il babau è un mostro bianco
per chi di vivere è ormai stanco
il babau è un mostro nero
finisci dritto al cimitero
il babau è tutto rosso
corri corri a più non posso
il babau è tutto giallo
tocca pure al maresciallo
il babau è anche blu
occhio il prossimo sei tu
il babau è di tutti i color
se lo incontri sicuro muori
Ieri si è chiuso il primo grado del processo a carico di A.V., la quindicenne rom accusata di aver tentato di “rubare” una neonata a Ponticelli (Napoli) lo scorso maggio, avvenimento che ha scatenato il pogrom contro il campo rom. L’accusa è stata formulata dalla madre della neonata, unica testimone dell’avvenimento, che ha fornito una versione dei fatti oggettivamente poco verosimile. Secondo il racconto della madre, infatti, A. V. sarebbe riuscita ad introdursi nella sua abitazione e, approfittando che la donna si era recata in camera da letto per riporre dei vestiti lasciando la figlia neonata da sola nella stanza accanto, sarebbe riuscita a “prendere” la neonata, slacciandola dal suo seggiolone, e ad uscire dall’appartamento, il tutto in pochissimi secondi, senza produrre il minimo rumore e senza provocare il pianto della bambina. Sempre secondo le dichiarazioni della accusatrice, quest’ultima, che fino a quel momento non si era accorta assolutamente di nulla, solo per diretta volontà divina apriva la porta di casa e vedeva finalmente la quindicenne rom sul pianerottolo in procinto di allontanarsi con la neonata in braccio; riusciva, dunque, a strappare la figlia dalle braccia della rapitrice, a bloccarla e a farla arrestare, coinvolgendo una folla che si è subito scagliata violentemente contro la piccola rom. Leggi il resto
Quelli che seguono sono degli appunti riassuntivi di un intervento tenuto presso l’universita’ di Firenze nell’ambito di una serie di iniziative sul tema sicurezza, paura, controllo. A parlare e’ la professoressa Gabriella Paolucci (sociologa).
Nei prossimi giorni aggiungeremo anche i riassunti degli interventi di Giuseppe Campesi (universita’ di Bologna) e quello dell’avvocato Luca Santini di Roma (intervenuto presso lo stabile occupato di viale Matteotti a Firenze in particolare sulle norme riguardanti i migranti del nuovo pacchetto sicurezza).
Tratto da Tuttosquat
A Torino negli ultimi anni le retate di polizia a caccia di stranieri
senza documenti sono diventate un triste rito quotidiano, specie in certi
quartieri, dove vivono e lavorano tanti immigrati. Tra loro non sono pochi
i clandestini.
Gli antirazzisti che fanno riferimento all’Assemblea Antirazzista di
Torino cercano di contrastare le retate, mettendosi in mezzo, avvertendo
la gente della presenza della polizia, facendo giri di sms per chiamare
altri. Qualche risultato c’è ma è solo una goccia nel mare.
Non tutti riescono, di fronte a pattuglie schierate, uomini in armi e alla
minaccia di una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
a gridare la propria indignazione o a segnalare agli stranieri del
quartiere che è in corso un controllo. Leggi il resto
Appello per la cotruzione di una mobilitazione contro il ddl 733: Lunedì 19 Gennaio Sit – in sotto il Senato e Sabato 31 Gennaio Manifestazione a Roma
Il 19 gennaio prossimo è prevista in Senato la discussione del “Pacchetto sicurezza” (DdL 733), che provocherà una grande trasformazione del quadro normativo italiano, già fortemente repressivo e discrezionale nel suo impianto. Le norme contenute nel Pacchetto, infatti, prevedono una politica esplicitamente fondata su misure segregazioniste e razziste per le persone migranti, con o senza permesso di soggiorno, le prime a essere additate come figure pericolose e causa di “allarme sociale”, e su nuove e ancora più drastiche misure repressive contro chiunque produca conflitto e non rientri dentro le strette maglie del controllo. Leggi il resto
Mercoledi 14 Gen. Pensieri critici sulla questione sicurezza, controllo e paura
ore 17.00 a Lettere_P.zza Brunelleschi con Gabrielle Paolucci (Università Firenze) a proposito di “Mercato della sicurezza”, chi guadagna sui meccanismi di controllo e Giuseppe Campesi (Università Bologna), “Spazio urbano e controllo del territorio”
ore 21.30 allo stabile occupato_V.le Matteotti 15 con L’avvocato Luca Santini da Roma, scenderemo piu’ nel dettaglio sul pacchetto sicurezza.
Sabato 17 ore 10.00 da P.zza San Marco Corteo Contro la città delle merci/per la città delle persone dalle 12.00 e tutto il pomeriggio: Pranzo sociale_Vin Brulè_Bar_Hip-Hop contro il delirio di sicurezza
Il babau é l’ultima frontiera nella politica dell’ansia. Semplice e primordiale paura. Qualcosa di ancora diverso dal terrore, qualcosa di più simile alla goccia che ti cade in testa e piano piano ti porta incosapevolmente alla pazzia.
Il nostro buffo mondo sta prendendo coscienza dell’esistenza del babau. L’ansia di sicurezza, la paura del proprio simile, il rancore confuso e convulso che trasudano da ogni dove in questi anni difficili, trovano la propria naturale conclusione nell’avvento del babau. Non ci sarà più bisogno di invocare/creare/inventare emergenze e pericoli, tutti avranno paura del buio e basterà invocare il babau perchè ogni complessa manovra di ingegneria sociale trovi una giustificazione.
Il babau é meglio del terrore, perchè il babau non ti uccide subito, ti logora e ti porta a modificare il tuo sguardo sulla realtà in un’ottica schizoide, che alimenta se stessa.
Nel paese del babau può essere vero tutto e il contrario di tutto, il babau non ti vuole sempre tristo e mogio. Il babau porta anche allegria, folli risate che si alzano fino al cielo. Se non hai un soldo in tasca e la crisi ti divora, devi ridere, perchè ci vuole ottimismo, altrimenti il babau arriva e ti mangia. Ma non devi sollazzarti troppo, perchè il babau é in agguato e non ci vuole nulla perchè ti rubi il bambino dalla culla, usurpi il tuo posto di lavoro, rubi la/il tua/o donna/uomo.
Prendendo in prestito brandelli di saggezza in pillole da Kurt Vonnegut, potremmo dire che in questo mondo delle mille e una oppurtunità di essere divorati dall’ansia, dalla paura e dall’angoscia, tutto quello che può accadere probabilmente accadrà. Scansatevi in tempo.