Gruppi antagonisti, sgomberato lo stabile di via Volturno occupato a fine aprile

fonte corriere.it

All'alba l'operazione della polizia. Nell'edificio, trasformato in studentato autogestito, nove giovani che non hanno opposto resistenza

Gli uomini della Questura di Milano hanno sgomberato questa mattina intorno alle 8 il palazzo di via Volturno 33 occupato abusivamente da un gruppo antagonista (associazione «Asso»). All'interno dello stabile c'erano nove giovani, che non hanno opposto resistenza agli agenti. Contro lo sgombero si sono radunate vicino all'edificio, in via Sebenico, alcune decine di giovani dei centri sociali. Lo stabile in via Volturno 33 fu occupato - circa tre mesi fa - da giovani del gruppo «Asso». Lo scorso 28 aprile - si legge sul sito di «Asso» - un corteo di circa duecento persone aveva occupato lo stabile in via Volturno per farne uno studentato autogestito.

RESISTERE, RESISTERE - Lo sgombero dello stabile non manca di generare reazioni tra i giovani. Dalle pagine del loro blog, infatti, inviano una sorta di lettera aperta alla città sottolineando le ragioni delle loro scelte e del loro operato. «Non abbiamo nessuna intenzione di rassegnarci - si legge - e non mettiamo nemmeno in conto di arrenderci. Abbiamo dei progetti chiari e determinazione da vendere e non abbiamo nessuna intenzione di lasciarci intimidire. Abbiamo sottratto uno stabile alla speculazione e l'abbiamo riempito di sogni, di idee e contenuti e continueremo a farlo qui e altrove». Lo sgombero di via Volturno 33, «un palazzo di otto piani in perfette condizioni, con tanto di auditorium da 500 posti - si legge ancora - si inserisce in un fantomatico progetto di riqualificazione e innovazione del quartiere Isola, ovvero una colata di cemento che pioverà sulla testa della gente». A tale riguardo, prosegue il blog, «la nostra risposta è resistere. Resistere all'avanzare delle ruspe, al degrado culturale e sociale, alla violenza del business e della propaganda commerciale». Resistere, sopratutto, «con la forza delle nostre idee e con la nostra determinazione».

«GIRO DI VITE» - «Si ristabilisce una situazione di legalita» che dovrebbe estendersi anche ad altre realtà collegate ai centri sociali. È l'opinione del vice sindaco De Corato sullo sgombero del palazzo di via Volturno. «È ora di dare un definitivo giro di vite: il no alle zone franche deve valere anche per i centri sociali. A questo punto auspichiamo che si proceda in questa direzione nei confronti di tutte le altre occupazioni abusive».

I CENTRI SOCIALI - A Milano, secondo i dati di Palazzo Marino, sono dodici i «centri sociali abusivi» attualmente esistenti. Eccoli: Cso Garibaldi, corso Garibaldi, anno di occupazione 1975; Coa Transiti 28, via Transiti, anno di occupazione 1979; Cs Adrenaline, viale Gorizia, anno di occupazione 1980; Csa Cox 18, via Conchetta, anno di occupazione 1988; Panetteria Okkupata, via Conte Rosso, anno di occupazione 1991; Circolo dei Malfattori, via Torricelli, anno di occupazione 1993; Cascina Torchiera, p.le Cimitero Maggiore, anno di occupazione 1993; Csoa Leoncavallo, via Watteau, anno di occupazione 1996; Ca Ponte della Ghisolfa, viale Monza, anno di occupazione 1994; Villa Litta Okkupata, via Litta Modignani, anno di occupazione 1998; Cantiere Studentesco, via Monterosa, anno di occupazione 2001; Casa Loca, via Sarca, anno di occupazione 2003.

25 luglio 2007

Mer, 25/07/2007 – 15:25
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