Torino - Le dirette di lunedì dal cpt | Aggiornamenti perquisizione e feriti

da macerie

Un’altra giornata intensa dentro al Cie di Torino. La polizia di
schiera fuori dalle gabbie, i cani poliziotto abbaiano. Gabbia per
gabbia, inizia una perquisizione: materassi e masserizie all’aria,
volano minacce. La questura successivamente dichiarerà che si tratta
di “ordinaria amministrazione”. Dai modi, dalla tempistica e da quanto
raccontano da dentro, invece, sembra proprio una ritorsione. Due dei
tre ribelli che sabato avevano evitato l’espulsione a forza di sangue
sparso per terra, infatti, sono ancora decisi a resistere: si scoprirà
che uno la sera prima aveva inghittito altri oggetti, senza venire
curato. E poi da qualche ora sta circolando in rete il video-appello
girato clandestinamente nel Cpt, sgradito di certo agli uomini del
ministro Maroni.

Quasi subito i reclusi, spaventati, chiamano Radio Blackout e
raccontano quanto sta succedendo.

Ascolta le dirette da dentro:
http://www.autistici.org/macerie/?p=13855

Subito si sparge la voce e in tanti solidali telefonano ai centralini
del Centro e della Croce Rossa: “vi stiamo guardando, attenti a quello
che fate”, questo è il messaggio. Infatti, dopo un po’ la tensione
dentro si allenta e la perquisizione termina, senza esito.
Radio Blackout prova a contattare la Croce Rossa per chiedere
spiegazioni. Non si riesce ad andare oltre il telefonista che, però,
qualche indicazione tra le righe la dà: quando la polizia si schiera,
i crocerossini si tolgono dalle palle per non dare troppo fastidio e
se proprio dovessero vedere qualche cosa che non va lo direbbero ai
responsabili… cioè agli uomini del Ministero, che sono proprio quelli
che ordinano alla polizia di attaccare.

Ascolta la diretta con la Croce Rossa:
http://www.autistici.org/macerie/?p=13855

Anche l’Ufficio stampa della questura nicchia: “è tutto a posto”,
dicono, e poi ci infilano un bel vaffanculo. I contatti con le gabbie
intanto si intensificano, e si chiariscono piano piano alcuni degli
aspetti dei fatti di sabato. In effetti uno dei tre che si erano
feriti sabato era stato arrestato: secondo la polizia avrebbe tentato
di evadere dall’ambulanza, secondo i suoi compagni invece avrebbe dato
un cazzotto ad un poliziotto che lo aveva colpito su di una ferita.
Si scopre che anche domenica sera c’era stata tensione, perché di
nuovo uno dei tre aveva inghiottito qualcosa: visitato velocemente
all’ospedale, viene rispedito al Cpt senza alcuna cura. Ora sta male,
ma tutti sembrano ignorarlo. Il suo amico telefona in Radio: “Abbiamo
rischiato la vita per venire qua, non abbiamo più niente al nostro
paese, aiutateci”. Proprio mentre parla, un altro ragazzo, in un’altra
sezione, tenta il suicidio, per fortuna senza esito.

Ascolta la diretta:
http://www.autistici.org/macerie/?p=13855


In serata, gli ultimi aggiornamenti. Il ragazzo che si era fatto male
la sera prima non è stato ancora curato: sta molto peggio, ed è
rinchiuso in infermeria.

Da dentro il Cpt di corso Brunelleschi a Torino confermano che uno dei
due reclusi che si erano feriti per non essere espulsi è stato
arrestato per resistenza e lesioni e portato in carcere. Mentre la
questura e i giornali a lei vicini parlano di una tentata "evasione"
dall'ambulanza (abbastanza strano, visto che i reclusi non sono
tecnicamente detenuti in strutture penitenziarie), da dentro ci
raccontano una versione differente: un poliziotto avrebbe toccato, o
colpito, il ragazzo proprio su una ferita, e lui avrebbe risposto con
un pugno.

Quanto all'altro recluso ferito, quello che non è stato arrestato, ha
ingerito stamattina ancora pile e altri oggetti. Le sue condizioni di
salute sono peggiorate: chi lo ha visto dice che "ha la pancia
gonfia". Nonostante le sue condizioni, e nonostante le sue richieste
di essere ricoverato, non è stato più riportato in ospedale, ma si
trova nell'infermeria del centro, sotto osservazione.

Infine, il tentato suicidio di questa mattina è rimasto, per
l'appunto, solo un tentativo. Per fortuna.

Mar, 17/03/2009 – 09:20
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