Carcere - Secondino ammazza secondino

fonte: rainews24

Un ispettore della polizia penitenziaria di 39 anni, originario di Piazza Armerina vicino Enna, ha ucciso a Catania un collega, un agente di 32 anni, con numerosi colpi d'arma da fuoco. Il delitto è avvenuto stanotte nella caserma attigua al carcere di massima sicurezza di Bicocca.

Secondo quanto si è appreso, l'uomo è entrato in una stanza dove c'erano più agenti di polizia penitenziaria e ha esploso l'intero caricatore della sua pistola d'ordinanza contro la vittima, che è morta sul colpo. Poi si è seduto e ha atteso in silenzio l'arrivo della polizia, che lo ha arrestato. Dalle prime indagini non è emerso un movente, neppure personale. Sembra che l'ispettore da tempo soffrisse di crisi depressive e fosse stato anche sospeso dal servizio. Sull'episodio la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo.

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Il procuratore capo Vincenzo D'Agata: "Un episodio di ordinaria follia"
Sconosciuto il movente. L'uomo in passato era stato sospeso per depressione
Catania, follia omicida in caserma
agente penitenziario uccide collega
Prima di sparare aveva pregato con la Bibbia in mano

CATANIA - Un ispettore di polizia penitenziaria, di 39 anni, ha ucciso un collega scaricandogli addosso tutto il caricatore della pistola di ordinanza. L'episodio di "ordinaria follia" come la definisce il procuratore capo Vincenzo D'Agata che coordina personalmente le indagini, è avvenuto nella caserma di Bicocca, a Catania. Sconosciuto il movente. Dopo aver sparato al collega l'uomo ha atteso l'arrivo degli agenti della squadra mobile che lo hanno arrestato. Sull'episodio sta indagando la Procura della Repubblica di Catania.

L'assassino originario di Piazza Armerina (Enna) ha finito il suo turno di lavoro a mezzanotte, ma si è intrattenuto con i colleghi per un'ora e mezza. Poi è andato a prendere un caffè con un agente; all'improvviso, come se si fosse ricordato di avere qualcosa da fare è tornato indietro, ha incontrato la sua vittima, un agente di 32 anni, e ha esploso 15 colpi di arma da fuoco, l'intero caricatore della pistola d'ordinanza. Poi si è seduto e ha pronunciato delle frasi senza senso come "Satana" e "il male assoluto".
Il delitto è avvenuto nella caserma attigua al carcere di massima sicurezza di Bicocca. Dalle prime indagini non è emerso un movente personale. "Allo stato non emergono contrasti tra l'omicida e la vittima - ha spiegato il magistrato - ma emerge la personalità dell'ispettore che in passato aveva sofferto di crisi depressive, tanto che per un periodo gli era stata tolta la pistola d'ordinanza. Bisognerà vedere come mai gli è stata restituita". Prima di fare esplodere la sua follia omicida è stato notato da un collega in una cella, al buio, a pregare in ginocchio con la Bibbia in mano.

Mer, 01/07/2009 – 23:26
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