Belgio - Azioni e sabotaggi contro repressione e centri di detenzione

Il ritorno di fiamma della repressione. Solidarietà ai compagni arrestati durante le mobilitazioni per il NoBorder Camp e lotta contro carceri e centri di detenzione per migranti. Diffondiamo traduzioni di alcune azioni e sabotaggi avvenuti negli ultimi giorni in Belgio:

Bruxelles – Furgone di un costruttore di carceri in fiamme (2 ottobre 2010)

Il 2 ottobre, nemici delle carceri hanno incendiato un veicolo di proprietà dell’azienda DALKIA a Anderlecht. Questa azienda lucra sui prigionieri e fa parte della lista dei colaboratori….Il veicolo è stato distrutto. Le aziende della lista nera sono state attaccate regolarmente in questi ultimi mesi malgrado il fatto che la polizia cerchi di reprimere le attività e le azioni degli anarchici.

lista nera collaboratori: http://blackliststeenokkerzeel.blogspot.com/.

Carcere di Forest - Saluti sotto il carcere e fermi (5 ottobre 2010)

Una decina di anarchici e anarchiche hanno esploso dei fuochi d’artificio sotto il carcere di Forest (dove sono incarcerati 4 compagni accusati dell’attacco al commissariato di Marolles il primo ottobre scorso). La polizia ha fermato due sospetti dopo aver passato il quartiere a setaccio.

Poco dopo le 23, una pattuglia è stata chiamata al parco Larousse a Forest dopo la segnalazione di un abitante della zona. Quest’ultimo aveva notato la presenza di una decina di persone vestite di nero e incappucciati che gridavano “carcere fascista” e facendo esplodere dei fuochi d’artificio in direzione del carcere.
Prima di chiamare la polizia, il testimone è uscito dalla sua casa e ha chiesto loro di andarsene. Dice che è dovuto tornarsene a casa perché minacciato da uno degli incappucciati con una bottiglia in mano e dopo aver chiamato la polizia, e ha inseguito il gruppo che si è disperso.

Arrivata sul posto, la polizia ha passato a settaccio il quartiere insieme al testimone dei fatti e ha identificato 2 persone. Riconosciuti dal testimone, sono stati privati della loro libertà.
Al commissariato, i due sospetti sono stati perquisiti; i poliziotti avrebbero trovato un foglietto con su scritto l’indirizzo e il numero di telefono del carcere e notato una A cerchiata tatuata sui fianchi di uno di loro.. I due ragazzi, rispettivamente svizzero e austriaco, sono stati rilasciati dopo una nottata in questura.

Neder-Over-Hembeek (Belgio) - Incendiati bancomat in solidarietà con i compagni e contro i centri di detenzione

"Solidarietà. Il 7 ottobre, in Rue De Wand a Neder-Over-Hembeek. Due bancomat incendiati: uno della Banca delle Poste e l'altro di BNP."

(La Banca delle Poste gestisce i conti bancari di carceri e centri di detenzione. La BNP è stata denunciata in Francia per la collaborazione con la polizia nel rastrellamento dei sans-papiers.)


Bruxelles – Attacco contro la sede di Sodexo (8 ottobre 2010)

Solidarietà con i compagni arrestati a Bruxelles e conto tutte le frontiere. Ieri notte, la sede di Sodexo è stata attaccata. Scritte e vetri infranti. Solidarietà con i compagni. Fuoco alle galere.



Gand (Belgio) – Due attacchi incendiari contro un cantiere di Besix e un ufficio di architetti (8 ottobre 2010)

“Ci voleva. Nella notte tra martedi e mercoledi, abbiamo fatto visite incendiarie notturne a un cantiere di Besix a Gand e al suo partner del crimine, l’ufficio di architetti Bontink. Sono responsabili della costruzione di un nuovo centro di detenzione  per migranti a Steenokkerzeel. Questa espressione di rabbia non casca dal cielo e non è altro che il seguito dell’agitazione in corso in questi ultimi anni contro i lager per migranti, che vede come ultima cronaca dal fronte interno la settimana di azione a Bruxelles contro la politica di deportazioni dello stato belga. Tante persone sono state fermate, umiliate, pestate e insultate…alcune sono tutt’ora rinchiuse. La nostra azione di sabotaggio significa probabilmente ben poco nella macchina di chi cerca di incatenare la vita di tanti altri, ma che sia ben chiaro che la nostra rabbia nasce dal disgusto che proviamo per chi rinchiude le persone. Ecco…per più disordine.”