Trento - Solidarietà coi No Dal Molin

Ieri una buona sessantina di persone hanno bloccato per quasi due ore l'ingresso del Commissariato del governo di Trento (che equivale alla Prefettura) in solidarietà con la lotta dei vicentini contro la nuova base USA. Le bandiere NO TAV/ KEIN BBT si sono unite a quelle NO DAL MOLIN, realizzando nella pratica quel mutuo soccorso contro le nocività che fa di tante battaglie una battaglia comune. E' solo l'inizio. Fermare la guerra e le sue basi è possibile.
In allegato il volantino distribuito ieri da alcuni partecipanti.


VICENZA CHIAMA: BLOCCHIAMO TUTTO!

Ieri sera, martedì 6 novembre, sono cominciati a Vicenza i blocchi per impedire i lavori di bonifica funzionali alla costruzione della nuova base USA. Diverse centinaia di donne e uomini hanno creato dei presìdi con gazebo, fuochi, sacchi a pelo. Una bella atmosfera che ci ha ricordato le notti valsusine di due anni fa. Persone che discutono, scherzano, bevono e mangiano bloccando, assieme alle strade, quella normalità quotidiana che ci rende isolati e impotenti. Un militare italiano ha investito intenzionalmente – per fortuna senza esiti gravi – un ragazzo del Presidio permanente No Dal Molin, a dimostrazione di come chi è abituato a dare e ricevere ordini non possa tollerare né la dignità né la libertà. A dimostrazione, soprattutto, di come a Vicenza sia in gioco una lotta difficile che ha bisogno dell’appoggio di tutti.
Questa mattina, grazie ai blocchi, i lavoratori addetti alla bonifica dell’aeroporto Dal Molin non sono entrati.

Oggi siamo qui davanti al Commissariato del Governo in solidarietà con i vicentini in lotta, contro tutte le guerre e le loro basi. Come noi tanti altri saranno davanti alle prefetture di diverse città italiane. Vicenza non è sola.
Siamo qui come NO TAV di Trento e Rovereto, uniti ai No Dal Molin da un patto di mutuo soccorso contro le nocività – perché le nostre battaglie sono comuni –, e anche come antimilitaristi in conflitto permanente contro la guerra e ciò che la produce.
Di fronte alla costruzione di basi di morte non esiste “neutralità” possibile. Abituarsi allo sterminio significa diventare disumani. I “fabbricatori dell’Irreparabile” possono essere fermati. A Vicenza i No Dal Molin hanno cominciato.
È solo l’inizio!
Che il paese intero si blocchi!

NO TAV di Trento e Rovereto
antimilitaristi senza se e senza ma

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Gio, 08/11/2007 – 16:21
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