il babau è un mostro bianco per chi di vivere è ormai stanco il babau è un mostro nero finisci dritto al cimitero il babau è tutto rosso corri corri a più non posso il babau è tutto giallo tocca pure al maresciallo il babau è anche blu occhio il prossimo sei tu il babau è di tutti i color se lo incontri sicuro muori
 

Scenari Bui

Posted on December 9th, 2008 in cronache || Comments Off

Il governo inglese vuole un database per l’analisi di ogni collegamento email o telefonico avvenuto sul suo territorio.

Negli USA esisterebbe un database di cittadini americani, catalogati come pericolosi secondo oscuri e spesso triviali criteri di sicurezza. In tale lista comparirebbero i nomi e i dettagli sui cittadini che …

Molotov?

Posted on November 26th, 2008 in cronache || Comments Off

26 novembre. Un cassonetto in fiamme, in via Ceresole, e poi anche due auto parcheggiate lì affianco. Mentre c’è chi dà la colpa allo sconosciuto nottambulo che di cassonetti in Barriera negli ultimi tempi ne ha bruciati parecchi, l’infaticabile Stefano Tamagnone - una delle penne più fantasiose di Torino CronacaQui - costruisce una storia da [...]

Torino. il pane e la menta

Posted on November 3rd, 2008 in cronache, iniziative || No Comment

tratto da: Tuttosquat
03.11.2008

Torino: pane e menta

Il cielo sopra Torino era carico di pioggia la prima domenica di novembre: ma più scuro del cielo era l’angolo tra via Cottolengo e piazza della Repubblica. La strada, dove ogni domenica si svolge il mercato abusivo degli immigrati, era chiusa da polizia, carabinieri, alpini. C’erano persino le unità cinofile. Una scena di guerra, “normale” in Iraq e in Afganistan, nei posti dove gli alpini della Brigata Taurinense sono soliti prestare servizio, sempre più frequente all’ombra della Mole.

Già tre settimane prima, il 12 ottobre, la polizia aveva bloccato la strada, impedendo il mercato. La settimana successiva una partita di calcio organizzata dagli antirazzisti aveva adunato in via Cottolengo una folla tanto vasta da consigliare una prudente ritirata agli uomini in divisa, che la domenica dopo non si erano nemmeno fatti vedere.

Poi l’offensiva del comitato spontaneo del quartiere, la rinnovata attenzione del fogliaccio fascista Cronacaqui, la comparsa di manifestini con le facce di alcuni antirazzisti, additati come indesiderabili, hanno rimesso in moto la macchina repressiva.

I sinistri esponenti di “The Gate”, la sinistra associazione che gestisce la riqualificazione in Chiampa style di Porta Palazzo, sono entrati in campo a gamba tesa, cercando di indurre i bancarellari a spostarsi in un’altra via, più defilata.

I soliti antirazzisti hanno aperto i banchetti in mezzo a piazza della Repubblica, dove nel corso della mattinata si erano adunati come di consueto tanti abitanti del quartiere. Dopo non molto alcuni venditori di alimentari si sono spostati nella stessa zona degli antirazzisti.

Pochi banchi tra pioggia e paura che un controllo portasse via ogni cosa hanno lavorato per un paio d’ore.

A pochi metri dalla postazione di polizia e militari qualche gessetto ha fatto la magia di far comparire un nuovo murale sui muri della piazza. Sopra la scritta “Dai un fiore all’alpino” una mano dal balcone getta un vaso di fiori che prende in pieno il capo di un alpino di passaggio. Una folla benevola ha coperto i graffitari antimilitaristi: gli alpini, pochi metri più in là, non si sono accorti di nulla.

Poi la pioggia si è mangiata tutto. Alla fine i militari, fieri di aver impedito lo smercio di pane e menta, sono andati via. Anche gli antirazzisti si sono sciolti sotto l‘acquazzone.

Un paio di venditori sono però rimasti sulla piazza, incuranti del diluvio, con i pani zuppi e la menta che spandeva in aria il suo profumo. Il profumo della vita, che, ostinata, resiste.

La partita continua.

Prossimo appuntamento per tutti gli interessati martedì 4 novembre. Alle 21 in via Cecchi 21 a radio Blackout si riunisce l’assemblea antirazzista di Torino

assembleaantirazzistatorino@autistici.org

Porta Palazzo, Torino

Posted on October 12th, 2008 in cronache, iniziative || No Comment

12.10.2008

Torino: blindati al mercato
Domenica 12 ottobre in via Cottolengo c’è un gran silenzio: sin dal primo mattino la strada è bloccata da blindati di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il mercato che ogni domenica mattina anima la via non c’è. Ogni angolo della limitrofa Porta Palazzo è presidiato da agenti in tenuta antisommossa.
Il mercato di via Cottolengo è un mercato abusivo gestito da immigrati: banchi di cibo si alternano a quelli di abiti, casalinghi, merci varie. Per tanti è un’occasione preziosa per integrare il reddito o per comprare i sapori di casa.
Questa zona libera è da sempre nel mirino di razzisti e comitati spontanei. Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le attenzioni di giornali e politici: dalla Lega che invocava lo sgombero alla giunta comunale che prometteva posti a chi era in regola e repressione a tutti gli altri. I blindati del 12 ottobre hanno sciolto ogni dubbio sulla strategia preferita da tutti. Lo stesso giorno il quotidiano La Stampa dedicava due pagine alla militarizzazione della piazza ed al torneo di Calcio all’Alpino del giorno precedente. Due pagine di propaganda bellica.

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