Occupato questa mattina a tempo indeterminato l’ex asilo Filangieri, sede del Forum Universale delle Culture 2013. “La Balena“, collettivo dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale di Napoli propone una tre-giorni di iniziative per rilanciare il dibattito intorno a: beni comuni, welfare e politiche culturali.
Ascolta l’intervento del Teatro Valle Occupato
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Ascolta l’intervento del Cinema Palazzo:
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Ascolta tutta la conferenza stampa:
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COMUNICATO STAMPA
Tempo scaduto
contagio alla rovescia La Balena collettivo di lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale di Napoli
il 2 marzo 2012 alle ore 9 ha occupato l’Ex Asilo Filangieri,
sede della Fondazione del Forum Universale delle Culture in vico G. Maffei n.4 – Napoli
Occupiamo questo spazio perché sentiamo questo luogo come una delle tante contraddizioni aperte nella nostra città. Non intendiamo sollevare le criticità del Forum Universale delle Cultura, ma usare questo spazio
come contenitore informale di incontri e narrazioni da aprire alla città, per dare vita ad un’inchiesta
permanente sullo stato dell’arte e della cultura e sulla condizione dei lavoratori dell’immateriale, attraverso
nuove pratiche e nuovi linguaggi.
La prima pratica di politica culturale è l’incontro, la riconnessione del tessuto sociale di una comunità che per
troppo tempo è stata costretta ad autoreferenziare i diversi ambiti che la compongono. Con quest’azione ci mettiamo in connessione con un movimento nazionale dei lavoratori della conoscenza
circa 1/3 della forza lavoro – che in tutta Italia sta affermando la propria identità assumendosi sempre più la
responsabilità etica, civile, e politica della tutela e dell’esercizio dei propri diritti: diritto all’esistenza
sostenibile, riconoscimento sociale del nostro lavoro, diritto alla tutela della creazione e della produzione.
La cultura è un diritto, una necessità, non un privilegio. Non vogliamo una cultura mediata dal potere politico,
sottomessa a logiche di partiti pronti a gestirla per fini elettorali o di spartizione economica. La cultura non si
governa, si lascia esistere!
Proponiamo nuove pratiche, partecipate e condivise, che interrompano i dispositivi di cooptazione dall’alto,
convinti che tutte le arti dello spettacolo, come anche la formazione, non possano fondarsi sulla produzione di
ricchezza economica, perché i saperi e la conoscenza sono il fondamento per la ricostruzione di
una comunità e per lo sviluppo di una collettività sana e consapevole.
Partecipano all’azione: Teatro Valle Occupato di Roma, Ex-¬‐Cinema Palazzo di Roma, I lavoratori dell’arte di
Milano, Teatro Coppola di Catania, Arsenale di Palermo, S.a.l.e. Docks di Venezia.
Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 marzo convocheremo tre assemblee pubbliche su beni comuni, welfare e
politiche culturali in cui insieme a filosofi, artisti, giornalisti, scrittori, architetti, editori, movimenti, comitati,
studenti, lavoratori e cittadini tutti ricominceremo a discutere delle parole per avviare un processo di presa di
coscienza collettiva.
Siamo convinti che solo attraverso la relazione con le altre realtà in lotta possiamo ridisegnare un
immaginario a venire comune, slegato da dinamiche di nostalgia del passato, che guardi fortemente al futuro
e che proprio attraverso nuovi processi di riappropriazione dal basso sia capace di ridefinire il ruolo delle
istituzioni.
Ci immaginiamo al primo giorno di vita di una nuova comunità; “Noi dobbiamo essere i genitori. Abbiamo
bisogno di riappropriarci di un senso del futuro, perché sotto il sole sta accadendo qualcosa di radicalmente
nuovo.” Probabilmente non vedremo i frutti di quello che stiamo generando, ma questa è la prospettiva che scegliamo
per un’ecologia della democrazia.
Info: tel. 3384171547 -¬‐ 3396203261 email: labalenanapoli@gmail.com web: www.labalena.wordpress.com