attivamente alle proteste, non sottovalutare quanto può essere importante per gli animali detenuti negli allevamenti ad avere qualcuno che da loro voce denunciando il loro sfruttamento pubblicamente!
DOMENICA 8 NOVEMBRE
ORE 15.30/17.00 Protesta davanti al punto vendita Max&Co, Via Dante, Milano
ORE 17.30/19.00 Protesta davanti al punto vendita Max Mara, Via Vittorio Emanuele, Milano
L'appuntamento benefit inguaiati con la legge, presso lo Chez Osvaldin, nei locali occupati di Via Alessandria 12 si sposta in quel dell'Ostile Occupato, in corso Vercelli angolo via Pinerolo.
Dalle 19.30 aperitivo bellavita a cura del Metzcal Squat (che si sposta all'Ostile occupato in solidarietà), porta quello che vorresti trovare, bellavita è condivisione
Dalle 21 riunione di gestione aperta a tutti gli interessati.
L'Ostile Occupato lo puoi trovare in via Pinerolo angolo corso Vercelli
Il concerto di stasera in Villa è stato annullato per forfait di alcune delle band che dovevano suonare. Ci spiace. A presto con altre iniziative ed eventi. Bye bye
MERCOLEDI 11 NOVEMBRE 2009 ore 21 cena vegan - ore 22.30 concerto con:
ATTACK OF THE MAD AXEMAN - animal grind dalla Germania GOOD TIMES WITH WEAPONS - hardcore da Varese THE INFARTO SCHEISSE! - hardcore da Bergamo PING PONG KOREA ATTACK - powerviolence da Bergamo
Villa Vegan occupata, via Litta Modignani 66 - Milano bus 40-41 - Ferrovie Nord Affori / Quarto Oggiaro veganvilla@yahoo.it
Sabato 14 novembre dalle ore 14: Presidio sotto S.Vittore dove, lo ricordiamo, oltre ai quattro neo-arrestati sono detenuti ancora gli/le 11 immigrati/e per la rivolta di agosto.
Martedì 17 novembre dalle ore 9: presenza pubblica al processo (aula I direttissime, ingr. via S.Barnaba).
Facciamo girare e costruiamo la più ampia partecipazione possibile. Ne va della loro libertà
Contro i cie (prigioni per immigrati senza permesso di soggiorno), Contro il Pacchetto Sicurezza, il reato di cladestinità, Contro le ronde verdi, nere e militari
PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE, PER LA SOLIDARIETA' FRA LE GENTI, PER UN MONDO SENZA MURI NE' FRONTIERE E LIBERO DA OGNI FONDAMENTALISMO DI CHIESE, IDEOLOGIE E STATI
Pordenone - Piazza Cavour - Ore 17.00
proiezioni Audio/Video - microfono aperto - performance/installazione "abbattere le frontiere" - materiale informativo - sound system
Presidio contro i C.I.E (Centri di Identificazione ed Espulsione, ex-CPT) e il Pacchetto Sicurezza Un’Europa di muri e di gabbie. Muri per fermare profughi e migranti, gabbie per rinchiuderli. È tempo di rompere il silenzio Se non ora, quando? Se non io, chi?
Una giornata d’azione coordinata per dare una risposta contro le nuove norme razziali, le mistificazioni securitarie e la militarizzazione dei territori.
Per la creazione di una rete solidale, capace di opporsi alla guerra tra poveri che, dall’alto, si cerca di costruire.
DOMENICA 15 NOVEMBRE DALLE ORE 10 PIAZZALE MATTEOTTI PARMA
Il Day of Action è indetto dall’IFA - l’Internazionale di Federazioni Anarchiche
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
AMAZORA E LE RAGAZZE DEL CIRCOLO IQBAL MASIH organizzano DONNE, VIOLENZE E STUPRI dal colonialismo ai Cie
martedì 17 novembre 09, ore 19.00 Circolo Iqbal Masih, via della barca 24, Bologna
In preparazione all¹iniziativa di compagne, femministe e lesbiche contro i Cie indetta per il prossimo 25 novembre, ci troviamo per discutere di violenze coloniali e neocoloniali con Nicoletta Poidimani, autrice di Difendere la ³razza². Identità razziale e politiche sessuali nel progetto imperiale di Mussolini (Sensibili alle foglie, 2009).
La mentalità coloniale con cui l¹Italia non ha mai voluto fare i conti si ripresenta, oggi, tanto nella retorica che accompagna le missioni militari all¹estero quanto nell¹intreccio di razzismo e sessismo. Legittimati dal senso di onnipotenza e di impunità, gli uomini italiani sono tra i principali foraggiatori del business del turismo sessuale così come ritengono a propria disposizione le donne ³straniere² immigrate in Italia. Le donne immigrate sono, infatti, considerate il bottino di una guerra interna che si serve anche del ³genocidio² sistematico di migranti in mare e nei luoghi di lavoro grazie al DdL sulla ³sicurezza². In questa guerra interna, i Cie sono un luogo privilegiato della violenza neocoloniale, soprattutto contro le donne: la condizione di isolamento e ricattabilità, la disumanizzazione operata dal razzismo diffuso e la certezza dell¹espulsione, rendono le migranti rinchiuse nei lager di stato ³carne da macello² per le perversioni dei loro guardiani.
Seguiranno musica e buffet benefit per Joy, Hellen e le altre rivoltose massacrate di botte e condannate a sei mesi di carcere per essersi ribellate ai ricatti sessuali e alle condizioni disumane cui erano sottoposte nel Cie milanese di via Corelli.
Durante la serata verrà distribuito il dossier Noi non siamo complici!, sulle violenze contro le donne immigrate in Italia.
Martedì 17 Novembre 2009 Ore 20:15 Presentazione del libro Le scarpe dei suicidi sarà presente l'autore, Tobia Imperato e la distro delle Autoproduzioni Fenix! presso il Circolo Anarchico Bonometti
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
LO STATO UCCIDE: NEI CIE, NELLE GALERE, NELLE QUESTURE I suoi servi negano, insabbiano, nascondono
C'è tensione nel CIE di Ponte Galeria. Da quando i reclusi non hanno più notizie di un loro compagno, di nome FAID, che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre è stato portato all'ospedale per problemi cardiovascolari. Sembra che l'uomo lamentasse dolori da giorni e che dopo l'ennesima richiesta di soccorso l'abbiamo ricoverato all'ospedale S.Camillo. Già da domenica si era diffusa dentro al CIE la voce che FAID fosse morto ancor prima di arrivare all'ospedale, notizia che era stata confermata anche da un avvocato in contatto con due reclusi, mentre la Croce Rossa, davanti alle domande dei solidali e dei reclusi, ha continuato a negare tutto, come al solito, rifiutandosi di fornire informazioni sulle sue condizioni di salute e sul motivo del suo ricovero.
All’alba di domenica 15 novembre, invece, un altro recluso tunisino, di nome MOHAMED BACHIR, è stato ricoverato all'ospedale Forlanini perché probabilmente affetto da influenza A. E' quanto hanno ipotizzato i reclusi ascoltando i crocerossini che l'hanno prelevato e che infatti indossavano mascherine su viso e naso. La cosa ha ovviamente diffuso il panico tra i reclusi all'interno del centro, che sono rimasti a contatto per giorni con il virus, al freddo, in spazi angusti e senza alcuna precauzione. A Ponte Galeria infatti dall'inizio dell'inverno non funziona il riscaldamento e l'acqua calda sembra sia tornata in funzione solo da qualche giorno.
Solo oggi, martedì 17 novembre, apprendiamo che FAID è ancora ricoverato in ospedale in seguito a un'ischemia cerebrale e che fortunatamente, a quanto pare, non sarebbe in pericolo di vita, mentre BACHIR è riuscito a scappare dall'ospedale, ma non ci è dato sapere se sia davvero affetto da influenza A, né se vi sia un reale rischio di contagio all'interno del centro.
Tutto questo non fa altro che mettere nuovamente in risalto la complicità dei crocerossini nella gestione di questi lager e nello stendere un velo d'omertà e di silenzio su quanto succede al loro interno. Insabbiare e negare - che si tratti di torture, stupri o violenze - è quanto fanno la Croce Rossa e chi gestisce questi centri, complici di militari, governi e servi al loro seguito. Diffondere paura - dell'immigrato, del diverso, dell'emarginato - e sventolare il mito della sicurezza è quanto fa lo Stato per legittimare questi lager. La loro panacea è sempre la stessa: repressione e reclusione.
Così, per il silenzio che si stende sulla situazione di FAID e di BACHIR, per protestare contro le condizioni che si vivono in questi lager e contro il prolungamento a sei mesi della detenzione, buona parte dei reclusi della sezione maschile domenica scorsa è entrata in sciopero della fame. Anche se da ieri sera lo sciopero è stato sospeso, da dentro ci chiedono di mobilitarci dall'esterno, visto che loro la lotta la stanno già portando avanti, come ogni giorno, per la libertà.
ASSEMBLEA PUBBLICA Mercoledì 18 novembre ore 18.00 all'EX SNIA, in via prenestina 173 PER ORGANIZZARE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' CON I RECLUSI E LE RECLUSE
Libertà per tutte e tutti Contro tutte le gabbie Chiudere i lager di stato, chiudere i CIE!
MERCOLEDI' 18 NOVEMBRE 2009 h 21:00 Presentazione del libro Le scarpe dei suicidi sarà presente l'autore, Tobia Imperato e la distro delle Autoproduzioni Fenix! presso
Spazio Popolare La Forgia
Via Giuseppe Mazzini, 24 26010 Bagnolo Cremasco (Lombardia)
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
per tutto il giorno di venerdi in Aula C [Scienza Politiche - Str Maggiore 45] sarà esposta la Mostra contro il nucleare - Una volta per tutte
alle 17 proiezione de "La messa delle cinque" Un documentario sulla resistenza che gli abitanti di Plogoff, paesino della costa Bretone, opposero allo Stato e alla società elettrica che avrebbe voluto impiantare lì impianti di produzione nucleare
*VENERDI' 20 NOVEMBRE - ORE 17.00* *PRESIDIO DAVANTI ALL'OSPEDALE FORLANINI* *p.zza Carlo Forlanini, Roma* *in solidarietà con Faid* *e con i relcusi e le recluse del Cie di Ponte Galeria*
LO STATO UCCIDE: NEI CIE, NELLE GALERE, NELLE QUESTURE I suoi servi negano, insabbiano, nascondono
C'è tensione nel CIE di Ponte Galeria. Da quando i reclusi non hanno più notizie di un loro compagno, di nome FAID, che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre è stato portato all'ospedale per problemi cardiovascolari. Sembra che l'uomo lamentasse dolori da giorni e che dopo l'ennesima richiesta di soccorso l'abbiamo ricoverato all'ospedale S.Camillo. Già da domenica si era diffusa dentro al CIE la voce che FAID fosse morto ancor prima di arrivare all'ospedale, notizia che era stata confermata anche da un avvocato in contatto con due reclusi, mentre la Croce Rossa, davanti alle domande dei solidali e dei reclusi, ha continuato a negare tutto, come al solito, rifiutandosi di fornire informazioni sulle sue condizioni di salute e sul motivo del suo ricovero.
All’alba di domenica 15 novembre, invece, un altro recluso tunisino, di nome MOHAMED BACHIR, è stato ricoverato all'ospedale Forlanini perché probabilmente affetto da influenza A. E' quanto hanno ipotizzato i reclusi ascoltando i crocerossini che l'hanno prelevato e che infatti indossavano mascherine su viso e naso. La cosa ha ovviamente diffuso il panico tra i reclusi all'interno del centro, che sono rimasti a contatto per giorni con il virus, al freddo, in spazi angusti e senza alcuna precauzione. A Ponte Galeria infatti dall'inizio dell'inverno non funziona il riscaldamento e l'acqua calda sembra sia tornata in funzione solo da qualche giorno.
Solo martedì 17 novembre, abbiamo appreso che FAID è ancora ricoverato in ospedale in seguito a un'ischemia cerebrale e che fortunatamente, a quanto pare, non sarebbe in pericolo di vita, mentre BACHIR è riuscito a scappare dall'ospedale, ma non ci è dato sapere se sia davvero affetto da influenza A, né se vi sia un reale rischio di contagio all'interno del centro.
Tutto questo non fa altro che mettere nuovamente in risalto la complicità dei crocerossini nella gestione di questi lager e nello stendere un velo d'omertà e di silenzio su quanto succede al loro interno. Insabbiare e negare - che si tratti di torture, stupri o violenze - è quanto fanno la Croce Rossa e chi gestisce questi centri, complici di militari, governi e servi al loro seguito. Diffondere paura - dell'immigrato, del diverso, dell'emarginato - e sventolare il mito della sicurezza è quanto fa lo Stato per legittimare questi lager. La loro panacea è sempre la stessa: repressione e reclusione.
Così, per il silenzio che si stende sulla situazione di FAID e di BACHIR, per protestare contro le condizioni che si vivono in questi lager e contro il prolungamento a sei mesi della detenzione, buona parte dei reclusi della sezione maschile domenica scorsa è entrata in sciopero della fame. Anche se da lunedì sera lo sciopero è stato sospeso, da dentro ci chiedono di mobilitarci dall'esterno, visto che loro la lotta la stanno già portando avanti, come ogni giorno, per la libertà.
Per questi motivi l'assemblea cittadina che si è tenuta mercoledì 18 novembre all'Ex Snia ha deciso di lanciare una mobilitazione di fronte all'ingresso principale dell'ospedale Forlanini (p.zza Carlo Forlanini), per venerdì 20 novembre alle ore 17.00, per un volantinaggio in solidarietà con Faid.
*Libertà per tutte e tutti Contro tutte le gabbie Chiudere i lager di stato, chiudere i CIE! Nella tua città c'è un lager! Chiudiamo il CIE di Ponte Galeria!*
A Milano Attualmente abbiamo 16 detenutE/I in quell'inferno che è San Vittore, Noi come KNR e Ponte della ghisolfa abbiamo gia fatto due Benefit e raccolto un po' di soldini e materiale da inviare.
Una/o detenuta/o non ha bisogno solo di soldi ma anche di vestiti, scarpe, giubbotti(non imbottiti).
Ora noi Venerdì e Sabato faremo altri due benefit per gli arrestati ed invitiamo i partecipanti a portare tutto quello che vorreste che questi compagni e fratelli ricevessero.
Ricordiamo che molte cose nei carceri non entrano come dentifricio,sapone etc..
Sono ben accetti Asciugamani,Tute,Felpe,Maglioncini,Intimo,ciabatte,scarpe e giubbotti(non Imbottiti).Sono ben accetti inoltre Libri, cd, quotidiani ed altro materiale di studio e lettura.
Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).
per tutto il giorno di venerdi in Aula C [Scienza Politiche - Str Maggiore 45] sarà esposta la Mostra contro il nucleare - Una volta per tutte
alle 17 proiezione de "La messa delle cinque" Un documentario sulla resistenza che gli abitanti di Plogoff, paesino della costa Bretone, opposero allo Stato e alla società elettrica che avrebbe voluto impiantare lì impianti di produzione nucleare
A Milano Attualmente abbiamo 16 detenutE/I in quell'inferno che è San Vittore, Noi come KNR e Ponte della ghisolfa abbiamo gia fatto due Benefit e raccolto un po' di soldini e materiale da inviare.
Una/o detenuta/o non ha bisogno solo di soldi ma anche di vestiti, scarpe, giubbotti(non imbottiti).
Ora noi Venerdì e Sabato faremo altri due benefit per gli arrestati ed invitiamo i partecipanti a portare tutto quello che vorreste che questi compagni e fratelli ricevessero.
Ricordiamo che molte cose nei carceri non entrano come dentifricio,sapone etc..
Sono ben accetti Asciugamani,Tute,Felpe,Maglioncini,Intimo,ciabatte,scarpe e giubbotti(non Imbottiti).Sono ben accetti inoltre Libri, cd, quotidiani ed altro materiale di studio e lettura.
Sono anni che le multinazionali agro-chimiche cercano con ogni mezzo di forzare le resistenze europee per diffondere i loro veleni sotto forma di organismi geneticamente modificati (OGM).
Sabato 21/11/09 presso "El paso Occupato" In via Passo Buole,47.
Si svolgerà una serata con performance delle "RevolverTyrE" Aperitivo vegAn benefit pro "Animali della Langa" azione antispecista in Piemonte (www.antispecismo.net) + Musica, Suoni e visual lay by "Flux Lab"
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