Peru - 4 contadini uccisi dalla polizia e scontri in tutto il paese

LIMA - Le proteste avviate dalle organizzazioni contadine contro gli accordi commerciali voluti dal governo peruviano con gli Stati Uniti si sono acuite oggi con un saldo complessivo di quattro morti e decine di feriti. Lo riferiscono i media di Lima.

A seguito delle manifestazioni promosse dalla Confederazione nazionale agraria (Cna) e da altri movimenti contadini che si sono estese in varie zone del paese, il governo ha decretato lo stato di emergenza in sette regioni, e ha chiesto alla polizia di agire energicamente per impedire ai manifestanti di bloccare le principali vie di comunicazioni.

Lo stato d'emergenza implica l'intervento dell'esercito per il controllo dell'ordine pubblico e la sospensione dei diritti costituzionali relativi libertà e sicurezza delle persone, inviolabilità del domicilio e diritto di riunione e transito.

Dopo il contadino morto ieri in un posto di blocco sull'autostrada Panamericana a nord di Lima, oggi altri due sono stati uccisi con colpi di pistola alla testa ad Ayacucho (Perù meridionale), mentre un quarto ha perso la vita cadendo in un precipizio ad Arequipa (Perù meridionale) dopo essere stato colpito in pieno petto da un lacrimogeno sparato dalla polizia.

Il segretario generale della Cna, Antolin Huascar, ha annunciato in risposta all'azione del governo nuove mobilitazioni, fra cui una protesta giovedì nella regione di Cusco con l'occupazione simbolica di Machu Picchu, contro il progetto di cedere a società straniere la gestione edilizia di aree legate al patrimonio culturale del paese.

SDA-ATS

Mer, 20/02/2008 – 14:58
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