[To - Collegno] Incontro dibattito sulla strage di stato di piazza Fontana

12/12/2010 - 18:00
12/12/2010 - 23:24

domenica 12 dicembre 2010

alle 18:00

incontro dibattito con Paolo Braschi

a seguire cena bellavita
porta le cose che vorrai cucinare

  
al Mezcal Squat

Corso Pastrengo
Parco Della certosa Collegno To

LA VORAGINE IN CUI SCOMPARVERO GLI AVANZI DELLA DEMOCRAZIA

12 dicembre 1969. Nella banca nazionale dell’agricoltura di Piazza Fontana a Milano è già passata l’ora di chiusura ma la sede è ancora gremita di persone. L’orologio segna le 16 e 37 e da una borsa in pelle lasciata sotto un tavolo un ordigno di 7 chili di tritolo esplode uccidendo 16 persone e ferendone altre 88. Quel giorno tra Roma e Milano scoppiano altre 4 bombe ferendo altre 15 persone. Nelle ore immediatamente successive partono le indagini già pesantemente orientate che portano al fermo di 84 tra anarchici e militanti di estrema sinistra e 2 appartenenti a formazioni di destra – tanto per dimostrare che le indagini furono condotte ad ampio spettro -.I colpevoli vanno infatti cercati a sinistra.
Tra i fermati a poche ore dalle esplosioni c’è anche Giuseppe Pinelli anarchico milanese del circolo “il Ponte della Ghisolfa”. Il 15 dicembre dopo tre giorni di interrogatori serrati nell’ufficio del commissario politico Luigi Calabresi che conduce le indagini sulla strage, intorno alla mezzanotte Pino Pinelli “vola” dal quarto piano della questura di Milano. Pinelli sarà quindi la diciassettesima vittima della strage di piazza fontana. I responsabili (Calabresi e i brigadieri Panessa Mucilli Mainardi Lograno) del defenestramento nel 1975 verranno assolti dallo stato italiano nella persona del giudice Gerardo D’ambrosio con una sentenza- presa per il culo- che dice né suicidio né omicidio ma sostiene testualmente la tesi incredibile del “malore attivo”.
Le indagini sulla strage procedono oltre la morte di Pinelli. Il 16 dicembre viene arrestato Pietro Valpreda anarchico del gruppo “22 Marzo” riconosciuto dall’autista di taxi Cornelio Rolandi come l’uomo con impermeabile e borsa in pelle portato in piazza fontana nel pomeggio della strage e accusato inoltre da Mario Merlino fascista infiltrato nel gruppo 22 marzo. Le indagini sono deliberatamente orientate nella direzione degli anarchici e solo successivamente grazie ad altre inchieste si riuscirà a capire chiaramente che si tratta di strage di stato compiuta da appartenenti a gruppi di estrema destra quali ordine nuovo (zorzi, ventura, freda, rognoni, maggi, digilio ed il fondatore pino rauti) e avanguardia nazionale (della chiaie, fachini).Tali gruppi sono stati allevati mantenuti e spalleggiati da agenti segreti (giannettini, maletti, labruna) militari organizzazioni massoniche nonché ovviamente politici andreotti/kossiga su tutti. Insomma una strage voluta dalle stesse istituzioni chiamate a mantenere la facciata democratica del nostro paese. Strage di stato perchè ad oggi dopo 41 anni dopo 7 processi non è stato trovato nessun responsabile di cio’ che accadde.
Lo stato-qualunque stato- per mantenere il potere e lo status quo di una classe dominante ha sempre utilizzato qualunque mezzo non escludendo né l’omicidio né tantomeno la strage. La strage di piazza Fontana segna grossolanamente l’inizio della strategia della tensione che lorderà la storia italiana dal dopoguerra ad oggi di fango, sangue, depistaggi, menzogne, una serie impressionante di bombe (149 durante il solo 1969!), tentativi di golpe, a volte minacciati a volte “fermati” a metà (vedi il golpe Borghese) ed altri massacri di cuii menzioniamo solo i nomi principali: piazza della Loggia a Brescia, italicus, stazione di Bologna. Nel solco delle nefandezze compiute dallo stato si inserisce la strategia detta della tensione o meglio “destabilizzare per stabilizzare” significa mantenere la popolazione in uno stato di tensione - prostrazione - insicurezza con attentati, esplosioni, stragi, continue voci di golpe o derive dittatoriali (vedi golpe del ‘67 dei colonnelli in Grecia) per indurre la popolazione stessa a scegliere la stabilità, la tradizione, l’ordine come baluardo a difesa della cosiddetta democrazia. Tutti valori ben interpretati dalla balena bianca democristiana non meno che da altri partiti al governo o all’opposizione. Tanto era denso l’intreccio in nome del potere tra politici, militari, magistratura, servizi segreti italiani (SIFAR, SISMI, SISDE), americani (CIA), greci (Kyp) e sbirraglia varia che tutte le stragi che abbiamo citato hanno avuto lo stesso esito finale: la piena assoluzione da parte dello stato.

MEZCAL SQUAT - 12.12.2010

COME ARRIVARE

Autobus

Chi paga il bliglietto porta sfiga! Digli di smettere! Sopratutto visto e considerato che la gtt è complice delle espulsioni!

Bus 33 e 33 da Torino C.So Vittorio Emanuele angolo V. Arsenale.





Bus 37 partenze  da Pianezza a Fermi (capolinea metrò) Altri Bus che
passano in zona: 37, 44, 76, 87, (anche da Almese, Condove, Rubiana,
Valdellatorre, Rivoli Castello, -Givoletto/La Cassa/San Gillio)

Treno orario treni Bardonecchia Torino A/R 2010

Considerato il tragitto di 10 minuti circa  è possibile che il controllore passi. Facci attenzione!

Da Porta Nuova c'è il treno per Bussoleno/Susa/Bardonecchia. La prima
fermata è collegno, la stazione è a pochi passi dall'entrata della
Certosa.

Metrò

La corsa si può non pagare raccogliendo un biglietto gtt usato che non abbia il timbro dietro vicino alla banda magnetica

Il Metro è il mezzo più veloce per raggiungere il Mezcal, le corse
partono dalla mattina alle 5.30 e l'ultima corsa è (partenza dal
capolinea Porta Nuova):

Venerdì alle 23.30

Sabato dalle 5:30 alle 1.15

Domenica dalle 8:00 alle 22.00

Le stazioni del Metrò le trovi davanti alla stazione Ferroviaria di
Porta Nuova (per chi arriva con il treno dal Sud) e di Porta Susa (per
chi arriva da Milano/Aosta)

Dove scendere: Arrivare fino al capolinea "Fermi", una volta lì o fai
600 metri a piedi o due fermate del Bus 33 e 33, 37, 87 (direzione
Collegno) e ti troverai all'entrata di Corso Pastrengo.

Auto

Milano

Direzione Frejus Savona, uscita Collegno

Sud

Usciti dall'autostrada prendere tangenziale Nord Direzione Milano Aosta, uscire a Collegno

 

Una volta arrivati in Corso Pastrengo fermati al benzinaio dove c'è il parcheggio. Il Mezcal è in centro al parco.

Ven, 10/12/2010 – 23:24
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