USA - Retata ad attivisti animalisti

Fonte http://informazioneindipendente.noblogs.org

Continuana l'ondata di repressione ai danni degli attivisti animalisti ed ecologisti in USA.
Due episodi molto gravi sono da registrare in queste settimane (oltre al proseguio dei processi legati all'operazione Backfire).

IN PROTEZIONE DEI VIVISETTORI

L'UCLA (universita' della California) ha presentato un ricorso per ottenere il divieto di manifestare contro i propri atroci esperimenti su primati.
Gia' da almeno due anni, infatti, la UCLA e' oggetto di campagne animaliste legali ed illegali, le prime condotte con presidi e diffusione di informazioni, le secondi con sabotaggi ai vivisettori. Nell'agosto del 2006 un vivisettore fatto oggetto di dure proteste rinuncio' agli esperimenti su animali quando trovo un pacco bomba finto sul terrazzo di casa sua.
Gli imputati sono tre organizzazioni ritenute responsabili delle azioni illegali di intimidazione: la UCLA Primate Freedom Project (che tiene un sito interne cn nomi ed indirizzi dei vivisettori), l Animal Liberation Front e l'Animal Liberation Brigade (che rivendicano le azioni dirette).
L'UCLA difende la propria attivita' di tortura..dicono di fare ricerca scientifica per salvare le persone dal cancro, di non essere coinvolti con test di tossicita' su cosmetici o prodotti chimici e, naturalmente, di trattare bene gli animali.
Naturalmente le richieste della UCLA sono state prontamente esaudite e cosi' sara' impossibile avvicinarsi alle proprieta' dell'universita' e dei vivisettori.
Particolari restrizioni sono state emanate per 5 attivisti, per la UCLA Primate Freedom Project, per ALF e per Animal Liberation Brigade. La UCLA Primate Freedom Project ha dovuto cancellare dal proprio sito ogni riferimento ai vivisettori.
Ovviamente il giudice non intende limitare la liberta' di parola degli attivisti ma solo proteggere il giusto lavoro della UCLA.

La stampa riporta nei giorni seguenti la notizia che 6 persone mascherate sono irrotte all'una di notte nella casa di un vivisettore dell'universita' di Santa Cruiz. Un membro della sua famiglia ha subito qualche ferita a seguito di un colpo con un oggetto. Nessuna rivendicazione da parte di gruppi animalisti e nessuna certezza che l'avvenimento sia legato al lavoro del vivisettore (la cui identita' e' rimasta sconosciuta), nonostante questo la stampa attacca glianimalisti e la polizia mette a soqquadro la casa di un attivista in cerca di prove, ma senza eseguire nessun arresto.

INTIMIDAZIONI DELLA POLIZIA AD UN'ATTIVISTA ELF!

Il 7 febbraio alle 23.30 a Cincinnati (Ohio, USA), Marie Mason, attivista dell'Earth Firs!, ha subito strane visite dalla polizia.
Prima la figlia 16enne di Marie e' rimasta spaventata dalla presenza di un individuo nascosto nei sedili posteriori della sua auto..quell'uomo era un poliziotto in borghese che ha sostenuto di essere alla ricerca di ladri.
Poco tempo dopo lo stesso poliziotto e' stato sorpreso con un suo collega in divisa mentre cercavano di entrare di nascosto nella casa di Marie. Alla richiesta di spiegazioni, i due sono usciti ed hanno sostenuto di aver voluto controllare se il convertitore catalitico dell'auto di Marie era stato rubato.
Un amico di Marie ha pero' successivamente trivato un navigatore GPS collegato alla macchina con due magneti..appena tolto il dispositivo un grosso pickup e' sopraggiunto dalla strada, si e' fermato nel giardino della casa e 4-5 uomini in borghese sono scesi con le pistole puntate, riprendendosi il GPS. A quel punto hanno cercato di interrogare i tre, dichiarando di sapere bene in cosa Marie fosse implicata..inoltre chiamando la figlia di Marie per nome le hanno detto "Non dovresti essere a casa di tuo padre stanotte??".
Sono a quel punto sopraggiunti altri poliziotti, uno in uniforme e 4-5 in borghese, sostenendo di essere nella narcotici. Marie e' uscita per avvertire gli amici di cio' che stava accadendo..gli sbirri le hanno strappato il telefono di mano e l'hanno avvertita che sarebbero tornati con un mandato di perquisizione.
Dopo poco un altro pickup e' arrivato a grande velocita', un uomo ne e' sceso ed e' corso nel giardino posteriore alla casa sparendo poi nel nulla.
Questo e' l'ennesimo episodio di intimidazione subito da Marie da un anno a questa parte, ovvero da quando si e' rifiutata di parlare con l'FBI delle azioni ell'ELF avvenute nel Midwest.

Lun, 03/03/2008 – 17:10
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