No al Rigassificatore, Una due giorni contro le nocività

Il golfo di Livorno si vede minacciato dalla costruzione dell’ennesimo ecomostro, partorito dalle esigenze di consumo sfrenato di questa società e dagli interessi delle solite multinazionali, che in questo caso prende la forma di un impianto di rigassificazione del gas naturale liquido trasportato via mare dalle navi gasiere.

Nel caso si realizzi la costruzione dell’impianto in progetto a Livorno, l’impatto ambientale sarà devastante: l’acqua fredda e clorata, “scarto di produzione” della rigassificazione circolerà nel mare avvelenandolo, sedimenti altamente inquinanti rimossi a suo tempo dal porto, attraverso fenomeni di risospensione, torneranno a galla, senza contare i rischi dovuti alla costruzione di tale impianto in una zona battuta da forti venti e più volte in passato epicentro di terremoti...

Purtroppo non si tratta di un caso isolato, e nell’opporci a questo progetto non possiamo che trovare somiglianze e punti di contatto con le lotte ecologiste ed ambientaliste che vengono portate avanti in altre zone del territorio, nella consapevolezza che per far fronte alla sete di progresso di questa società, che quotidianamente saccheggia la terra per alimentare un modello di sviluppo dichiaratamente insostenibile, è necessario concepire la lotta contro le nocività come un unico percorso che unisce la lotta contro rigassificatori , TAV, inceneritori, elettrodotti, ripetitori...

E’ doveroso, quando si affronta un problema, guardare alla causa che lo ha generato altrimenti si corre il rischio di lottare contro l’inevitabile effetto della suddetta evitabile causa. E così, quando ci si oppone alla costruzione di un rigassificatore, è importante mettere in discussione il consumo sfrenato delle risorse, altrimenti il problema continuerà ad esistere. Allora la questione diventa più generale: se è il nostro modo di vivere, di consumare che ci porta ad una scelta obbligata, non bisogna mettere in discussione ciò che questa strada ci offre, ma la strada stessa.

Ci dicono che il progresso è cosa buona e giusta al di là di ogni ragionevole dubbio, inducendoci a consumare sempre di più per far girare l’economia imponendoci poi di accettare, come nel caso di Livorno, la costruzione di un rigassificatore “necessario” a fronteggiare il progressivo aumento dei consumi.

Viene da sé che questo, come altri impianti nocivi, non è altro che la conseguenza di questa civiltà. Non è possibile lottare contro questi ecomostri senza cambiare il nostro stile di vita, così come non è possibile creare fonti alternativa di produzione di energia che ci consentano di mantenere l’attuale livello di consumo.

La due giorni si inserisce in un percorso di lotta che si sta portando avanti nel territorio di Livorno, come in Val di Susa, a Vicenza, a Trento, in Mugello, e in altri luoghi in cui la consapevolezza sulle nocività ha portato a sviluppare una lotta che vede le persone direttamente coinvolte nella difesa del proprio territorio, abbandonando le logiche di delega che in più occasioni hanno impantanato l’opposizione popolare, incanalando il dissenso in sterili, ma per loro funzionali, giochetti di palazzo.
Queste giornate saranno un momento di discussione, dibattito e confronto sulle differenti esperienze con la volontà che questo sia solo un primo passo per la presa di coscienza che porterà verso una contestazione generalizzata e radicale alla società.

2 Marzo 2007
presso Sala Conferenze Circoscrizione 3
Via Corsica 27 - Livorno
Alle ore 17 mostra informativa
Dalle ore 18.30 in poi incontro dibattito – interventi del Coordinamento NoGasiera, comitati No TAV della Val Susa e del Mugello, Spazio Aperto No Inceneritore No Tav Trento, Comitato No Dal Molin Vicenza

3 Marzo 2007
Presidi itineranti a Livorno contro il rigassificatore

NON ASPETTARE CHE SIANO ALTRI A FARE
CIO’ CHE TU STESSO POTRESTI FARE

Coordinamento NoGasiera
nogasiera@gmail.com

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Ven, 16/02/2007 – 19:31
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