Dal presidio permanente NoTem di Gorgonzola verso il NoExpoClimateCamp

 
Expo 2015 non è solo un grande evento localizzato nel nordovest milanese ma è anche, come spesso ricordiamo, il volano che accelera sia i processi speculativi legati a finanza e mattone sia il ricorso alle grandi infrastrutture a scapito da un lato di quella parte di spesa pubblica che finanzia servizi pubblici e sociali e dall’altro della salute e della vita di cittadini costretti a vivere in città cementificate ed inquinate. E’ questo il caso che riguarda più di 30 comuni del nordest milanese, sui quali territori si aggira lo spettro della TEM (la tangenziale est esterna di milano). Questa grande infrastruttura (inserita nel progetto legato ad Expo e pgt di potenziamento della viabilità su gomma evidentemente in contrasto con la costruzione di una mobilità sostenibile, pubblica e dal basso impatto ambientale) qualora divenisse reale trasformerebbe irreversibilmente le vite degli abitanti di questi comuni che si troverebbero dal vivere in un’ambiente prevalentemente rurale, costruito e difeso da secoli, al vivere in uno dei più densi snodi stradali della Lombardia. Già oggi quel territorio vive i problemi legati all’eccesso di traffico, all’avvento di enormi stabilimenti a destinazione logistica/trasporto merci, alla crisi delle realtà produttive (principalmente agricole) schiacciate dall’egemonia della grande distribuzione e dalle logiche del mercato globale per le quali, per fare un esempio banale ma curioso, il gorgonzola non si produce più a gorgonzola ma a Novara. 
Proprio a Gorgonzola è nato il primo presidio permanente in opposizione ad una grande infrastruttura (appunto la TEM). Una delegazione dell’assemblea milanese di preparazione al noexpo climate camp si è recata in loco ed ha notato, sorpresa, come il presidio possieda alcune delle caratteristiche presenti nella costruzione dell’evento milanese del 17//19 giugno: il presidio gode di zone autocostruite ed è alimentato ad energia solare. Oltre alle pratiche, vari altri sono i punti in comune individuati dal confronto avvenuto, sintetizzabili nella comune sensibilità rispetto alle questioni del consumo di suolo e della mobilità sostenibile. Per questo motivo l’assemblea del climate camp ed il presidio permanente contro la TEM avranno in futuro nuovi momenti di incontro con lo scopo di dimostrare che l’opposizione alla shock economy è possibile. 

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  1. 5^ Assemblea generale verso il NoExpoClimateCamp
Posted: May 13th, 2011 | Author: Comitato NoExpo | Filed under: No expo | No Comments »

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