[Mi] Presidi in supporto ai prigionieri per la liberazione della Terra

21/09/2010 - 10:00
21/09/2010 - 12:30

Martedì 21 Settembre 2010
Due presidi di solidarietà ai prigionieri per la liberazione della Terra

ore 10:00-11:00 - Via Aquilino, 3 - Consolato Russo
Raccogliamo l'appello delle giornate internazionali di supporto ai due attivisti russi recentemente arrestati per una manifestazione a Khimki in difesa della foresta minacciata dalla costruzione di un autostrada.
Si trovano ancora in carcere e rischiano una pena assurda di 7 anni che è chiaramente una scusa per reprimere e  schiacciare ogni forma di dissenso. Noi saremo con loro.
Per maggiori informazioni:  http://khimkibattle.org

ore 11:30 - 12:30 - Via Palestro, 2  - Consolato Svizzero
Il 10 Settembre 2010 quattro persone, Billi, Costa, Marco e Silvia, inizieranno uno sciopero della fame che durerà 20 giorni.
Lo sciopero della fame è spesso l'unica forma per continuare a far sentire la propria determinazione quando si è impossibilitati a fare altro.
Questo è spesso quello che ti rimane da fare quando sei rinchiuso dentro ad un carcere.
Un modo per far sentire alle altre persone che lottano al di fuori delle tristi mura della prigione che si esiste ancora, che i cuori pulsano ancora e l'impulso che si vuol mandare è quello di continuare a lottare per cambiare questo infame mondo malato.
Lo stato che li tiene rinchiusi è quello Svizzero.
Per quello che siamo qui oggi davanti al consolato svizzero.
Marco è in carcere ormai da diversi anni per aver sabotato i piani dell'impero tecnologico colpendo i pilastri dell'energia nucleare, e non ha mai smesso di scrivere e di lottare durante tutti gli anni della sua detenzione.
 Billi, Costa e Silvia sono arrestati il 15 aprile scorso, senza ancora una sentenza sulle loro teste, li  accusano di aver voluto colpire un centro di ricerca di nanotecnologia e biotecnologia della IBM in Svizzera.
Billi, Costa e Silvia, oltre ad essere rinchiusi dentro fredde mura sono anche stati costretti a subire assurde restrizioni sulla corrispondenza, uno dei pochi contatti con l'esterno che i prigionieri hanno.

Quella di oggi è solo un'iniziativa simbolica, per far capire anche allo stato svizzero che fuori c'è ancora gente pronta a far sentire la propria voce e a far riecheggiare quella di chi è dentro e che vuol continuare a combattere malgrado le sia stata privata la libertà.
Continuiamo a portare avanti le lotte di liberazione umana, animale e della terra, che lo sciopero della fame di Billi, Costa, Marco e Silvia sia una scintilla e un messaggio per tutt* noi per continuare a resistere.
Noi non siamo soli, e loro?
Facciamogli sentire che ci siamo e che siamo pronti.

Per maggiori informazioni:
www.freecamenisch.net
http://www.silviabillycostaliberi.tk/

Lun, 20/09/2010 – 10:03
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