[Tradate - Va] Presentazione del progetto "Lo specchio, la pietra, le cose nuove" al Kinesis

09/09/2015 - 19:00
09/09/2015 - 22:30



“Lo specchio, la pietra e le cose nuove”
Un'invito aperto ai compagni e alle compagne


Da ottobre 2015 fino alla fine dell'anno, insieme ad altre quattro persone del collettivo EntroterraFilm, mi trasferirò a Trevico, piccolissimo paese dell'entroterra Irpino, arroccato sulla cima di un monte. Un luogo impervio e nel quale sempre meno gente vuole vivere.

“Lo specchio, la pietra e le cose nuove” è un'esperienza che vuole unire cinema, teatro e vita nel paese. Fin qui, nulla di eccezionale, verrebbe da dire. Almeno da un punto di vista prettamente “anarchico”.
Ma l'idea che sta alla base di questo progetto è proprio quella di sperimentare un metodo, quello libertario, in un luogo piccolo e nel quale tutti si conoscono, attraverso un'esperienza piacevole, coinvolgente, anche se non esplicitamente “politica” nel contenuto.
La macchina da presa non verrà utilizzata come strumento per osservare o descrivere la realtà, o peggio ancora (come avviene nei media) per manipolarla, ma per intervenire su di essa, provando a trasformarla, nel modo migliore e coinvolgendo chi questa realtà la vive.
Partire dal metodo, e non dal contenuto, è la chiave di quest'idea: ovviamente si tratta di un esperimento e la possibilità che fallisca è assolutamente contemplata. Ma chi ha detto che un fallimento debba essere necessariamente qualcosa di tragico?

Potrebbe essere questo un'esperimento di autogestione?
Chi come noi condivide l'amore per questi luoghi e il desiderio di trasformare la realtà, può contattarci, o direttamente incontrarci.
L'invito a tutti i compagni anarchici e rivoluzionari è apertissimo: venite a trovarci, a condividere con noi parte del tempo in cui rimarremo lì. Discutiamo, mettiamoci in gioco, sperimentiamo.
Tutto questo nasce da una riflessione, secondo la quale il “paese” potrebbe rappresentare la miglior dimensione rivoluzionaria. Esistono luoghi nei quali le persone non vogliono più vivere, ed esistono persone senza un luogo in cui vivere.
Nei paesi dell'entroterra ci sono migliaia di case abbandonate e  infiniti ettari di terre incolte.
Possiamo intervenire noi anarchici, rivoluzionari in questi luoghi?
Può funzionare un approccio di questo tipo alla luce di quella che è la realtà attuale?


Alloggeremo gratuitamente presso la “Casa della Paesologia”, alla quale abbiamo chiesto ospitalità.
In breve: un gruppo di persone, di diversa provenienza geografica e politica, con in comune l'interesse per i paesi ed i luoghi dell'entroterra, circa un anno fa, ha aperto questa casa mettendola a disposizione di chiunque condivida questo interesse. È una casa che viene scarsamente utilizzata, se non in occasione di iniziative e feste. Si tratta di un luogo aperto e accogliente, una vera e propria casa nel centro storico del paese, con circa 20 letti a disposizione, dove di fatto esiste una forma di “autogestione spontanea” tra le persone che provvisoriamente condividono lo stesso tetto. Le contraddizioni sono presenti, ovviamente, come ovunque. Ma questo è inevitabile.


Al momento non abbiamo nessun fondo a disposizione, e per realizzare al meglio l'esperienza dovremo affrontare una lunga serie di spese. Anche questo è inevitabile.
Durante la permanenza ci baseremo fondamentalmente sul dono. Chiunque fosse interessato a supportarci, anche indirettamente, può farlo nella maniera che preferisce. Spedendoci un pacco con del cibo, donandoci un contributo economico, organizzando un concerto/una cena/una presentazione/una chiacchierata informale.

EntroterraFilm è il collettivo nato qualche mese fa a Lipsia, in Germania e che si sta occupando nel concreto di organizzare e realizzare ogni aspetto di questo progetto.

A breve seguiranno maggiori informazioni. Per ogni dubbio, domanda, proposta, curiosità ecc:
entroterrafilm@gmail.com

Frasci ed EntroterraFilm

Mer, 30/09/2015 – 10:19
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