Differenti approcci all'azione diretta contro l'Alta Velocità...

Negli ultimi giorni hanno preso forma proteste radicalmente diverse, nei contenuti e nei presupposti, entrambe scaturite in maniera più o meno genuina da ciò che l'Alta Velocità porta con sé.

fonte: IGN - Adnkronos

Torino, 22 gen. (Adnkronos)- Un foglio rosso scritto al computer, senza firme ma pieno di rimandi all'esperienza ''politico-militare delle organizzazioni rivoluzionarie armate'', dalle Br a Sendero Luminoso, e ''dell'eroica lotta partigiana di resistenza'', oltre che di sollecitazioni ''alla presa immediata delle armi e degli esplosivi, di inviti a ''sgomberare il campo dagli indecisi, dai riformisti, dai revisionisti, dai traditori e dai vigliacchi infiltrati nel popolo in guerra''. E' il volantino trovato, insieme ad altri due gia' diffusi in precedenza, attaccato a un casello ferroviario in disuso a poche centinaia di metri dal ripetitore telefonico incendiato sabato notte e in cui si legge: ''fuori dalle lotte e dalla Valsusa i falsi anti-tav, le spie camuffate da antagonisti, i disfattisti, gli opportunisti e i manipolatori che propagandano la rassegnazione e 'l'arrangismo' (io penso a me stesso...) al servizio della reazione borghese!''.

Nessun tipo di rivendicazione o di rimando all'attacco, che ha causato un danno di circa 50 mila euro, alla cabina dell'antenna del gestore di telefonia '3' incendiato a Chianocco, lungo la linea ferroviaria che attraversa la Val di Susa, ma gli inquirenti non escludono che i due episodi possano essere legati. Accanto a questo nuovo volantino, in cui si parla della ''lotta armata organizzata dagli sfruttati'' come unica via, si invita a ''riprendere l'offensiva e l'iniziativa dell'attacco'' e in cui si inneggia alla ''guerra popolare'', c'erano altri due volantini gia' trovati nelle scorse settimane in Val di Susa. Il primo, ritrovato il 29 dicembre, a firma dell'Unione dei Comunisti Combattenti, e il secondo, gia' visto il 5 gennaio, intitolato 'La lotta per la lotta'.

In entrambi si parla di lotta armata e nel secondo caso vengono anche salutati ''con il fucile stretto nel pugno i compagni combattenti caduti nelle lotte'', da Edoardo Massari e Maria Soledad Rosa a Mario Galesi.

------------------------------------

Torino, 19 gen. (Adnkronos) - Lo minacciava da giorni, e ieri lo ha messo in pratica creando problemi di traffico, facendo irritare gli automobilisti e prendendosi una denuncia per violenza privata. E' la storia di una protesta di un pensionato di 57 anni esasperato perche' non gli era stato saldato il pagamento di un terreno che aveva venduto per la realizzazione dell'Alta velocita' Torino-Milano, protesta che ieri si e' concretizzata con un gesto piu' che dimostrativo, ossia una grossa catena con il cartello 'proprieta' privata' che l'uomo ha piazzato allo svincolo di una strada provinciale del Torinese bloccando quindi l'accesso all'autostrada.

Erano circa le 9 di ieri mattina quando i carabinieri hanno incominciato a ricevere telefonate di automobilisti che si erano trovati la strada sbarrata sulla provinciale tra Rondissone e Torrazza Piemonte. Sul posto sono arrivati i militari della compagnia di Chivasso che hanno quindi scoperto la vicenda direttamente dalle parole del protagonista.

L'uomo ha raccontato che anni fa aveva venduto un suo terreno ad una ditta che doveva fare dei lavori per l'Alta velocita' e che aveva ricevuto un anticipo del pagamento che non era piu' stato saldato. Esasperato il pensionato ha visto che le sue continue richieste cadevano nel vuoto e ieri ha quindi deciso di agire. Ha preso la catena e ha bloccato lo svincolo per arrivare all'autostrada sostenendo che era un suo diritto farlo dal momento che quel terreno, non essendo stato pagato completamente era ancora suo e quindi era proprieta' privata.

Lun, 22/01/2007 – 20:20
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione