Origine della Vita - Origine della Morte | Sulla tematica dell'aborto

Questo lavoro è il risultato di una lunga relazione epistolare intrattenuta tra me e Silvia mentre quest'ultima si trovava presso il carcere La Dozza di Bologna per scontare una pena inflittagli da questo stato. Non voglio stare qui a dilungarmi parlando di legge, di tribunali o di repressione, non in questo preciso momento per lo meno. Il mio scopo è ora mostrare questo Bollettino, non tanto fine a se stesso ma per mostrare come una serie di lettere possano far nascere una profonda relazione personale che porta due persone (in questo caso me e Silvia) a cercare di costruire un ponte di comuinicazione che permetta al/alla prigionier* di uscire anche solo simbolicamente dal cemento in cui è stat* murat* viv*.
Ogni qualvolta viene pubblicato uno scritto, che sia una lettera o un opuscolo, di un/una detenut* eccol* che qust* si materializza tra di noi.
Con amore e rabbia.
Buona Luna Silvia.

Purtoppo a Silvia è negata, dal regime di domiciliari ristrittivi, la possibilità di ricevere ed inviare posta.Per ulteriori informazioni e/o per riceverlo :

Nicole Savoia via delle Aie,2 48020 Cervia (RA)
xvoiceofthevoicelessx@bastardi.net


A cura di Silvia Guerini e Nicole Savoia

In quel ciclo continuo dell’eterno ritorno la vita è l’altra faccia della morte, indissolubilmente intrecciate permettono il perpetrarsi del tutto, nelle sue più svariate forme e manifestazioni. La donna con la sua capacità di generare è intimamente legata a dinamiche che reggono ogni cosa.

Questo bollettino nasce dall’incontro tra due compagne, dal loro scambio di esperienze e riflessioni sulla tematica dell’aborto.
Riflessioni finalizzate anche a trovare dei punti di contatto e di trasmissione del proprio pensiero all’area di movimento; questo è uno degli scopi del bollettino: riuscire a spiegare le proprie posizioni sull’aborto facendo leva non solo sulle differenze di veduta ma anche, e soprattutto, su ciò che le accomuna con un pensiero anarchico verde e con un profondo rispetto della donna in quanto tale e non oggetto o “contenitore di vita”.
Sentendo la forte necessità di affrontare questo tema che ci sta particolarmente a cuore, ben coscienti di essere solo all’inizio di un percorso di riflessione collettivo. Consapevoli che non ha senso parlare di liberazione sessuale a sè stante, dato che la condizione di oppressione, non solo della donna ma dell’intero esistente, è determinata da un insieme di fattori sociali, politici e tecnologici definibili con il nome di civilizzazione, siamo pronte a metterci in gioco e a sviluppare un confronto.

Il fine ultimo di questo Bollettino è infatti sviluppare un dibattito, e per questo pubblicheremo ogni scritto che ci verrà fatto pervenire.
Fiduciose che non cada nel vuoto, ma che apra una discussione, lanciamo questi spunti di riflessione sperando che non trovino muri ma la volontà di incontrarsi su uno stesso piano libero da preconcetti e pregiudizi.

Nicole & Silvia

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Mer, 28/11/2007 – 16:23
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